Visitare le Cinque Terre in un giorno: accetti la sfida? Parti con noi alla scoperta dei borghi più belli della Liguria, tra colori pastello, bruschette col pesto, echi poetici e l’immancabile mare turchese.
Cinque Terre in un giorno: i nostri consigli
Le Cinque Terre sono uno dei simboli della “bella Italia”, amatissime sia dagli italiani che dagli stranieri. Nel 2022, infatti, sono stati ben 3 milioni i turisti a visitare questo angolo di Liguria. I piccoli borghi di pescatori sono vere e proprie gemme variopinte incastonate nella costa tirrenica.
Oggi, purtroppo, la portata del flusso turistico è aumentata così tanto che si sta valutando l’utilizzo del numero chiuso per accedere ai cinque paesini. Questo ci ricorda quanto sia importante rispettare il luogo che visitiamo e tutelare le bellezze del nostro paese.
Per visitare le Cinque Terre abbiamo fatto base a Lerici, a una ventina di minuti di auto dalla stazione ferroviaria di La Spezia. Abbiamo dormito all’Europa Grand Hotel, che abbiamo trovato eccellente per rapporto qualità prezzo.
Ora partiamo insieme alla scoperta dei borghi delle Cinque Terre, tra scorci da cartolina e profumo di focaccia appena sfornata:
Riomaggiore
Arrivando da La Spezia, la prima delle Cinque Terre che incontriamo è Riomaggiore. Subito veniamo catapultati in un turbine di colori e profumo di salsedine, a cui fanno da sottofondo le onde che si infrangono sugli scogli.
Per molti potrebbe essere il primo incontro con la Liguria: casette rosse, gialle, rosa e azzurre sembrano innalzarsi direttamente dal mare, incastrandosi una sull’altra fino a comporre quel quadro che tutti conosciamo con il nome di Riomaggiore.
Lasciati incantare dal suo porticciolo e dalle barchette variopinte attraccate a riva, oppure fermati per qualche ora di relax sulla spiaggia libera del paesino.
Da Riomaggiore parte anche un trekking panoramico lungo circa 12 km che in 5-6 ore arriva a Portovenere. Mentre la celebre “Via dell’Amore”, che collega Riomaggiore a Manarola, è attualmente chiusa a causa di una frana e riaprirà nel 2024.
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Manarola
Arriviamo a Manarola dopo soli 2 minuti di treno da Riomaggiore, ma forse non siamo pronti per fare ancora il pieno di meraviglia così presto. Scendiamo i vicoli stretti e tortuosi fino alla piazzetta principale del paese, dove i ristoranti di pesce si preparano per accogliere orde di turisti affamati.
Eppure sappiamo una cosa: il locale più famoso del paese non si trova qui. Proseguendo di poco lungo il sentiero che porta a Corniglia raggiungiamo Nessun Dorma: la vista impareggiabile su Manarola e i taglieri di bruschette instagrammabili hanno contribuito al successo di questo posto.
Tra un calice di vino e bruschette spennellate da un generoso strato di pesto alla genovese, fare una sosta qui – o almeno un aperitivo – è d’obbligo. Il panorama che si gode dalla terrazza è molto romantico, mentre la possente voce di Pavarotti che canta Nessun dorma in loop ti cullerà (o forse no) durante la tua permanenza.
Una curiosità: sopra il locale è presente una piccola area pic nic da cui si ammira più o meno la stessa vista meravigliosa, ma gratis.
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Corniglia
La più atipica delle Cinque Terre è senza dubbio Corniglia. È l’unico dei cinque paesi che non si trova direttamente sul mare, ma sorge su un promontorio alto 100 metri, immerso in una verdissima conca di vigneti.
Qui si trova il fulcro della produzione vitivinicola delle Cinque Terre, tra cui ricordiamo il vino liquoroso Sciacchetrà e il Cinque Terre Bianco Doc.
Arrivando a Corniglia in treno è possibile raggiungerla dalla stazione salendo a piedi la “Lardarina”, una scalinata di 382 gradini, oppure in autobus dalla fermata subito fuori dalla stazione.
Per mancanza di tempo non siamo riusciti a visitare Corniglia, ma torneremo il prima possibile per ammirare questo borgo dalle case color pastello, che dall’alto del suo promontorio si affaccia con sfacciata bellezza sul Mar Tirreno.
Vernazza
Da Manorola ci spostiamo in treno a Vernazza, terza tappa del nostro tour delle Cinque Terre. Passeggiamo lungo la via principale del paese fino a raggiungere il porticciolo e il molo che lo abbraccia.
Uno degli elementi che distingue Vernazza dagli altri borghi delle Cinque Terre è la Chiesa di Santa Margherita, che col suo campanile ocra aggiunge un tocco di bellezza in più al profilo da cartolina.
Un altro panorama da non perdere è quello che si può ammirare dal Castello Doria, che domina il centro abitato con la sua torre cilindrica. Il castello fu costruito nel XIII secolo e durante la Seconda Guerra Mondiale divenne una postazione contraerea dell’aviazione tedesca. Oggi ospita eventi e mostre temporanee, ma purtroppo era chiuso al momento della nostra visita.
Per catturare lo scorcio più bello di Vernazza dobbiamo arrampicarci alle sue spalle, sul sentiero che conduce a Monterosso al Mare. Dalla piazzetta davanti alla Chiesa di Santa Margherita saliamo uno stretto carruggio che ci porta verso l’inizio del sentiero.
