Visitare l’Alhambra di Granada è un’esperienza che da sola vale un viaggio in Andalusia. Se stai pensando di inserirla nel tuo itinerario, in questo articolo scoprirai di più sulla sua storia, su come acquistare i biglietti e molte altre informazioni per la tua visita.
Visitare l’Alhambra di Granada: le cose da sapere
L’Alhambra di Granada è una cittadella fortificata in stile arabo costruita a partire dal IX secolo. Non si tratta di un unico edificio, ma di un immenso complesso di palazzi, giardini, cortili e fontane sotto le cime della Sierra Nevada.
Il nome Alhambra deriva dall’arabo al-qala’a al-hambra, “castello rosso”. Ed è proprio così che appare la cittadella di Granada all’ora del tramonto, circondata dalle sue possenti mura sul colle della Sabika.

Iscritta nella lista dei Siti dell’Umanità UNESCO, oggi l’Alhambra è l’attrazione più visitata di Spagna (ben più della Sagrada Familia), con oltre 6.000 ingressi giornalieri.
Essendo tappa imprescindibile di ogni viaggio in Andalusia, l’Alhambra può causare qualche preoccupazione al momento di organizzare la visita. Trovare i biglietti, infatti, non è scontato: scordati la possibilità di acquistarli sul posto! Come ti spieghiamo più avanti, anche noi abbiamo avuto le nostre difficoltà.

Storia dell’Alhambra: dalla costruzione al mito
Visitando l’Alhambra non si può evitare di chiedersi chi abbia costruito questo paradiso in terra e perché. Le sue origini sono avvolte nel mistero: qualcuno ipotizza addirittura che il nucleo originale della fortificazione sia romano.
I primi riferimenti alla sua costruzione risalgono al IX secolo, ma è con i sultani Nasridi di Granada che l’Alhambra diventa un sontuoso palazzo-fortezza. Non c’è luogo che incarni la ricchezza della cultura araba in Spagna meglio di Granada.
Gli edifici che formano il complesso odierno sono stati costruiti a più riprese. I Palacios Nazaríes, la parte più famosa e scenografica del palazzo, sono il lascito dei sultani Yusuf I e Muhammad V, a cavallo tra i secoli XIV e XV.

Dopo la Reconquista cristiana nel 1492, l’Alhambra diventa la corte dei sovrani Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona, con parziali alterazioni del palazzo. Successivamente, l’imperatore Carlo V d’Asburgo fa demolire un’ala dei Palacios Nazaríes per costruirvi la propria residenza, ma l’edificio resta incompleto.
Il tempo passa e l’Alhambra finisce per cadere in rovina. A riscoprirla – e quasi farla saltare in aria – sono le truppe dell’esercito di Napoleone. Il fascino di questo palazzo comincia ad attirare a sé artisti e scrittori del Grand Tour: alcuni, come l’americano Washington Irving, vi soggiornano per lunghi periodi.
Attraverso le loro opere, il mito dell’Alhambra torna a rivivere e oggi, dopo numerosi interventi di restauro, continua a incantare i visitatori di tutto il mondo.

Alhambra di Granada: le cose da vedere
Ogni visita all’Alhambra è per forza di cose soggettiva. Non c’è un ordine giusto o sbagliato per vedere le singole parti che la compongono. L’esperienza può essere molto diversa se ci si muove da soli, mappa alla mano, oppure accompagnati da una guida.
Noi abbiamo scelto la seconda opzione e ci siamo uniti a una visita guidata prenotata su GetYourGuide. Non che avessimo altre possibilità: al momento di acquistare i biglietti online, qualche giorno prima della partenza, abbiamo scoperto che era già tutto esaurito!
Prima di addentrarci negli aspetti pratici della visita, vogliamo raccontarti cosa ti aspetta se deciderai di varcare l’ingresso del favoloso palazzo dell’Alhambra. Non sarà una descrizione esaustiva: di fronte a tanta bellezza, le parole vengono meno, la magia dell’Alhambra va vissuta.

Palacio de Generalife
Iniziamo la nostra visita dal Palacio de Generalife, la residenza estiva dei sultani. Il palazzo si distingue per le sue mura intonacate di bianco, contrapposte alla pietra ocra che caratterizza il resto della fortezza. La diversità è dovuta al fatto che in origine si trattava di un palazzo separato.
Il Generalife è un elegante susseguirsi di cortili, fontane, aiuole fiorite e giochi d’acqua. Il Patio de la Acequia Real è il cortile principale: nel suo canale si specchia la facciata del palazzo degli emiri, mentre il porticato sul lato sinistro offre splendidi scorci dell’Alhambra.


Palacios Nazaríes
Se il Generalife è, per così dire, l’antipasto, i Palacios Nazaríes (Palazzi Nasridi) sono sicuramente la portata principale. Questo complesso architettonico può essere diviso in tre parti:
- il Mexuar, lo spazio dedicato alla vita pubblica e amministrativa;
- il Palacio de Comares, la residenza privata e gli ambienti ufficiali dell’emiro;
- il Palacio de los Leones, a uso esclusivo della famiglia reale e dell’harem.
Passeggiando tra i giardini e nei cortili decorati in trionfale stile islamico, ci si chiede cosa avrebbe potuto essere l’Europa se la Spagna non fosse stata riconquistata dai re cattolici nel XV secolo. Si avverte il brivido della possibilità: di un’Europa meticcia e sincretica con al centro uno sfrontato culto del bello.


