Piazza di Spagna, numero 26. È questo l’indirizzo della Casina Rossa, l’appartamento che tra il 1820 e il 1821 ospitò il poeta inglese John Keats e l’amico Joseph Severn. Oggi la Keats-Shelley Memorial House è un luogo simbolo del movimento romantico, molto visitata dai turisti stranieri e singolarmente trascurata da quelli italiani. Ti portiamo a scoprirla… con un video!
Keats-Shelley Memorial House
Era da una vita che sognavo di visitare questo posto. Per farlo, ho scelto una soleggiata giornata di gennaio, in una Roma quasi sgombra da turisti. Al Keats-Shelley Memorial House i visitatori sono quasi tutti stranieri. I pannelli espositivi all’interno sono in inglese.
Marco ed io ci sentiamo due outsider, ma felici. Entrambi studenti di letteratura inglese, conosciamo bene l’importanza della soglia che stiamo per varcare.
Chi era John Keats?
Nato a Londra da una famiglia modesta, Keats si avvicinò alla poesia intorno ai 15 anni. La sua vita fu segnata da lutti precoci: quando aveva 8 anni, suo padre morì per una caduta da cavallo, seguito pochi anni dopo dalla moglie, malata di tubercolosi.
Nel 1818 morì di tubercolosi anche Tom, uno dei suoi quattro fratelli. In quell’anno Keats abbandonò gli studi di medicina per dedicarsi alla poesia e compose i suoi inni più belli. Endymion, Ode on a Grecian Urn, Ode to a Nightingale furono scritti tutti in questo periodo.
Keats aveva stretto amicizia con altri artisti suoi contemporanei, come i poeti P.B. Shelley e Charles Lamb. Sempre quell’anno, Keats conobbe Fanny Brawne, con cui iniziò una storia d’amore fatta di lettere appassionate. I due purtroppo non poterono sposarsi a causa delle difficoltà economiche e dei problemi di salute di lui.
Ti consiglio un film: lo struggente Bright Star racconta la storia d’amore tra Keats e Fanny. Prepara i fazzoletti.
Keats a Roma
La salute di Keats andava peggiorando. Il poeta manifestava i sintomi della tisi, che gli aveva portato via la madre e il fratello. I medici gli consigliarono di trasferirsi in Italia, per godere dei benefici di un clima più mite. Dopo un avventuroso viaggio per mare insieme all’amico Joseph Severn, Keats si stabilì a Roma, al numero 26 di Piazza di Spagna. Nonostante le cure, la malattia avanzava inesorabile.
Il 23 febbraio 1821 Keats morì nella sua stanza affacciata su Trinità dei Monti. Aveva solo 25 anni. Una vita brevissima, che pure fece di lui uno dei più grandi poeti inglesi di tutti i tempi. È sepolto nel cimitero acattolico di Roma. Sulla sua tomba è inciso: qui giace un uomo il cui nome fu scritto nell’acqua.
La storia del Keats-Shelley Memorial House
La Keats-Shelley Memorial House fu inaugurata nel 1909, alla presenza del re Vittorio Emanuele III. A salvarla dall’oblio e dalla trascuratezza in cui era caduta fu il poeta e diplomatico Rennell Rodd, che coinvolse una vasta di rete di finanziatori inglesi e americani. L’operazione di recupero ottenne l’appoggio persino del presidente americano Roosevelt e del sovrano inglese Edoardo VII.
Oggi la struttura ospita una biblioteca di circa 8000 volumi dedicati al Romanticismo, numerose prime edizioni e molte edizioni ottocentesche di romantici inglesi della seconda generazione (Keats, Shelley, Byron, Hunt, ecc.). C’è anche una piccola raccolta di libri di viaggio e di storia che celebrano il Grand Tour.
Nelle teche del museo sono esposti molti scritti autografi, lettere di scrittori del calibro di Walter Scott, Mary Shelley, Henry James e tanti altri. Ci sono quadri, cimeli appartenuti ai Romantici e persino ciocche dei loro capelli! Nel tempo, la collezione si è molto arricchita grazie a donazioni e acquisti.
I visitatori entrano rispettosi e solenni nella stanza dove Keats si spense così giovane. Vorrebbero carezzare la coperta sul suo letto, ma un cartello lo vieta. Leggono malinconici la targhetta d’ottone. Fissano gli occhi nella maschera funeraria. A tutti scappa un sospiro, magari una lacrimuccia.
Sono stato mezzo innamorato di una Morte senza dolore.
L’ho chiamata con nomi dolci in molte rime
perché portasse nell’aria il mio respiro;
ora più che mai mi sembra bello morire,
morire a mezzanotte, senza dolore,
mentre tu riversi fuori la tua anima
in una tale estasi!Ode to a Nightingale, John Keats
Abbiamo deciso di portarti con noi in questo luogo straordinario attraverso un video. Buona visione!
Info per la visita
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Sito web
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Orari: Da lunedì a sabato: 10 – 13; 14 – 18. Domenica: chiuso.
