Anche quest’anno torna il nostro bilancio letterario! È un momento speciale in cui ci fermiamo a riflettere sui libri che ci hanno tenuto compagnia durante il 2022 e che vogliamo consigliare ad altri lettori.
I nostri consigli di lettura per il 2023
Il 2022 sarà ricordato come l’anno in cui Chiara Pagliochini e Marco Tamborrino pubblicarono il loro primo libro. Scherzi a parte, questo traguardo è stato il coronamento di una vita da lettori e ci auguriamo che sia solo l’inizio della nostra avventura editoriale.
Aver pubblicato con una piccola casa editrice ci ha reso più sensibili alle difficoltà e agli alterni destini delle CE e delle librerie indipendenti, un fatto che ha molto condizionato i nostri acquisti libreschi.
Per questo nella nostra lista troverai autori più noti e altri praticamente sconosciuti, piccoli tesori scovati nelle nostre ricerche. Ecco svelate le nostre letture preferite…
1. Per chi cerca un romanzo feroce e allo stesso tempo poetico
Salvare le ossa, Jesmyn Ward
Attraverso una prosa particolarmente cruda, Jesmyn Ward dà vita a un romanzo a tratti faulkneriano, ma anche incredibilmente femminile e toccante. Siamo nella torrida estate del 2015, durante i giorni segnati dal passaggio dell’uragano Katrina.
Nelle paludi del Bayou del Mississippi vive la quindicenne Esch, voce narrante del romanzo e unica femmina della famiglia. Oltre al più piccolo Junior, i suoi fratelli più grandi sono Randall e Skeethah, quest’ultimo legato in maniera indissolubile alla sua cagnolina Pitbull, China.
Al centro del romanzo abbiamo due gravidanze: quella di China e quella di Esch, con gli inevitabili parallelismi che ne conseguono. Questo aspetto contribuisce a rendere ancora più simbolica la voce dell’antimadre per antonomasia, Medea, che si insinua nel flusso di coscienza di Esch.
Ed è proprio la tragedia greca a ispirare – in parte – l’opera di Ward, che si concluderà inevitabilmente con l’arrivo di Katrina e della sua forza distruttrice, davanti alla quale la famiglia, guidata dal padre vedovo Claude, dovrà fare fronte comune.
2. Per chi ha perso una persona cara
L’oratorio di Natale, Göran Tunström
L’oratorio di Natale è una storia sul dolore e su tutte le forme che questo può assumere. Il romanzo prende il titolo da una composizione musicale di Bach che deve essere eseguita dal coro di Sunne, un paesino della Svezia. A dare ai paesani quest’idea ambiziosa è stata Solveig, una radiosa ragazza americana che si è trasferita a Sunne per amore di Aron e che qui è diventata mamma di Sidner ed Eva-Liisa.
È proprio con la tragica morte di Solveig che Aron, Sidner ed Eva-Liisa devono fare i conti, ognuno a suo modo. Intorno a loro troviamo una schiera di personaggi straordinari, pieni di piccoli tic e amori segreti che trasformano Sunne in un micro-mondo di sentimenti.
La scrittura di Tunström è densa come una colata di marmellata d’arance, con punte di dolce e di amaro. Lo stile è cangiante, sperimentale, stranissimo, e sembra di leggere tanti romanzi concentrati in uno. Solo per lettori forti.
3. Per chi vive tra storie e parole
La parte inventata, Rodrigo Fresán
La parte inventata è uno dei romanzi più assurdi che abbia mai letto, cit. Chiara. Definirlo romanzo è abbastanza riduttivo, dato che si tratta di meta-letteratura allo stato puro, un’opera che celebra il processo creativo dello scrivere e cerca di raccontare come funziona la testa di uno scrittore.