Di fronte a tanto splendore ci si sente piccoli e smarriti. Una fantasia di archi, arabeschi, piastrelle colorate, legno intarsiato, vasche, fontane, sculture… Tra le cose da non perdere segnaliamo:
- Il Patio de los Arrayanes, al centro del Palacio de Comares. Il suo nome è dovuto ai cespugli di mirto piantati lungo la vasca centrale, in cui si specchiano le sottili arcate e la più tozza Torre de Comares.
- Il Salón de Comares o de los Embajadores, usato dal sovrano per le udienze private con gli ambasciatori. Le pareti interne sono decorate con stucchi elaborati, ma il “pezzo forte” è il soffitto a cupola, composto da oltre 8.000 tasselli di legno che raffigurano i sette cieli del paradiso islamico.
- Il Patio de los Leones, con al centro una fontana la cui acqua sgorga dalle fauci di dodici leoni. Il cortile è costruito secondo le proporzioni della sezione aurea, con 124 colonne che creano stupefacenti giochi prospettici;
- La Sala da Dos Hermanas, con un magnifico soffitto a cupola ornato da muqarnas, un motivo a nido d’ape che ricorda le costellazioni. Forse la sala era destinata alla favorita dell’emiro.


Palacio de Carlos V
Ed eccoci al palazzo rinascimentale costruito per volere dell’imperatore Carlo V d’Asburgo (e mai ultimato). Il contrasto architettonico con il resto del complesso è notevole. Non si può negare, tuttavia, che il cortile centrale sia maestoso: con la sua pianta circolare e i due livelli di colonne sembra quasi di entrare in un’arena.
Il Palacio de Carlos V ospita due musei, che non abbiamo visitato per mancanza di tempo:
- il Museo de la Alhambra, con una collezione di manufatti islamici;
- il Museo de Bellas Artes, la più importante pinacoteca di Granada.

Alcazaba
La parte più spoglia del complesso dell’Alhambra è quella destinata alle funzioni difensive, l’Alcazaba. Si tratta anche della parte più antica e di quella da cui si gode della vista migliore.
Dalla Torre de la Vela ammiriamo i tetti di Granada e in particolare l’Albayzín, il quartiere arabo famoso per le sue sale da tè e le tadizionali case moresche.


Visitare l’Alhambra di Granada: informazioni pratiche
Veniamo ora ad alcune informazioni pratiche che ti aiuteranno a organizzare una visita dell’Alhambra senza stress, per godere al massimo della sua bellezza.
Come acquistare i biglietti per l’Alhambra?
Il modo più semplice di procurarsi i biglietti dell’Alhambra è acquistarli sul sito ufficiale. In alta stagione, occorre organizzarsi anche con tre mesi di anticipo.
Il biglietto più completo è l’Alhambra General, che comprende la visita a tutti gli ambienti del complesso e costa 14 euro. Esistono anche altre opzioni interessanti, per esempio le visite notturne.

Il biglietto deve essere prenotato per una data e un orario preciso. Questo orario indica l’accesso ai Palacios Nazaríes e deve essere rispettato in modo scrupoloso. In altre parole, puoi visitare il Generalife, il Palacio de Carlos V e l’Alcazaba all’ora che preferisci, ma devi rispettare l’orario indicato per i Palacios Nazaríes, altrimenti rischi di rimanere fuori.
I biglietti sono nominativi e non possono essere ceduti. Tieni a portata di mano la carta di identità o il passaporto, perché ti servirà per accedere all’Alhambra.
Come anticipato, noi non siamo riusciti a prenotare i biglietti in tempo e abbiamo ripiegato su una visita guidata con GetYourGuide. Ce ne sono davvero per tutte le tasche, con guide in italiano, inglese, francese, spagnolo, ecc. La vera difficoltà sta nel trovare il proprio gruppo una volta arrivati in biglietteria!
La visita guidata ci è piaciuta molto perché ci ha permesso di conoscere l’Alhambra in modo più dettagliato e di saltare le file dei visitatori non accompagnati. Inoltre, non abbiamo dovuto preoccuparci dell’orario riservato per i Palacios Nazaríes.

Quanto tempo occorre per visitare l’Alhambra?
La nostra visita dell’Alhambra è durata circa tre ore e mezzo. Per girarla con calma, ti consigliamo di prevedere anche 4-5 ore all’interno del complesso.
Come arrivare all’Alhambra?
- A piedi, risalendo la Cuesta de Gomérez da Plaza Nueva (750 m, 12 minuti). L’ingresso più vicino da questo lato è Puerta de la Justicia. Segui queste indicazioni
- In autobus, linee C30 e C32 dal centro di Granada
- In auto, nei pressi della biglietteria sono presenti parcheggi a pagamento. Per scoprire l’Andalusia e risparmiare sull’autonoleggio, ti consigliamo di affidarti a DiscoverCars.

Dove alloggiare vicino all’Alhambra?
Granada non è solo l’Alhambra. Questa straordinaria città ha tanto da offrire a chi cerca più di una visita “mordi e fuggi”. Per scoprirla ti consigliamo di fermarti qui almeno una notte.
Noi abbiamo soggiornato all’Hotel Santa Isabel La Real nel cuore dell’Albayzín, ricavato da un’antica casa moresca. Tutte le stanze si affacciano su un cortile interno con balconate in legno; le camere sono arredate in stile semplice e tradizionale. Un romantico sogno d’Oriente nel cuore della Spagna.
Prima di partire per l’estero ti consigliamo di stipulare sempre un’assicurazione di viaggio. Scegliendo un’assicurazione con Heymondo tramite il nostro link, hai diritto a uno sconto del 10% sulle tariffe base del loro sito web.

Stai organizzando una visita all’Alhambra di Granada e hai altri dubbi o curiosità? Lascia un commento qui sotto!
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