Oltre alle spettacolari cascate e alle grandi calotte glaciali, l’Islanda offre un’altra incredibile varietà di paesaggio: quello montuoso delle zone interne, tra montagne colorate, campi di lava e solfatare fumanti. In questo articolo ti portiamo con noi in un trekking nel Landmannalaugar.
Escursione sulle montagne colorate del Landmannalaugar
Landmannalaugar, un nome che si scioglie in bocca, che ha il gusto dolce delle montagne ondulate di questa regione d’Islanda. Un nome che, come tutti i luoghi di quest’isola, nasconde un significato letterale: le “piscine del popolo”.
L’acqua che fuoriesce dal ribollente terreno vulcanico, infatti, si riversa placida in piccole piscine geotermali, dove gli escursionisti sono soliti rilassarsi dopo un trekking impegnativo.

Il Landmannalaugar è una di quelle zone d’Islanda ancora incontaminate, lontane dai circuiti turistici principali e difficilmente raggiungibili. Un’ora e mezza di strada sterrata (tipologia conosciuta in Islanda come F-road) spesso dissuade anche i più intrepidi viaggiatori.
Per questo motivo ci siamo affidati ad Arctic Adventures, un tour operator locale. Abbiamo prenotato su GetYourGuide un trekking guidato sulle montagne colorate del Landmannalaugar, così non abbiamo dovuto fare altro che presentarci alle 7:00 del mattino davanti al municipio di Reykjavík.

L’arrivo al camping di Landmannalaugar
Il viaggio dalla capitale dura circa 4 ore, con uno stop intermedio a Hella. Ti consigliamo di approfittarne per utilizzare i bagni della stazione di servizio e per prendere del cibo per il pranzo nella bakery a fianco della stazione. Se invece sei già organizzato con snack e panini, puoi sempre cogliere l’occasione per fare un’altra colazione.
Pochi chilometri dopo essere ripartiti da Hella si prende una deviazione e ci si immette nella famigerata F-Road, che ci accompagnerà fino all’arrivo. Il paesaggio si trasforma rapidamente in uno scenario lunare, mentre il pulmino avanza sobbalzando tra le nere rocce dei campi di lava.
Questa strada, come quasi tutte le strade interne islandesi, viene aperta solo nel periodo estivo, da metà giugno a metà settembre circa. Nei restanti periodi dell’anno risulta impraticabile a causa di neve e ghiaccio, tranne per alcuni mezzi modificati e autorizzati.


Durante il tragitto veniamo intrattenuti da Matt, la nostra guida. Inglese trapiantato in Islanda per amore, Matt ci racconta vari aneddoti sulla natura islandese e la zona vulcanica di Hekla, dove siamo diretti.
Scopriamo per esempio che il muschio islandese è estremamente delicato: verdissimo e dall’aspetto morbido, è importante fare del proprio meglio per evitare di calpestarlo. Un’impronta umana sul muschio islandese, infatti, lascia un segno che dura fino a 70 anni, tempo che impiegherà il muschio a ricrescere.
Per questo motivo In Islanda troverai spesso sentieri tracciati e ben delimitati, anche se purtroppo molti turisti ignorano questa regola e violano le delimitazioni per scattarsi un selfie o una foto.


Siamo così assorti dai racconti di Matt che a un certo punto il pulmino sobbalza e non capiamo perché. Guardiamo fuori dal finestrino e rimaniamo a bocca aperta: stiamo guadando un fiume! Per arrivare al camping, racconta Matt, ci sono ben due fiumi da guadare. Ecco perché questa strada è percorribile solo da mezzi 4×4 e da guidatori esperti.
Mentre in lontananza cominciano a vedersi i dolci pendii ondulati e macchiati di neve del Landmannalaugar, raggiungiamo la nostra destinazione.

Restiamo subito sorpresi dell’organizzazione del camping: bagni, docce e un piccolo shop. Alcune tende sono montate sul duro terreno roccioso, mentre dalla parte opposta una passerella di legno conduce alle piscine geotermali.
Ma non è ora di pensare al relax. Non ancora, almeno. Matt e un’altra guida di Arctic Adventures ci radunano tutti vicino a una mappa della zona, e iniziano a raccontarci il trekking che ci aspetta.

Escursione sulla cima del monte Brennisteinsalda
Siamo nella caldera di Hekla, lungo il Laugavegurinn (o Laugavegur), che tradotto letteralmente significa “Sentiero delle sorgenti calde”. È considerato uno dei percorsi di trekking più belli e scenografici del mondo, lungo 55 km da dividere in 4 tappe giornaliere fino a Þórsmörk.
Noi faremo un’escursione molto più breve, di circa 4 ore totali. Arriveremo in cima al monte Brennisteinsalda (855 metri), i cui versanti ci appaiono sin da lontano dipinti di mille sfumature di rosso, giallo e arancione. Zaino in spalla, si parte!