Personalmente l’ho trovato adorabile in ogni sua parte, anche se piuttosto difficile da riassumere. Al centro del libro c’è la figura di uno Scrittore che vuole diventare Dio per riscrivere la realtà e dare così un ordine al caos, una spiegazione al lutto, un lieto fine agli amori impossibili. Per farlo non trova niente di meglio che “spararsi” in un acceleratore di particelle e diventare un tutt’uno con l’universo.
Se questo ti sembra bizzarro, non hai ancora fatto conoscenza con la famiglia Karma e con alcune simpatiche mucche radioattive. Lo scrittore argentino Fresán raccoglie la grande eredità del realismo magico e la porta nel XXI secolo con mostruosa intelligenza.
4. Per chi ama le avventure ben raccontate
La città dei ladri, David Benioff
Ti dice niente il nome David Benioff? Più conosciuto in Italia come sceneggiatore, Benioff è metà della coppia D&D, gli amati-odiati showrunner di Game of Thrones.
In questo suo romanzo, tuttavia, non troviamo draghi né re storpi, bensì un’amicizia di quelle che scaldano il cuore. La città dei ladri racconta le avventure dei giovani Lev e Kolja, che durante l’assedio di Leningrado da parte dei nazisti devono avventurarsi fuori dalla città per recuperare… una dozzina di uova.
Tra raid aerei, incontri ravvicinati con i cannibali e coraggiosi partigiani, La città dei ladri è un romanzo da leggere tutto d’un fiato, un vero page-turner che vorresti non finisse mai.
5. Per chi sogna di visitare il Grande Nord
Un italiano in Islanda, Roberto Luigi Pagani
Negli ultimi anni il fascino dell’Islanda come meta di viaggio è cresciuto in modo incredibile. Il merito va anche a uno dei suoi narratori italiani, Roberto Luigi Pagani, partito come studente e poi stabilitosi definitivamente nella “terra del ghiaccio e del fuoco”.
Pagani è conosciuto come Un italiano in Islanda e ha saputo riunire intorno a sé una community di appassionati con cui condivide non solo il racconto della sua quotidianità, ma anche la ricchezza della tradizione culturale islandese.
Un po’ autobiografia e un po’ guida, in questo libro ritroviamo la grandiosità dei paesaggi e dei cieli d’Islanda, la sua ricca storia, l’eredità dei grandi cicli epici che proprio qui hanno visto la luce, il dolce isolamento degli inverni islandesi…
Dedicato a chi sogna di visitare prima o poi questo paese, ma anche a chi ne è semplicemente incuriosito, perché attraverso queste pagine se ne innamorerà perdutamente.
6. Per chi si nutre di curiosità
The Passenger. Svezia
La collana The Passenger della casa editrice Iperborea raccoglie saggi, inchieste e reportage da diversi luoghi del mondo, e non solo. Quest’anno ne abbiamo collezionato vari volumi, ciascuno arricchito di splendide fotografie e illustrazioni: Norvegia, Irlanda, Svezia e Milano.
Consigliamo in particolare il volume sulla Svezia, che abbiamo acquistato in occasione nel nostro viaggio a Stoccolma. Non è solo illuminante sull’identità culturale e sociale del Paese, ma raccoglie una serie di curiosità di rilevanza globale.
Tra i contributi che abbiamo apprezzato di più ci sono quelli sulla nascita di Spotify (storia che abbiamo avuto modo di approfondire anche con la serie Netflix The Playlist), sulla vocazione terzomondista della Svezia, sugli scandali legati al Nobel per la Letteratura e sull’industria musicale svedese, a cui va il merito di aver sfornato hit insospettabili.
Leggi anche: 10 libri di viaggio da leggere almeno una volta nella vita
7. Per chi è innamorato dell’amore
Camere separate, Pier Vittorio Tondelli
La lettura di Camere separate è nata in occasione del Club del Libro organizzato dalla libreria milanese Colibrì. Da tempo desideravamo colmare almeno in parte le nostre lacune sull’opera di Pier Vittorio Tondelli, scrittore italiano di culto morto di AIDS a soli 36 anni.
