Dimenticate le alte e imponenti scogliere di Moher: oggi vi portiamo alle Isole Aran, nella baia di Galway, un’escursione totalmente diversa ma altrettanto appagante. In sella alle vostre bici, partiamo!
La sveglia suona prestissimo, alle 7.30, ci aspetta una giornata molto intensa. La proprietaria del B&B Ocean Crest è esterrefatta: «You are unstoppable! You have no rest». È vero: non ci fermiamo mai, ma la nostra settimana in Irlanda si avvicina alla scadenza, e non possiamo lasciarci sfuggire le ultime due escursioni in programma. Le Isole Aran e il Connemara.
Le Isole Aran, tre stupende sorelle
Le Isole Aran sono tre. La più grande si chiama Inis Mór in gaelico e Inishmore in inglese. Seguono le due isole più piccole, Inis Meáin (Inishmaan in inglese) e Inis Oírr (Inisheer). Inis Mór è molto più grande delle due sorelline ed è anche l’unica che abbiamo avuto modo di visitare, ma i racconti di chi è stato su Inis Meáin e Inis Oírr non lasciano dubbi: le Aran Islands, se possibile, vanno viste tutte e tre.
Come arrivare alle Isole Aran da Galway
Arrivare alle Isole Aran via mare è davvero semplice. I traghetti della compagnia Aran Ferries salpano dal porto di Ros a’ Mhíl, collegato a Galway da un bus-navetta in partenza alle 9.30 (maggiori info sul sito irlandese, qui). Il viaggio fino al battello dura più o meno 45 minuti.
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Il tempo non è dei migliori: il cielo è scuro e la pioggia investe a intermittenza il parabrezza dell’autobus. Contavamo di noleggiare una bici per girare l’isola, ma le premesse non ci fanno sperare in bene.
La traversata in mare dura circa 40 minuti. Sul traghetto non c’è un posto a sedere libero: la barca è carica di turisti che non vedono l’ora di visitare le Aran. Alcuni di loro hanno pure la valigia, e il motivo è presto spiegato. Su Inis Mór sono presenti molti B&B, perché per godersi le attrazioni dell’isola è consigliabile fermarsi almeno una notte.
Come raggiungere le Isole Aran da Dublino
Raggiungere le Isole Aran da Dublino richiede un po’ più di tempo. Bisogna prendere un pullman con direzione Galway e da lì raggiungere il porto per salire sul traghetto. Da Galway è disponibile anche un servizio aereo (molto più costoso) della durata di soli 10 minuti.
Noleggiare una bici alle Isole Aran
Quando attracchiamo al molo di Inis Mór, il sole è spuntato tra le nuvole. Possiamo noleggiare le bici! Non ci sentiamo di consigliarvi questa o l’altra compagnia di noleggio: noi abbiamo scelto la prima che ci è capitata davanti, subito a destra del molo.
Tutte le compagnie chiedono 10 euro a bici per l’intera giornata più 10 euro di cauzione, che vengono restituiti alla riconsegna. Se preferite, potete girare l’Isola con i bus tour, con un calesse o a piedi.
Cosa vedere alle Isole Aran
Inis Mór è punteggiata di deliziose rovine, tra cui quelle di sette chiese, segnate sulla mappa dataci dalla compagnia di traghetti. In sella alla nostra bici, sfrecciamo in direzione sud, verso la rovina che ci sembra la più vicina sulla mappa.
Dopo soli 10 minuti di pedalata raggiungiamo un cartello con su scritto 1 km. Ma ci aspetta una delusione: dalla nostra posizione vediamo benissimo le rovine, situate in cima a un’altura, ma il km che ci separa da esse non è percorribile in bicicletta.
È quasi mezzogiorno, non abbiamo ancora pranzato né visto l’attrazione principale dell’isola, il Dún Aonghasa. Ci sentiamo un po’ limitati dagli orari del traghetto, che riparte alle 17, quindi decidiamo di non salire fin lassù e di impiegare in maniera più proficua il nostro tempo.
Tornando verso il villaggio di Kilronan, punto d’attracco, notiamo una bellissima spiaggia con la bassa marea. Ci fermiamo per una breve sosta, perché la temperatura è piacevolissima e dopo le sfacchinate delle giornate precedenti sentiamo di meritare un po’ di relax.
Questa è una delle pochissime spiagge di Inis Mór, sicuramente da inserire nelle top 5 di cose da vedere alle Isole Aran. Decidiamo di fermarci per la pausa pranzo. Al supermercato del paese compriamo panini, prosciutto e due deliziosi dolcetti alla crema e alle mele.
Improvvisiamo un picnic sulla spiaggia. Ci fanno compagnia alcuni stranieri (inglesi?) così cortesi da salutarci e augurarci buon appetito: anche loro hanno avuto la nostra stessa idea!
