Tornare nei posti del cuore è sempre cosa buona e giusta. E così ho fatto nuovamente rotta per l’Alpe Devero, in Piemonte, con un preciso scopo in mente: raggiungere il Lago di Pojala. In questo articolo ti racconto della suggestiva passeggiata che porta a un incantevole specchio d’acqua, incastonato tra le rocce a 2400 metri d’altezza.
Escursione al Lago di Pojala
Forse vi sarete stancati di sentirmi parlare dell’Alpe Devero, ma di certo io non mi sono stancato di andarci. Per me resta un’oasi di pace immersa nel verde, e ho avuto la fortuna di visitarlo sempre in giornate di sole e cielo blu.
Questa volta ero più organizzato: appena arrivati, abbiamo comprato dei panini al Rifugio Castiglioni, così avremmo potuto mangiare in qualsiasi momento senza dover tornare giù a valle.
Lago delle Streghe e Crampiolo
Inizialmente la passeggiata per il lago di Pojala passa sempre per i soliti posti: il lago delle Streghe e il paesino di Crampiolo. Questi due luoghi non smettono mai di stupirmi. Il lago delle streghe sembra un dipinto, mentre Crampiolo è probabilmente il paradiso.
Il lago è anche il posto preferito di Anakin (il mio Golden retriever) per fare il bagno. Portate qui i vostri amici a 4 zampe! Si divertiranno un sacco e ve ne saranno grati.
Continuo a pensare che mi sentirò realizzato solo quando avrò una casetta in pietra in questo paesino. Ci vivrei pure, se fosse possibile. E ancora devo tornarci in autunno e in inverno, quando sono sicuro di trovare un paesaggio completamente trasformato ma altrettanto splendido.
Comunque ti aspetta una lunga passeggiata, quindi il mio consiglio è di fare qualche foto e fermarti qui più a lungo sulla strada del ritorno.
L’Alpe Valle
A Crampiolo la passeggiata vira verso destra. Se sali dritto verso il ponte, ti ritroverai alla diga del lago di Devero, mentre il sentiero che devi prendere reca l’indicazione per l’Alpe Valle.
Questa parte dell’escursione è caratterizzata da una certa pendenza, ma niente di troppo impegnativo. Dopo un tratto in salita si prosegue quasi in piano, costeggiando – dall’alto – la sponda est del lago di Devero.
Rivedere questo lago dopo un anno mi ha fatto una strana impressione: come tanti laghi montani, quest’estate il livello dell’acqua è sceso notevolmente. Per fortuna non ha perso i suoi colori e le sue sfumature verde-blu. Dal primo avvistamento del lago all’Alpe Valle si impiegano circa 30 minuti.
Una volta arrivato in cima, puoi sederti coi piedi a mollo nel ruscello e mangiare un panino, come abbiamo fatto noi. L’Alpe Valle è una piccola piana a 2048 metri d’altezza, abitata più che altro da mucche.
Il Passo e il Lago di Pojala
Da questo punto in avanti abbiamo proseguito solo io e mio fratello. Il sentiero attraversa una vallata dominata da un torrente al centro. I paesaggi sono magnifici, anche se, volendo trovargli un difetto, la strada è troppo soleggiata. Per circa un’ora si cammina al sole e non c’è modo di ripararsi all’ombra. Assicurati di avere dietro molta acqua: ne avrai bisogno.
Il sentiero è comunque molto agibile, con una pendenza sempre abbastanza ridotta. È l’ultimo tratto che tira tantissimo e metterà a dura prova il tuo fiato.
A un certo punto incontrerai un cartello che indica 15 minuti rimanenti per il lago di Pojala, e poco più sopra ti troverai direttamente al Passo di Pojala, una zona tutta in piano circondata da vette imponenti. Qui sei a 2400 metri, e tira un’aria frizzante.
Il lago è 5 minuti più avanti, nascosto in una conca una cinquantina di metri più in basso. Volendo è possibile scendere fino al lago, costeggiarlo e scendere dall’altra parte, ritrovandosi alla fine alla piana del Devero, dove hai parcheggiato la macchina.
Noi abbiamo preferito scattare due foto e tornare dal sentiero da cui eravamo venuti, perché lo conoscevamo già e perché dalla mappa mi era sembrato più breve.
Ci sediamo per qualche minuto seduti ad ammirare il lago di Pojala. Il silenzio è assoluto, rotto ogni tanto dai versi degli uccelli e delle marmotte. Tornando giù ne avvistiamo una: corre a scatti sul versante opposto della vallata, perciò non riesco a fotografarla.
Ce la prendiamo con comodo e ci fermiamo a raccogliere un po’ di mirtilli: le piante sono state generose e ce ne sono abbastanza per sfamare un esercito.
A Crampiolo ci ricongiungiamo con gli altri e facciamo una breve sosta. Ne approfitto per assaggiare uno yogurt ai mirtilli fatto in casa: delizioso. E così anche questa volta la montagna non ha deluso. Mi ha regalato emozioni e scorci indimenticabili, capaci di rimettermi in pace col mondo.
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