Camere separate racconta la storia del giovane scrittore omosessuale Leo, alter ego dell’autore, che deve affrontare la perdita del compagno Thomas. Il lutto lo consuma, ma lo porta anche a uno scavo sempre più profondo in se stesso, nelle proprie convinzioni legate all’amore, alla morte, alla famiglia e alla scrittura.
Seguiamo Leo nelle sue peregrinazioni fisiche e psichiche, tra discese negli abissi e ascese vertiginose, raccontate attraverso una scrittura densa, ricca ed estremamente sentimentale.
Leo è anche il portavoce di una generazione disorientata, che ha perso dei valori di riferimento e fa fatica a costruirne di nuovi, che si sente al contempo troppo giovane e troppo vecchia. Consigliato a chi non ha paura di immergersi nel denso magma della propria identità.
8. Per i millennial di oggi
Tutto ciò che poteva rompersi, David Valentini
L’amore per il podcast di Matteo B. Bianchi Copertina quest’anno ha attraversato una nuova fase. Di recente, infatti, Matteo è diventato responsabile editoriale di Accento Edizioni, casa editrice fondata da Alessandro Cattelan.
Il progetto e la sua vocazione di dar spazio agli esordienti italiani mi è piaciuto così tanto che ho deciso di acquistare “a scatola chiusa” i primi tre titoli pubblicati. Tutto ciò che poteva rompersi di David Valentini è uno di questi e si è rivelato una piacevole sorpresa.
Si tratta di una raccolta di racconti legati tra loro da fili sottili, personaggi che ritornano ma soprattutto un tema di fondo: l’incertezza della nostra generazione, il senso di aver perduto qualcosa (una direzione, un’occasione, un po’ di coraggio?) che avrebbe potuto assicurare la felicità, sempre cercata ma mai davvero raggiunta.
I protagonisti dei racconti sono giovani che cercano di costruire le proprie vite, alcuni già imbrigliati nella pesantezza di una routine, altri in rotta con il sistema, altri ancora ignari prigionieri. Della scrittura di Valentini ho ammirato la freschezza, la pulizia e quel tocco di sensualità che non guasta.
9. Per chi ama la musica
L’eco delle balene, Sean Michaels
Hai mai sentito il suono del theremin? Se la risposta è no, ti consigliamo di andare su Youtube e di immergerti nelle sue note ultraterrene. Per chi non lo sapesse, il theremin è il più antico strumento musicale elettronico, inventato dal fisico sovietico Lev Sergeevič Termen.
Scienziato, spia e detenuto nei gulag, Termen ha avuto certamente una vita straordinaria, raccontata da Sean Michaels nel romanzo L’eco delle balene con alcune licenze poetiche.
Il romanzo di Michaels ci fa viaggiare tra gli istituti scientifici russi, in una New York più movimentata e musicale che mai, nella pancia di una nave e nelle terribili miniere della Kolyma. Il tutto accompagnato dalle note del theremin, simbolo della nostalgia del protagonista per la giovane musicista Clara.
L’eco delle balene è una storia d’amore e musica davvero singolare, dedicata a chi ama le letture non convenzionali e le biografie romanzate.
10. Per chi ama la le storie avvincenti
L’istituto, Stephen King
Nonostante gli ultimi lavori del Re non abbiano l’intensità narrativa dei suoi vecchi capolavori, L’istituto è un altro di quei libri che riesce a tenerci incollati alle sue pagine dall’inizio alla fine.
Il romanzo segue le vicende di un gruppo di ragazzini dotati di poteri come telepatia e telecinesi e si dipana quasi interamente in un’unica ambientazione: una sorta di istituto paramilitare dove questi giovani vengono rinchiusi dopo essere stati sottratti alle loro famiglie.
