Relax. Questo è ciò che ci aspettiamo dal nostro imminente viaggio in Valle d’Aosta (17-19 febbraio).
I due pigri viaggiascrittori non hanno intenzione di correre da un castello all’altro e da un borgo all’altro senza un attimo di respiro (come spesso accaduto in precedenti esplorazioni).
Per la Valle d’Aosta abbiamo in mente una very slow timetable, anche grazie al mezzo con cui ci sposteremo: l’automobile.
Arriveremo al nostro alloggio a Saint-Vincent (Relais Du Foyer) la mattina del 17. Strada facendo, però, ci fermeremo al Forte di Bard, il primo castello della nostra to-do list. E forse anche ai castelli di Verrés e Issogne.
Per 3 giorni ci perderemo tra i meravigliosi castelli medievali (Fénis, Ussel) e borghi sospesi nel tempo (Fontainemore). Speriamo che il tempo sia clemente!
Di una cosa siamo certi: mangeremo, molto. Polenta. Selvaggina locale. Dolci. Caldi alcolici montani.
Un’altra cosa che ci aspettiamo (sigh) è il divieto di far fotografie all’interno dei castelli: il regolamento regionale non lo consente e non siamo riusciti a ottenere un’autorizzazione in tempi utili. La cosa ci turba alquanto (Marco soprattutto) e speriamo che le regole possano presto cambiare a benificio di tutti, perché crediamo che la fotografia sui social media sia una straordinaria occasione di promozione territoriale.
6 commenti
Buon viaggio ragazzi, rilassatevi e divertitevi ! Vi seguiremo con piacere in questa nuova avventura.
Un bacio!
Grazie, ragazzi! Bacio a voi 🙂
Che dire? Buon viaggio e buon relax.
Attendo di leggere i vostri racconti che sostituiranno le foto ottimamente 😉
Grazie, Elisa! Per le foto è un duro colpo, ma siamo sicuri che ci godremo la mini-vacanza lo stesso 🙂
Il fatto di non poter fare foto forse, renderà il vostro viaggio ancora più slow. Entrati nel castello non dovrete pensare a nessun cellulare e nessuna macchinetta, solo a immergervi nell’atmosfera. Non nego che sarebbe dispiaciuto anche a me non poter fare foto, ma c’è sempre un lato positivo. Buona scoperta ragazzi! 🙂
Grazie, Elisa! C’è senz’altro del vero in quello che dici. Nella coppia, è Marco a scattare le fotografie e questo permette a me di esplorare ogni posto senza l’ansia di immortalarlo 🙂