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Prezzi: Intero € 5,00. Ridotto € 4,00 (under 18 e over 65). Bambini gratis
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Tempo per la visita: 1h circa
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Possibilità di visite guidate. Bookshop fantastico, avrei saccheggiato le borsine di tela!
19 commenti
Che meraviglia! E che invidia! Spero di avere l’occasione anch’io di visitarla.
Ciao Simona, te la raccomando. Se passi da Roma facci un salto 🙂
Da appassionata di letteratura inglese, non posso che apprezzare questo post. E’ incredibile quanti posti interessanti, angoli di mondo, esistano intorno a noi senza che ce ne accorgiamo, anche quando crediamo di conoscere bene una città. C’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire!
Ciao Ilenia! La prof di inglese mi parlò di questo posto al liceo, ma non ho mai trovato l’occasione giusta per visitarlo fino a pochi giorni fa. Sono felice di esserci finalmente riuscita e anche di averne scritto, perché effettivamente è un luogo in cui di visitatori italiani se ne vedono pochi 🙂
Che bello ragazzi, se avete occasione venite anche a vedere il cimitero protestante dove sono sepolti i poeti perché è magnifico! Complimenti per il video!!! 🙂
Grazie ragazzi! Il cimitero lo voglio vedere da tanto, ne avete scritto anche voi, o sbaglio? Una mia collega pochi giorni fa mi diceva di aver pianto sulla tomba di Keats e credo seguirei il suo esempio xD bacione!
Fantastico non lo sapevo! *_*
A questo punto mi chiedo se certi tesori come questo si faccia bene a non pubblicizzarli più di tanto! Finirebbe all’istante l’incanto della fila di turisti disciplinati e con la lacrimuccia!
Grazie per questa perla ragazzi!
Che voi sappiate c’è un sito web generale (non regionale) che raccoglie la lista delle case-museo qui in Italia?
A presto! 🙂
Ciao Orsa, non so se esista un sito delle case-museo, ma se non esiste mi attiverò per crearlo XD la prossima che voglio visitare è quella di Manzoni a Milano, credo l’abbiano riaperta di recente. A presto e buona settimana 🙂
Ho in mente la casa di cui parlate ma non sapevo che fosse una casa museo. Tra l’altro ho scoperto poco tempo fa dell’esistenza della rete delle case museo, e ne sto “tenendo d’occhio” almeno tre o quattro dalle mie parti (purtroppo però sono aperte solo in primavera…)
Buon weekend 🙂
Ciao Silvia! La casa è piccina e negli anni l’hanno molto arricchita con cimeli e scritti di altri artisti romantici, così effettivamente è diventata un piccolo museo. Che case-museo hai adocchiato tu? 😀
Per ora qui in zona mi piacerebbe vedere Villa Tornaforte a Cuneo e Villa Ottolenghi dalle parti di Ivrea: mi sa che aspetterò fino alla primavera, quando saranno aperte al pubblico!
Non sapevo che esistesse! La prossima volta che andremo a Roma credo proprio che lo inseriremo fra le tappe 😉
Buona domenica ragazzi!
Inseritela, tanto è in zona super-centrale e ci vuole poco per visitarla! Grazie e buona settimana 🙂
Da vera (ex) studentessa di lingue come voi, non posso che avere gli occhi a cuoricino dopo questo post. Non avevo mai pensato alla casa Keats, la prossima volta voglio visitarla anche io! L’ultima volta a Roma sono stata al Cimitero acattolico dove c’è la tomba. Sembra strano a dirlo ma il cimitero è molto bello anche solo per una passeggiata, ve lo consiglio per la prossima volta.
Complimenti anche per il video! Con cosa lo avete girato?
P.S. Ormai siete tra i miei blogger preferiti, vi leggo sempre anche quando non commento! Sappiatelo 😀
Ciao Diletta, ti ringrazio tantissimo <3 il cimitero acattolico sarà tra i miei prossimi pellegrinaggi a Roma, è così vicina ma non ci vado spesso. Per i video sto usando un'action camera (SJ500X Elite) che mi ha regalato Marco per il compleanno. Ha un costo molto accessibile (poco più di un centinaio di euro) e delle buone performance, specialmente all'aperto. Però ci devo un po' prendere la mano perché non ho mai girato video prima 😀
Un bacione!
Grazie mille Chiara! Anche io è un po’ di tempo che sto pensando di comprarmi un’action camera per iniziare a fare qualche video, mi informerò su quella che hai tu. Ti è venuto molto bene comunque, brava!
Ti ringrazio tantissimo <3
Purtroppo non ci sono mai stata, ma mi piacerebbe molto. Ho adorato Keats e tanti altri poeti inglesi.
Grazie per il suggerimento del film, me lo vedrò presto 🙂
Se ti capita l’occasione, vacci senz’altro. E prepara taaanti fazzoletti per il film. Un bacione 🙂