Un senso di claustrofobia pervade tutta la storia, catturando il lettore con un ritmo adrenalinico e mai noioso. Riusciranno i ragazzi a fuggire dall’istituto? Scoprirlo sarà semplice, perché il libro si legge tutto d’un fiato.
11. Per chi cerca il senso del legame tra uomo e natura
I germogli della terra, Knut Hamsun
Pubblicato nel 1917, I germogli della terra valse a Hamsun il premio Nobel per la letteratura nel 1920. Pervasa da un senso di totale sfiducia nel progresso e nella modernità, l’opera dello scrittore norvegese si interroga sul legame tra uomo e natura, che ritiene essere la sua condizione originaria.
Nonostante alcune accuse di misoginia – dovute anche alla simpatia di Hamsun per il regime nazista –, il romanzo è un gioiellino di poesia in prosa, scritto in uno stile lirico ma semplice, il cui obiettivo è comunicare il senso di serenità ed eternità dato dal ritorno alla terra.
Nel corso delle oltre 400 pagine del romanzo, il protagonista Isak diventa il simbolo del trionfo dell’agricoltura sul capitalismo, l’emblema di una vita dettata non dai capricci materiali della città, bensì dai ritmi della natura e della terra, sempre pronta a premiare chi si dedica interamente a lei.
12. Per chi ha paura della fine del mondo
La quinta stagione, N. K. Jemisin
Jemisin non è solo la prima autrice afroamericana ad aver vinto un premio Hugo per il miglior romanzo, ma anche la prima nella storia a vincerlo per tre anni consecutivi. La sua trilogia La terra spezzata, infatti, è considerata un caso editoriale e una delle migliori saghe di fantascienza degli ultimi anni.
In un continente chiamato Immoto e devastato da continue e cicliche catastrofi naturali, la specie più temuta e al contempo odiata è quella degli orogeni, esseri umani dotati della capacità di “sensire”, controllare e addirittura provocare i movimenti della terra, come terremoti e spostamenti delle faglie.
Questi cataclismi sono spesso seguiti dalle “quinte stagioni”, terribili periodi in cui la sopravvivenza del genere umano viene messa a dura prova. Ed è proprio in questo contesto che si muovono le tre protagoniste del primo romanzo: Essun, Syenite e Damaya. Un giorno un’enorme frattura si apre nell’Immoto, e il mondo sembra destinato a finire – per l’ennesima volta.
La quinta stagione è il primo libro di una trilogia caratterizzata da molteplici livelli di lettura. Nelle pagine di Jemisin riconosciamo critiche taglienti verso il razzismo insito nella società contemporanea, nonché un’analisi spietata dell’impatto umano sui cambiamenti climatici in corso.
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Quali sono stati i libri più belli che hai letto nel 2022? Lascia un commento, non vediamo l’ora di aggiungere altri titoli alla nostra reading list!
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4 Commenti
Eleonora
Gennaio 4, 2023 at 7:02 pme per i fan delle letture di chiara? questi mi sembrano troppo “libri-di-marco” 😉
Marco Tamborrino
Gennaio 4, 2023 at 10:36 pmFaccio un mea culpa, perché ho pubblicato io il contenuto ma il 90% l’ha scritto Chiara 😀 solo il numero 1, 10, 11 e 12 sono i miei consigli 🙂
simona bernini
Gennaio 5, 2023 at 9:55 amTondelli lo voglio leggere da troppo tempo. Mi ispira molto L’oratorio di Natale, deve essere molto carino.
Io consiglio Piccole cose da nulla di Claire Keegan: romanzo classico moderno che scalda il cuore; Génie la matta di Ines Cagnati, dilaniante sul rapporto madre-figlia; La notte, il sonno, la morte e le stelle di Joyce Carol Oates, un romanzo familiare denso e corposo, non solo per la mole.
Marco Tamborrino
Gennaio 5, 2023 at 10:03 amCiao Simo, grazie mille per i consigli, come sempre super interessanti! Ti auguriamo un bellissimo nuovo anno di letture 🙂