C’è un motivo se la chiamano l’Islanda in miniatura. Sì, perché la penisola di Snæfellsnes racchiude tutti gli elementi che rendono famosa la “terra del ghiaccio e del fuoco”, su scala ridotta. Scopri insieme a noi 7 cose da non perdere in questa zona facilmente raggiungibile in auto da Reykjavík.
Penisola di Snæfellsnes: cosa vedere nell’Islanda in miniatura
La Penisola di Snæfellsnes è stata l’ultima tappa nel nostro on the road di 10 giorni in Islanda. Abbiamo corso il rischio di arrivarci stanchi e ormai abituati alle meraviglie che questo Paese ha da offrire, ma la verità è che all’Islanda non ci si abitua. La sua bellezza straordinaria sta nel sembrare sempre nuova, curva dopo curva.
La Penisola di Snæfellsnes si trova nel nord-ovest dell’Islanda, a circa 140 km da Reykjavík. Non tutti coloro che percorrono la Ring Road scelgono di visitarla, perché rappresenta una deviazione dalla strada principale: una deviazione, secondo noi, assolutamente necessaria.

In estate, la strada 54 che corre lungo il bordo della penisola regala scorci panoramici incredibili per chi è alla guida, tra scogliere, campi di lava, ghiacciai e isole all’orizzonte. Se stai pensando di aggiungere questa tappa al tuo itinerario, ecco 7 cose da visitare assolutamente nella penisola di Snæfellsnes.
Indice
- 1. Il villaggio di pescatori di Stykkishólmur
- 2. Cascata di Grundarfoss
- 3. Kirkjufell, la montagna di Game of Thrones
- 4. Snæfellsjökull National Park
- 5. La spiaggia di Djúpalónssandur
- 6. Le scogliere di Arnarstapi
- 7. La chiesa nera di Búðir
- Altre cose da vedere nella penisola di Snæfellsnes
- Dove dormire nella penisola di Snæfellsnes
- Dove mangiare nella penisola di Snæfellsnes
- Visitare la penisola di Snæfellsnes da Reykjavík

1. Il villaggio di pescatori di Stykkishólmur
Tra i villaggi delle coste islandesi, Stykkishólmur si classifica come uno dei più colorati e pittoreschi. È proprio qui che abbiamo iniziato a fare conoscenza con la penisola di Snæfellsnes e i suoi abitanti.
Stykkishólmur vive di pesca e di turismo e ha la fortuna di possedere un porto naturale, riparato dalla piccola isola basaltica di Súgandisey. Da qui partono i traghetti per Flatey, una delle poche isole abitate della baia di Breiðafjörður, che separa la penisola dai Fiordi Occidentali.
Per abbracciare la vista della baia ti consigliamo di salire sull’isolotto di Súgandisey e di raggiungere il piccolo faro rosso che sembra uscito da un film di Wes Anderson. Secondo un detto locale, “ci sono solo due cose al mondo impossibili da contare: le stelle nel cielo notturno e le isolette rocciose della baia di Breiðafjörður”.


Se Flatey è l’isola più conosciuta, il merito va anche a un libro, anzi a un manoscritto: il Flateyjarbók è il più grande manoscritto medievale islandese e ha avuto un ruolo fondamentale nel tramandare le saghe della letteratura nazionale. Fino al 1656 era custodito proprio a Flatey, cimelio di una famiglia locale. Se vuoi saperne di più su questa affascinante storia, ti consigliamo di leggere l’articolo di Un italiano in Islanda.
Tornando a Stykkishólmur, il villaggio offre una rilassante passeggiata tra le casette di legno dipinte lungo il porto. Uno degli edifici più interessanti è la Casa Norvegese, risalente al XIX secolo, che spicca per il suo colore nero. Tra una foto e l’altra, fermati per un fish ‘n chips al piccolo chiosco Hafnarvagninn-Fish & Chips: non te ne pentirai.

Chi ama l’architettura futuristica apprezzerà anche la chiesa di Stykkishólmur, progettata dall’architetto Jón Haraldsson. La sua forma ricorda il bianco scheletro di una balena.
Il secondo o terzo weekend di giugno la cittadina ospita il festival Danskir dagar, che celebra lo storico legame del luogo con la Danimarca, da cui l’Islanda ottenne l’indipendenza nel 1944. Se passeggiare tra bandierine danesi in un villaggio islandese ti sembra abbastanza assurdo, ti assicuriamo (avendolo vissuto) che lo è.

2. Cascata di Grundarfoss
A proposito di cose che non si possono contare, anche nella penisola di Snæfellsnes, come nell’Islanda in generale, non mancano le cascate. Quella di Grundarfoss si trova poco fuori dal centro abitato di Grundarfjörður e offre un vivace salto di 70 metri.
A farci innamorare non è stata tanto la cascata, quanto l’incontro ravvicinato con alcuni socievoli cavalli islandesi, che non la smettevano di farsi accarezzare e fotografare.


