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Le 7 meraviglie della Grecia continentale

Chania

Sono stata in Grecia diverse volte, la prima nel 2010: gita del quinto anno di liceo classico, una conclusione naturale. Era l’anno in cui la crisi economica cominciava a pesare con particolare gravezza sulle spalle dei greci, ricordo un’Atene deserta, polizia ovunque, scioperi e sfilata di striscioni davanti al Parlamento. Ricordo un sole schiacciante, un vento sferzante, polverose rovine che parlavano di una grandezza indiscutibile, ma passata. Stamattina ho aperto la cartella delle vecchie fotografie e mi è venuta voglia di condividerle con voi, per parlarvi dell’altra Grecia, quella che non vediamo così spesso ai tg, quella che fa tremare le vene e i polsi con la sua bellezza architettonica. Così è nata l’idea di queste 7 meraviglie della Grecia continentale

1. Le Meteore

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Il monastero di Gran Meteora

Le Meteore sono un poderoso complesso monastico ortodosso nei pressi della cittadina di Kalambaka, in Tessaglia. Nello specifico, si tratta di 24 monasteri costruiti in cima a falesie di arenaria, solo 6 dei quali sono attualmente abitati: Agios Nikolaos, Agios Stefanos, Aghia Triada, Gran Meteora, Roussanou e Varlaam. Di questi ho avuto modo di visitare il monastero di Gran Meteora o monastero della Trasfigurazione, situato a 613 m di altitudine e fondato da Sant’Atanasio Meteorita (1305 – 1380).

Il complesso architerronico racchiude 4 chiese: il Katholikon, meraviglia dell’arte bizantina, SS. Costantino ed Elena, S. Atanasio e S. Giovanni Battista. Vi si trovano anche un museo, un’antica torre dotata di argano, il forno e alcune celle. Curiosità: come in alcune chiese cattoliche particolarmente restrittive, per accedere all’area sacra si richiede alle donne di indossare delle lunghe gonne, fornite dagli stessi monaci. All’epoca tale “discriminazione” mi colpì molto e tuttora suscita in me qualche interrogativo… Ma niente smuove dalla memoria il ricordo di tanta bellezza e ingegnosità archettonica.

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Monastero di Gran Meteora

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Le falesie di arenaria

2. Delfi

Resti del tempio di Apollo

Resti del tempio di Apollo

Il sito archeologico di Delfi era, per l’antica Grecia, il più importante e venerato oracolo di Apollo, dio del sole, della profezia e di tutte le arti. Non riesco a quantificare, in effetti, il numero di versioni che ho tradotto sull’argomento… Il complesso si estende sulle pendici del monte Parnaso, a circa 600 m di altitudine, e comprende: l’oracolo di Delfi, il tempio di Apollo Delfico (in foto), il teatro e lo stadio nei quali ogni 4 anni si svolgevano i giochi pitici (dal nome della Pizia, la sacerdotessa che pronunciava gli oracoli del dio).

Straordinariamente interessante è anche il museo, che contiene alcuni dei pezzi più famosi della scultura greca, tra i quali l’Auriga di Delfi, i Kouroi di Argo (Cleobis e Biton) e la statua di Antinoo. Camminare attraverso questo sito leggendario, considerato anche l’ombelico del mondo, fa sentire piccoli e insignificanti: è il potere dell’antica Grecia, va bene così.

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L’Auriga di Delfi

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3. Le Termopili

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Monumento a Leonida sul sito della battaglia delle Termopili

Le Termopili non sono una vera e propria meraviglia, ma rappresentano un luogo molto significativo nella storia dell’antica Grecia. In questa località, infatti, fu combattuta nel 480 a.C. la celebre battaglia delle Termopili, durante la quale una piccola guarnigione di 300 Spartani (più 700 Tespiesi, 400 Tebani e forse qualche centinaio di altri, che la filmografia tende a dimenticare), al comando del re di Sparta Leonida, oppose strenua e tragica resistenza all’esercito persiano guidato da Serse I. Sul luogo della battaglia sorge ora un monumetro a Leonida e ai suoi soldati, davanti al quale vale la pena fare una sosta almeno per un paio di foto… e qualche sanguinoso, nostalgico pensiero.

