L’Alentejo è il segreto meglio custodito del Portogallo: una regione immensa in cui la vita scorre tranquilla e accogliente tra calici di vino e antichi paesini bianchi. Vieni a scoprirla con la nostra guida.
Alla scoperta dell’Alto Alentejo in Portogallo
Meta perfetta per chi ama la buona cucina e gli itinerari meno turistici, l’Alentejo in Portogallo è la regione più grande del paese, compresa tra la costa a sud di Lisbona e il confine con la Spagna. La varietà dei suoi paesaggi è incredibile: belle spiagge, aride pianure, vigneti, bianchi villaggi medievali…
Cosa vedere nell’Alentejo? Nel nostro viaggio in Portogallo abbiamo trascorso due giorni nell’Alto Alentejo, la parte più a nord della regione, soggiornando nell’incantevole Évora. Da qui ci siamo spostati in auto lungo la Rota dos Vinhos, una delle più importanti zone vinicole portoghesi.
Évora, cosa vedere nella città bianca
Évora è una città gioiello, uno dei tesori medievali meglio conservati del Portogallo. Racchiusa all’interno di una cinta muraria, si sviluppa in un intrico di viuzze e case bianche: alla luce del sole, il suo candore abbaglia la vista.
La città sembra immersa in un’eterna siesta, da cui neanche il suono delle campane riesce a svegliarla. Il viaggiatore che la attraversa ha solo due alternative: annoiarsi a morte o adeguarsi ai suoi ritmi rilassati. Dopo un bicchiere di vino alentejano, la seconda è la migliore scelta possibile.
Qui abbiamo alloggiato per due giorni all’Hotel Moov, moderno, molto economico e in posizione centrale. Cosa vedere a Évora? Ecco le tappe da non perdere.
Sé, la cattedrale di Évora
Superata Praça do Giraldo, la piazza principale di Évora, si raggiunge la cattedrale medievale (Sé in portoghese), la più grande di tutto il Portogallo. La visita è a pagamento, ma consigliata per il bellissimo chiostro gotico e la terrazza panoramica, da cui ammirare una vista da cartolina sulla città.
Sé di Évora
- Aperta dalle 9 alle 17, chiusa il lunedì
- Biglietto 4€
Capela Dos Ossos di Évora
Chi ama le atmosfere sinistre non deve perdere la Capela Dos Ossos, annessa alla Igreja de São Francisco. Le pareti della cappella sono ricoperte delle ossa e dei teschi di circa 5000 persone, disposti a formare motivi geometrici.
Per i monaci francescani che la idearono nel 1600 era un modo per ridurre il sovraffollamento nei cimiteri, ma anche per celebrare l’umana mortalità. “Noi ossa che aspettiamo le vostre” recita l’iscrizione sopra l’ingresso, tra monito e humour nero.
Capela Dos Ossos
- Dal 1 giugno al 30 settembre, 9.00-18.00
- Dal 1 ottobre al 31 maggio, 9.00-17.00
- Biglietto adulti 4€
- Sito web
Il tempio romano di Évora
A poca distanza dalla cattedrale di Évora, un’altra meraviglia leva le sue colonne al cielo. È il Templo Romano, risalente al II o III secolo d.C. e forse dedicato alla dea Diana. Si tratta di uno dei monumenti romani meglio conservati di tutto il Portogallo.
Dove mangiare a Évora
A Évora ci siamo innamorati di una piccola enoteca nascosta tra i vicoli, Vinarium Wine & Tapas. La consigliamo per l’ottima ed economica degustazione di vini dell’Alentejo, accompagnati da deliziosi petiscos come crostini, taglieri e piatti di pesce. Tra la gentilezza della proprietaria e una rilassata ubriachezza, ci si sente come a casa propria.
Il sito megalitico Cromeleque dos Almendres
Uscendo da Évora, ci si immerge in un territorio punteggiato di alberi di sughero e siti megalitici. Uno dei più affascinanti è il Cromeleque dos Almendres, a 15 km dalla città.
Le enormi pietre disposte in cerchio, alcune con sottili incisioni, ne fanno uno dei complessi preistorici più importanti della Penisola Iberica. Il modo più facile di raggiungerlo è impostare la località sul navigatore; nell’ultimo tratto occorre percorrere qualche km di strada sterrata.
Rota dos Vinhos, la strada dei vini dell’Alentejo
Dove non sono gli alberi di sughero a dominare il paesaggio, l’occhio si perde in distese di vigneti. Insieme al Douro, l’Alentejo è una delle maggiori regioni vinicole del Portogallo. I suoi vini, soprattutto rossi, sono corposi e fruttati.
Seguire la Rota dos Vinhos do Alentejo è uno dei modi più originali di visitare la regione e degustare i prodotti del territorio fermandosi nelle diverse aziende. Noi abbiamo percorso la strada dei vini fino a Monsaraz, uno dei cosiddetti “paesi bianchi”.
Monsaraz, uno dei paesi bianchi dell’Alentejo
Visitando Monsaraz, si ha la tentazione di stropicciarsi gli occhi per assicurarsi di essere svegli. Può un luogo così piccolo e isolato essere intriso di tanta poetica bellezza? Non a caso, la cittadina di Monsaraz è una delle sette meraviglie del Portogallo.
Costruito sulla cima di una collina, questo paesino tutto bianco è dominato dalla torre di un castello e dai campanili delle sue chiese. Tra i vicoli silenziosi e assolati fioriscono boungaville viola, in un incredibile contrasto di colori.
Anziani passeggiano sulla piazza del paese, mentre dalle taverne si spandono invitanti profumi. È il momento di concedersi una pausa da O gaspacho, una piccola tasca sulla via centrale: ancora ci sembra di assaporare i suoi crostoni con formaggio e miele.
Dalle mura di cinta del castello l’occhio si spinge fino al confine con la Spagna e allo scintillante Lago Alqueva. È difficile sottrarsi a questo incantesimo: Monsaraz fa venire voglia di restare.
Per il viaggiatore in cerca di autenticità, storia ed enogastronomia l’Alentejo è una tappa imperdibile in Portogallo. Noi abbiamo amato questa regione e le sue cittadine bianche, e speriamo di averti incuriosito a visitarle. Se stai organizzando un viaggio in Portogallo, leggi anche:
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