Nonostante sia un’inaspettata giornata di sole, l’atmosfera e il paesaggio intorno a noi ci fanno sentire subito come se fossimo ne Il Signore degli Anelli, incaricati di portare l’anello a Mordor insieme a Frodo.
Attraversiamo il campo di lava Laugahraun, proseguiamo lungo il Vondugil canyon e camminiamo timorosi in mezzo a sorgenti sulfuree, formazioni rocciose e pareti di ossidiana. Le diverse stratificazioni di minerali donano al paesaggio un aspetto irreale e alieno. È così che ci immaginiamo un pianeta lontano, dove l’uomo non ha mai messo piede.


Matt ci racconta che Hekla è un vulcano attivo, la cui ultima eruzione risale a 20 anni fa. Potrebbe eruttare di nuovo in qualsiasi momento, con ben poco preavviso. Nel Medioevo era ritenuto “la porta dell’inferno”, pertanto preferiremmo non trovarci lì quando succederà.
Ci fermiamo per il pranzo proprio alle pendici del Brennisteinsalda, sotto una strana formazione rocciosa che torreggia cupa pochi metri sopra di noi. La leggenda vuole che sia un troll trasformatosi in pietra, sorpreso dalla luce del sole dopo essersi perso da queste parti.


Nuvole di fumo si innalzano dalle solfatare di fronte a noi, spronandoci a percorrere l’ultimo tratto di salita fino alla cima del monte. La parte finale ha una discreta pendenza, ma ogni fatica viene ripagata in pieno dalla vista incredibile che ci aspetta una volta arrivati.
I profili arrotondati dei monti islandesi si innalzano tutt’intorno a noi, regalandoci un dipinto dai colori unici, come se la tavolozza di un pittore si fosse rovesciata creando sbavature di verde e giallo, intervallate da striature rosso mattone e arancio ruggine. Infine, irregolari chiazze color avorio ricoprono i versanti più alti delle montagne. È la neve dell’inverno che rifiuta di andarsene.
Siamo davanti a uno spettacolo incredibile, un paesaggio totalmente incontaminato e selvaggio, come quelli che di solito si vedono in cartolina. Ci sentiamo un po’ come gli eroi di una storia: di fronte a noi chilometri e chilometri di nulla, solo noi e questo scenario mozzafiato.



Le sorgenti di acqua calda del Landmannalaugar
Mezz’ora più tardi e decine di foto dopo arriva il momento di cominciare la discesa e tornare al campo. Prendiamo un sentiero diverso rispetto all’andata, immergendoci nella scenografica gola di Graenagil, dove mille e uno torrenti attraversano una sconfinata piana giallo ocra. La gola è conosciuta come “Green Gorge” per il verde intenso della riolite che domina tutta l’area circostante.
Passo dopo passo, nel silenzio surreale del paesaggio che ci circonda, raggiungiamo il camping da cui siamo partiti. Qui ci viene concessa un’oretta e mezza di relax delle sorgenti di acqua calda del Landmannalaugar, dette anche “hot pot”.
In alternativa è sempre possibile camminare ancora nei dintorni cercando nuove prospettive per scattare altre foto: il panorama è così stupefacente che non ci si stanca mai di ammirarlo.


Risaliamo sul pulmino che è ormai tardo pomeriggio, anche se il tempo sembra non esistere più nella luminosa estate islandese. Ripercorriamo la strada dell’andata con il naso incollato al finestrino, cercando di fissare nella nostra memoria ogni singolo dettaglio di questo luogo fantastico.
Islanda: escursione guidata a Landmannalaugar
- Costo: da 145 a 172€ a persona, in base al periodo
- Disponibilità: da metà giugno a metà settembre
- È possibile partire da Reykjavík, con pick-up da vari punti in città
- In alternativa, è possibile presentarsi autonomamente al punto di partenza dell’escursione a Landmannalaugar. In questo caso è necessaria un’auto 4×4 per percorrere la F-road e occorrerà attraversare dei torrenti in auto durante il percorso
- Durata: da 5 a 14 ore totali, a seconda del punto di partenza scelto
- Non dimenticare di portare: acqua, crema solare, cappellino, pranzo al sacco, costume da bagno, asciugamano, maglia di ricambio
- Abbigliamento consigliato: scarpe da trekking, maglia tecnica, pantaloni tecnici, pile, giacca impermeabile anti-vento tipo North Face. Si consiglia di vestirsi a strati
- Prenota il tour su GetYourGuide

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2 commenti
Ciao ragazzi, innanzitutto complimenti, è sempre bello leggere i vostri articoli! Siamo stati anche noi in questo posto stupendo proprio tre settimane fa e abbiamo fatto lo stesso sentiero: confermiamo che la vista ripaga la fatica!
Vi segnaliamo che è comunque possibile raggiungere Landmannalaugar in auto senza dover guadare fiumi, allungando un po’ il tragitto passando da nord tramite un’altra F-road non molto conosciuta.
Grazie ragazzi, preziosa questa info! 😍 Sapete per caso il numero della F-road e da dove si imbocca?