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Questa è SPARTAAAAAAAA

4. L’Acropoli di Atene

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Il Partenone!

Senza una visita all’Acropoli di Atene, un viaggio in Grecia non ha diritto di chiamarsi tale. Nell’antica Grecia il termine “acropoli” indicava la parte più alta della città, centro religioso, sede di templi e luoghi di riunione. Il complesso dell’Acropoli di Atene sorge a 156 m sul livello del mare, su un vasto pianoro da cui si può ammirare l’immensa, caotica, moderna (e, diciamolo, brutta) distesa dell’Atene di oggi.

L’Acropoli comprende numerosi edifici, tra i quali il più notevole è forse il Partenone, il più famoso tempio dell’antica Grecia, dedicato alla dea Atena Partenope (“vergine”). Il Partenone ha subìto una pesante opera di distruzione nel corso dei secoli, durante le guerre tra Veneziani e Ottomani. A completare lo scempio ci si mise nel 1801 l’ambasciatore britannico Conte di Elsin, che avviò la trafugazione dei fregi e delle sculture del Partenone, oggi ingiustamente esposti al British Museum di Londra e in altri musei europei.

Altro importante tempio dell’Acropoli è l’Eretteo, in stile ionico, ugualmente dedicato ad Atena. Famosa è la sua loggia delle Cariatidi, sculture femminili utilizzate come colonne. Sull’Acropoli, però, potrete osservarne solo delle copie: gli originali sono conservati nel Museo ai piedi del sito archeologico.

Le colonne in stile ionico dell'Eretteo

Le colonne in stile ionico dell’Eretteo

L'Eretteo e la loggia delle Cariatidi

L’Eretteo e la loggia delle Cariatidi

Non potrete visitare l’Acropoli senza passare dai Propilei, l’enorme accesso monumentale al sito. Ho visitato quest’area archeologica per 2 volte, la prima nel 2010 e la seconda nel 2011, trovandola sempre straripante di turisti sbarcati dalle crociere.

I Propilei. E i turisti di Costa Crociere

I Propilei. E i turisti di Costa Crociere

Ho il vago ricordo che questa enorme roccia significasse qualcosa di importante, ma ho completamente dimenticato cosa. Se qualcuno volesse aiutarmi, gliene sarei immensamente grata

Ho il vago ricordo che questa enorme roccia significasse qualcosa di importante, ma ho completamente dimenticato cosa. Se qualcuno volesse aiutarmi, gliene sarei immensamente grata.

Per quanto riguarda l’Atene contemporanea, capitale della Grecia, ne conservo un ricordo ingrigito. Architettonicamente insignificante (addirittura repellente, se la si confronta con lo splendore passato), a mio avviso non ha molto da offrire.

5. Il Teatro di Epidauro 

Il teatro di Epidauro

Il teatro di Epidauro

Il Teatro di Epidauro, nella regione del Peloponneso, è inserito all’interno del più vasto sito archeologico di Epidauro, che ospita anche il tempio di Asclepio, dio della medicina. Il teatro, realizzato nel 350 a.C., colpisce per l’armonia delle proporzioni e la perfetta acustica, che consente di far giungere la voce fin nei ripiani più alti, senza alcuna diavoleria moderna. Ancora oggi vi si svolgono rappresentazioni e spettacoli.