3. Kirkjufell, la montagna di Game of Thrones
Alcuni forse storceranno il naso, ma la presenza di Kirkjufell nella celebre saga televisiva Game of Thrones ha reso questa montagna una delle attrazioni più visitate d’Islanda. La location, infatti, è stata scelta per girare alcune scene oltre la Barriera: la montagna “a forma di punta di freccia” che appare nelle visioni di Bran Stark.
Kirkjufell è alta 463 metri e si specchia nel fiordo di Grundarfjörður, regalando riflessi tutti da fotografare. Questa cartolina verde, marrone e azzurra è completata dalla cascata Kirkjufellsfoss alle sue spalle, alta 16 metri.

Il nome islandese di questo luogo (letteralmente “montagna della chiesa”) richiama la somiglianza della sua forma con quella di un campanile, mentre i navigatori danesi preferivano chiamarla “cima di zucchero”.
Che tu ci veda qualcosa di sacro oppure qualcosa di dolce, di certo la vista di questo luogo non ti lascerà indifferente. Per apprezzarlo al meglio, ti consigliamo un’esperienza originale come un tour in kayak nelle acque del fiordo.
La montagna può anche essere scalata in compagnia di una guida locale. Per chi visita questa zona in auto, tra Kirkjufell e la sua cascata si trova un parcheggio a pagamento (700 ISK, circa 5€).

4. Snæfellsjökull National Park
A occupare buona parte della penisola di Snæfellsnes è lo Snæfellsjökull National Park, istituito nel 2001. Il panorama qui è dominato dal profilo innevato dello Snæfellsjökull, uno dei sistemi vulcanici d’Islanda. Ha eruttato per l’ultima volta 1800 anni fa e ora il suo cratere è coperto da un ghiacciaio.
La bellezza di questo luogo ha ispirato diversi artisti e scrittori, come Jules Verne, che scelse lo Snæfellsjökull quale porta del mondo sotterraneo nel celebre romanzo Viaggio al centro della Terra.

Guidando attraverso il parco nazionale potrai ammirare nerissimi campi di lava e baby-vulcani. In particolare, ti consigliamo di visitare il Saxhóll Crater, un cratere alto circa 100 metri su cui è possibile salire attraverso una scalinata lungo la parete esterna. La passeggiata dura non più di 30 minuti e ti regalerà una prospettiva unica sulle distese laviche sottostanti.
All’interno del parco si trovano anche diversi percorsi di trekking segnalati, mentre l’escursione sul ghiacciaio Snæfellsjökull è raccomandata solo con una guida esperta al proprio fianco. Troverai anche tu il passaggio che conduce al centro della Terra?


5. La spiaggia di Djúpalónssandur
Anche Djúpalónssandur fa parte dello Snæfellsjökull National Park ed è uno dei luoghi più affascinanti della penisola. Si tratta di una spiaggia di sabbia nera su cui troneggiano alte formazioni rocciose. Ricorda un po’ la famosa spiaggia di Reynisfjara, ma è decisamente meno affollata.
Un tempo questa baia era abitata da una numerosa comunità di pescatori, che hanno lasciato come segno del loro passaggio 4 “pietre del sollevamento”. I massi venivano usati dai pescatori per testare la loro forza ed erano classificati in base al peso:
- Amloði (“incapace”), la pietra più piccola, 23 kg;
- Hálfdrættingur (“gracile”), 54 kg;
- Hálfsterkur (“mediamente forzuto”), 100 kg
- Fullsterkur (“molto forzuto”), la pietra più grande, 154 kg.

Chi non riusciva a sollevare Hálfdrættingur era considerato inadatto alla vita di mare. Ancora oggi i turisti provano a sollevare le pietre per scattare foto ricordo: come puoi immaginare, con scarsissimi risultati.
Un’altra curiosità della spiaggia di Djúpalónssandur sono i resti arrugginiti di un relitto sepolti nella sabbia nera. Appartengono a una nave inglese naufragata nel 1948.
Raggiungere la spiaggia in auto è molto semplice: dalla strada costiera 574 basta seguire la deviazione per Djúpalón (strada 572) fino a uno spiazzo dove si trovano il parcheggio e i bagni pubblici.


6. Le scogliere di Arnarstapi
Il villaggio di Arnarstapi è forse il luogo che più ci è rimasto nel cuore della penisola di Snæfellsnes. La sua bellezza è dovuta alle scogliere rocciose e frastagliate, lungo le quali si può passeggiare indisturbati.
Tra il frastuono del mare che si infrange contro gli scogli e le grida dei gabbiani, ci si imbatte in un incredibile arco naturale e in alcune cavità sorprendentemente profonde.