Proseguendo verso destra dominiamo la chiesa dall’alto e, fatti alcuni gradini, ci lasciamo alle spalle il paesino. Qui troviamo le indicazioni per il sentiero escursionistico 592-4 che porta a Monterosso. Non c’è bisogno di fare molta strada, perché ci basta percorrere circa 200 metri per ammirare una vista magnifica.
Abbracciamo con lo sguardo tutti i colori e le forme di Vernazza, con il suo profilo ad arco e il mare su due lati, come un collier di pietre preziose adagiato su un cuscino turchese.
Altre 2.000 fotografie e un gelato alla Gelateria Vernazza, ed è tempo di ripartire verso la prossima tappa.
Monterosso al Mare
Quando raggiungiamo Monterosso al Mare è quasi l’ora del tramonto. Subito veniamo catturati dalla sua spiaggia, a pochi passi dall’uscita della stazione, e dal volo di un parapendio nel cielo sopra di noi. Proprio sulla spiaggia si trova uno dei simboli di Monterosso, la scultura del Gigante alto 14 m che rappresenta il dio Nettuno.
Per raggiungere il borgo vero e proprio bisogna camminare per 5-10 minuti lungo un percorso pedonale che costeggia la Spiaggia di Fegina, una delle più belle delle Cinque Terre.
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Ci spiace non avere il tempo di salire al Convento dei Frati Cappuccini, che con la sua posizione elevata domina tutta la costa, regalando fantastici scorci fotografici.
Passeggiamo tra le viuzze di Monterosso nelle luci sfumate del tramonto, tra le piazzette, le botteghe, la Chiesa di San Giovanni Battista e l’Oratorio dei Neri. Si respira un’atmosfera più autentica e riposata, diversa rispetto al chiasso turistico che accompagna gli altri borghi delle Cinque Terre.
La nostra giornata volge al termine: è ora di riprendere il treno verso La Spezia, salutando i colori e le geometrie di questo formidabile paradiso ligure.
Visitare le Cinque Terre in treno
Il treno è in assoluto il mezzo più comodo e veloce per visitare le Cinque Terre in tutta tranquillità, in qualsiasi stagione. I collegamenti tra i cinque paesini sono veloci e frequenti, con pochi minuti di viaggio tra uno e l’altro.
Per salire e scendere dal treno senza pensieri abbiamo deciso di acquistare la Cinque Terre Treno MS Card per un giorno, con prezzi a partire da 14,80€. Puoi trovare tutte le informazioni qui.
Come arrivare alle Cinque Terre
Da dove si parte per visitare le Cinque Terre? Noi abbiamo iniziato il nostro percorso da La Spezia, lasciando l’auto al parcheggio della stazione e utilizzando solo il treno per gli altri spostamenti. Partendo da qui l’ordine di visita sarà Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso al Mare.
In alternativa puoi scegliere di partire da Sestri Levante, sempre in treno, e visitare le Cinque Terre nel senso inverso: Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola e infine Riomaggiore.
Dove alloggiare vicino alle Cinque Terre
Abbiamo preferito non alloggiare direttamente alle Cinque Terre, ma di rimanere fuori per comodità logistica. Perciò abbiamo scelto l’Europa Grand Hotel di Lerici.
L’hotel dispone di un parcheggio privato e gode di una meravigliosa vista sul golfo di Lerici e sulla città. La colazione a buffet è superlativa, tra le migliori mai provate negli ultimi anni.
Cosa vedere nei dintorni delle Cinque Terre
Dopo la nostra giornata piena alle Cinque Terre ci siamo fermati in zona per visitare altri due bellissimi borghi della Liguria: Lerici, dove abbiamo soggiornato, e il vicino Tellaro.
Lerici
Lerici è uno dei luoghi più amati del Golfo dei Poeti, così chiamato perché la sua storia si intreccia con quella di tanti scrittori e artisti, come Lord Byron, Percy Bysshe e Mary Shelley.
Il suo cuore è la Piazza Garibaldi, da cui si dipartono i tipici carruggi tra le case del borgo. Il massiccio Castello di Lerici domina il centro abitato dall’alto del suo promontorio.
Dopo la passeggiata sul lungomare ti consigliamo un paio di stop gastronomici: la friggitoria da asporto Siamo fritti e il ristorantino Loggia Arpara proprio sulla piazza principale.
Tellaro
Avevamo sentito leggende sulla bellezza di Tellaro, ma non eravamo pronti per la commovente poesia di questo paesino di pescatori. Tellaro è una frazione di Lerici, nonché uno dei borghi più belli d’Italia.
Fama totalmente meritata, persino in un giorno di pioggia come quello in cui lo abbiamo visitato noi. Scendere fino al porticciolo tra le sue viuzze colorate e silenziose è un’emozione unica, non a caso se ne sono innamorati scrittori come D.H. Lawrence e Mario Soldati.
Tra le cose da non perdere a Tellaro segnaliamo la Chiesa di San Giorgio, affacciata sul mare. Il suo campanile è legato alla leggenda di un polpo gigante, che avrebbe sventato un attacco notturno dei pirati saraceni suonando le campane della chiesa per svegliare gli abitanti.
Un’altra sosta obbligata è la “soto-ria”, una galleria coperta che si apre sotto i palazzi fronte mare e che serviva come struttura difensiva per difendersi dalle incursioni dei pirati. Sembra che i tellaresi avessero una passione per l’olio bollente, gente tosta!
Il nostro viaggio alle Cinque Terre finisce qui. Hai qualche curiosità o domanda su questo itinerario? Lascia un commento e ti risponderemo al più presto!
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