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Finito di mangiare, è ora di rimetterci in sella. Direzione Dún Aonghasa, ovvero la più celebre fortificazione presente sulle Isole Aran, nonché uno dei forti preistorici meglio conservati in tutta Europa. Viene datato all’Età del Bronzo, nel I millennio a.C., ed è senza dubbio la cosa più importante da vedere a Inis Mór. La sua posizione è davvero scenografica: si trova a picco su una scogliera alta ben 100 metri!
Sfortunatamente io e Chiara non arriveremo mai a destinazione. Adesso vi raccontiamo perché. Risaliti sulle bici, decidiamo di prendere la strada costiera – segnata sulla nostra cartina – che porta a nord, nella speranza di passare per la baia delle foche e fare qualche incontro ravvicinato del terzo tipo.
Proseguendo sulla strada, notiamo delle rovine in alto alla nostra sinistra, facciamo una piccola deviazione e ci ritroviamo davanti questo edificio.
Qui i viaggiascrittori commettono un errore che farà perdere loro parecchio tempo: tornano sulla strada costiera. Strada che, malauguratamente, si interrompe dopo qualche minuto. Ma noi siamo convinti che solo alcuni tratti siano dissestati, quindi scendiamo dalla bici e la portiamo a mano. Non servirà a niente, perché la strada peggiora anziché migliorare.
Non ci resta che una soluzione: tornare indietro e prendere la strada interna. Cominciamo a essere stanchi, forse era meglio fare come loro…
Proseguiamo sulla strada interna, che secondo le indicazioni ci condurrà al forte preistorico in soli 30 minuti. La strada si avvicina sempre di più al mare, si gode di una bellissima vista e noi ci scateniamo con le foto.
Troviamo anche le indicazioni per la baia delle foche, ma il tempo stringe e decidiamo di passarci sulla via del ritorno, sempre che ci avanzi tempo (non ce ne avanzerà… addio, baia delle foche!).
Dopo 40 minuti che pedaliamo (considerando le salite più ripide, dove siamo costretti a scendere per spingere la bici), il Dún Aonghasa entra finalmente nel nostro campo visivo. Ma anche lui è in alto, sopra un’altura. E sono già le 15! Morale della favola: alla nostra destra troviamo questo piccolo angolo di paradiso e cediamo alla tentazione e alla stanchezza.
Il Dún Aonghasa rimarrà per noi un miraggio, ma abbiamo imparato la lezione. Passare una giornata sola a Inis Mór, dati gli orari molto stretti del servizio traghetto, non conviene. Se dovessimo tornarci, non esiteremo due volte a fermarci in uno dei bellissimi B&B dell’isola.
Abbiamo scelto la spiaggia perché non sapevamo se ce l’avremmo fatta a salire fino in cima e a tornare al punto di ritrovo del traghetto in tempo per le 16.45 (15 minuti prima della partenza). E poi non potevamo andarcene dall’Irlanda senza aver pucciato i piedi nell’oceano! Quindi appuntatevi questo: le cose da vedere a Inis Mór sono tante, sicuramente troppe per un giorno solo.
Ve l’ho già detto che questa spiaggia è uno spettacolo? Ci sarà qualche motivo se i recensori di Tripadvisor la definiscono una spiaggia caraibica in Irlanda. Un bambino inglese, vedendo la spiaggia, ha esclamato: «If the water is warm, then it’s the best beach ever!» (Se l’acqua è calda, allora è la spiaggia più bella di sempre!) Purtroppo per il bambino, l’acqua non era per niente calda. Alle Isole Aran l’acqua è fredda. Freddissima.
Dopo aver saggiato la temperatura dell’acqua (e aver escluso qualsiasi ipotesi di un bagno), decidiamo di darci all’arte. Perché, anche se siamo lontani, noi vi pensiamo comunque:
Infine, un po’ di meritato riposo (so che l’avete notato, ma il nostro riposo è sempre davvero meritato, e le spiagge delle Isole Aran non aiutano la nostra già scarsa voglia di attività fisica).
Isole Aran: ultimi consigli
Tra le altre cose da vedere a Inis Mór si possono elencare: The Worm Hole, una piscina naturale immersa in un’atmosfera quasi post-apocalittica e le scogliere del Dun Duchatair.
Alle 16 ci rimettiamo in sella alla bici e facciamo rotta per il traghetto. Come vi sarete accorti, non abbiamo avuto modo di visitare tutte le attrazioni che ci eravamo ripromessi di vedere. Persino la baia delle foche ci è sfuggita. Ma credetemi quando vi dico che Inis Mór ci ha regalato comunque una giornata indimenticabile.
Una giornata in cui ci siamo spostati tra le stradine di un’Irlanda dal profumo antico, dove la gente parla ancora gaelico e dove i marinai tessono dei maglioni conosciuti in tutto il mondo per la loro storica tradizione. Conoscete i maglioni delle Isole Aran? Se non ne avete mai sentito parlare, leggete qui.
Il ricordo delle Isole Aran rimarrà indelebile dentro di noi. Una giornata piena di felicità, colori, piena d’Irlanda, che ci manca da morire.