Guardando dentro queste spaccature nella roccia potrai ammirare colonne di basalto che lasciano intravedere l’acqua azzurra sul fondo. Il tuo sguardo sarà ricambiato da quello di centinaia di gabbiani appollaiati sulle pareti rocciose!
Arnarstapi offre anche una bellissima vista sulla vetta dello Snæfellsjökull: ideale per scattare qualche foto d’impatto.


7. La chiesa nera di Búðir
Uno degli scorci più pittoreschi della penisola di Snæfellsnes è la piccola chiesa nera di Búðir, nei pressi dei campi di lava di Búðahraun. Edificata da un mercante nel 1703, poi demolita per ordine del re danese Cristiano VIII, venne successivamente ricostruita, fino a essere spostata dove si trova oggi nel 1984.
La sua posizione isolata e la lucida vernice nera che la ricopre, in contrasto con la porta e le finestrelle bianche, ne fanno un’attrazione molto amata dai fotografi, nonché dalle coppie che scelgono di sposarsi qui.
Adiacente alla chiesa c’è un piccolo cimitero, mentre a breve distanza si trova la selvaggia spiaggia di Búða. Lo storico edificio è quasi sempre chiuso, tranne che in occasione di cerimonie, e relativamente spoglio all’interno, ma la location ha un fascino gotico tutto suo.

Altre cose da vedere nella penisola di Snæfellsnes
Se decidi di prolungare il tuo soggiorno nella penisola di Snæfellsnes e andare alla scoperta di ogni sua gemma nascosta, ecco altre attrazioni da aggiungere alla tua lista:
- le scogliere di Gerðuberg, quest’imponente formazione di colonne di basalto alte fino a 14 metri rappresenta una piacevole deviazione lungo la strada 54;
- Rauðfeldsgjá Gorge, una stretta gola tra pareti rocciose a poca distanza da Arnarstapi che può essere raggiunta e attraversata dagli escursionisti a piedi;
- le scogliere di Lóndrangar, con pinnacoli di basalto che si innalzano dal mare spumeggiante;
- grotta di Vatnshellir, una grotta lavica vecchia più di 8000 anni che può essere esplorata solo con tour guidati, armati di casco e torcia frontale;
- Ytri Tunga, questa spiaggia è uno dei luoghi più popolari per gli avvistamenti di foche in Islanda;
- Hellissandur, villaggio costiero dove fotografare l’iconica chiesa dal tetto rosso.

Dove dormire nella penisola di Snæfellsnes
La penisola di Snæfellsnes è stata una tappa del nostro viaggio on the road in Islanda. Ci siamo fermati qui 2 giorni, soggiornando vicino a Grundarfjörður. La nostra scelta è ricaduta su Eiði Farmhouse, una fattoria che offre camere con vista su un lago. Bagno e cucina sono in comune con gli altri ospiti della struttura, essenziale ma accogliente e pulita.
Dove mangiare nella penisola di Snæfellsnes
Se sei nei paraggi di Grundarfjörður, prenota una cena da Bjargarsteinn Mathús, ristorante con una meravigliosa vista panoramica sul fiordo e sulla montagna di Kirkjufell.
Qui troverai personale molto gentile e accogliente, un divertente menù illustrato e le classiche specialità della cucina islandese: dalla zuppa di pesce all’agnello e, per chi ama le emozioni forti, lo squalo fermentato.
Un altro posto di cui ci siamo innamorati è Fjöruhúsið Hellnum cafè, un piccolo caffè vista oceano a Hellnar dove ci siamo concessi la colazione più lussuosa della nostra vita. Due deliziose fette di skyr cake e carrot cake, accompagnate da caffè, per un conto di 28€. Per tutto il resto, come dice la pubblicità, c’è Mastercard.


Visitare la penisola di Snæfellsnes da Reykjavík
Data la vicinanza alla capitale islandese, la penisola di Snæfellsnes può anche essere raggiunta da Reykjavík con escursioni giornaliere. Se hai noleggiato un’auto puoi decidere di esplorarla in autonomia, altrimenti puoi affidarti a uno dei diversi tour organizzati offerti da operatori locali, per esempio:
- Penisola di Snæfellsnes: tour di un giorno da Reykjavík
- Da Reykjavík: tour guidato a Snæfellsnes e al Kirkjufell

Ed eccoci giunti in fondo alla nostra guida della penisola di Snæfellsnes. Ci auguriamo di averti ispirato a visitare questa zona dell’Islanda e a inserirla nel tuo itinerario. Hai altre domande o curiosità? Lascia un commento!