6. Olimpia

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Lo Stadio di Olimpia

Olimpia è davvero un luogo leggendario, uno di quei luoghi che conserva nel tempo tutta la sua influenza. Notizia arci-nota, ma non si può non darla: nel 776 a.C. si tennero qui i primi Giochi Olimpici, celebrazioni atletliche e religiose di cui sono testimoniate 292 edizioni (prima che de Coubertin togliesse loro la polvere di 15 secoli e le rimordenasse a nostro uso e consumo). Il sito archeologico di Olimpia è molto vasto e comprende sia templi sia edifici sportivi: tappa obbligata è lo Stadio, dove si svolgevano la maggior parte dei giochi.

7. Micene

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La Porta dei Leoni

Ultimo in lista, ma non certo in valore, il sito archeologico di Micene, il luogo di cui conservo in assoluto il più bel ricordo della Grecia. Situata nella regione dell’Argolide, Micene fu fondata dalla civilità micenea già nel II millennio a.C., molti secoli prima della Grecia classica. Gli scavi archeologici del sito si devono a Heinrich Schliemann, lo stesso archeologo che ricavò dai poemi omerici la posizione della città di Troia e ne scoprì le rovine.

Fra gli oggetti rinvenuti durante lo scavo vanno ricordati i famosi tesori funebri delle tombe dei re micenei (tra i quali la celeberrima Maschera di Agamennone). Il sito di Micene è caratterizzato dalla presenza delle tombe monumentali a thòlos (“cupola”), formate da una camera interrata circolare coperta da una pseudocupola di conci lapidei (wtf? Si rimanda ai testi di storia dell’arte per la parte divulgativa!). Esempio perfetto ne è la cosiddetta tomba di Atreo, mitico padre dei famigerati re Agamennone e Menelao (Cantami o Diva del Pelide Achille, ecc.).

Ingresso della tomba di Atreo

Ingresso della tomba di Atreo

Se non sbaglio, questa invece è la tomba di Clitennestra

Se non sbaglio, questa invece è la tomba di Clitennestra

Aspetto di una tomba a tholòs scoperchiata

Aspetto di una tomba a thòlos scoperchiata

Nel sito archeologico di Micene fa bella mostra di sé la stupefacente Porta dei Leoni, che costituisce l’ingresso monumentale alla rocca. Varcatela e percorrete le antiche strade, toccate con mano gli antichi edifici, annusate i fiori che crescono numerosi tra le rocce, infilatevi nell’intercapedine delle mura. Si tratta di un’esperienza che non dimenticherete facilmente.

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Il mio viaggio tra i vecchi ricordi si conclude qui. Spero di avervi dato motivi sufficienti per includere la Grecia continentale tra le vostre mete vacanziere. Perché questo paese di cui tanto si parla e tanto poco si sogna ha in realtà tantissimo da dare, meraviglie costruite da un popolo che ci ha dato tutto e che oggi è un delitto dimenticare. 

3 Commenti

  • Rispondi
    Teresa
    Maggio 19, 2016 at 8:13 pm

    Sono stata in Grecia tantissimi anni fa, ma in crociera quindi non posso dire di aver visto molto… però ho tutte le intenzioni di ritornarci e visitarla con calma!
    Bello il vostro articolo!

    • Chiara Paglio
      Maggio 19, 2016 at 9:36 pm

      Ciao, Teresa, io ho visitato la Grecia 2 volte, una con la crociera, come te, e una su terra… è davvero un paese che merita, a livello linguistico, paesaggistico, gastronomico, culturale ha tantissimo da offrire. Grazie del commento e buona serata! 🙂

  • Rispondi
    Emilio Tasca
    Maggio 3, 2019 at 9:02 pm

    Sto leggendo adesso il tuo post e avendo visitato Atene l’anno scorso, voglio darti il nome della collina che tu non ricordi ( ma che probabilmente sei andata già a trovare). E’ l’Aeropago, dove nacque la legge, dove, cioè, venivano discussi i reati commessi e dove venivano giudicati i rei.
    Il tuo viaggio mi potrà servire per organizzare il mio per girare un po’ di Grecia oltre Atene.

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