Una delle cose che amo di più delle vacanze e dei viaggi è la possibilità di leggere in tutta tranquillità (ovviamente, tra un’escursione e l’altra!). Sì, mi avete beccata: non sono una di quelle viaggiatrici infaticabili, che consumano suole e occhi per esplorare tutta la superficie esplorabile. Lo confesso (anche se molti di voi lo avranno già capito): rientro nella categoria delle viaggiatrici pigre, che amano godere della componente rilassante e riappacificante di un viaggio. Stendermi su una sdraio, su un asciugamano, sedere sulla sabbia, su uno scoglio, sul sedile di un treno o di un aereo e perdermi in un buon libro è una tentazione irrinunciabile, che spesso fa sfumare l’orizzonte che ho di fronte, accendendo nella mente diversi orizzonti libreschi, confondendo l’orizzonte di fronte con l’orizzonte libresco, e in questo modo amplificando enormemente l’esperienza del viaggio: viaggia il corpo, viaggia la mente, si mescola il tutto e bum! Come direbbe il Dottore, è un punto fisso nello spazio e nel tempo.
Ma in tutto questo c’è un inconveniente. Poniamo che dobbiate restare lontani per un arco sufficientemente lungo di tempo (es. due settimane). Sufficientemente lungo, si intende, per la vostra velocità di lettura! A me capita spesso di non avere abbastanza letture con me, di restare senza un libro, un giornalino, una pergamena… Negli anni, tuttavia, ho sviluppato alcune misure di emergenza. Scopritele con me!
Da grandi libri derivano grandi responsabilità

Uno dei trucchi per non dover trascinarsi dietro l’intera biblioteca di casa è concentrare le dimensioni della biblioteca di casa in un libro solo. Cioè? Beh, le vacanze sono il momento migliore per leggere i cosiddetti mattoni: quei libri che, per mole e densità, non vi sentite di affrontare in altri periodi dell’anno. Certo, non sono affatto maneggevoli, tuttavia vi risparmieranno l’inconveniente di scelte multiple e sofferte. Qualche esempio? Anna Karenina, IT, un libro qualsiasi di George R.R. Martin (non la versione spezzettata della Mondadori!), I Fratelli Karamazov, Notre-Dame de Paris… sono solo alcuni dei titoli che ho trascinato per isole, spiagge, scogli, continenti, sedili, con assoluta soddisfazione.
Libri a km zero
Avete paura che nella vostra valigia libri e vestiti possano entrare in conflitto? Che una camicetta prenda per i capelli la gonna di Anna Karenina, distruggendo l’equilibrio dell’equipaggiamento (o, più probabilmente, facendovi entrare in conflitto con il limite di peso per stiva e bagaglio a mano)? Non c’è problema: il mondo è pieno di librerie! Certo, se siete in partenza per l’estero sarà più difficile trovare qualcosa in italiano, ma ormai siamo anche noi un popolo cosmopolita, neh? E compratevelo un libro in inglese! Ricordo con nostalgia alcune graziose librerie che hanno incrociato i miei viaggi: una piccola libreria a Ponza, dal commesso straordinariamente simpatico; una libreria dall’archittetura stranissima sul lungomare di Viareggio; una grande Giunti a Palermo in cui comprai il primo Harry Potter in lingua originale; una libreria di Misano che saccheggiai per superare la giornata da donna mestruata in spiaggia… E la lista potrebbe continuare.
Nel 2005, anno in cui andai per la prima volta in crociera con la mia famiglia, arrivai a compiere un gesto disperato: mi rivolsi per aiuto alla biblioteca… della nave da crociera! Di solito, le navi della Costa Crociere hanno una biblioteca a bordo, per quei pochi bibliofili che mal sopportano di lenire i giorni di navigazione con la mini-piscina. E per fortuna.
E-libri

Non sono e non sono mai stata un’annusatrice patologica di libri. La carta mi piace, amo sottolinearla, sguarcirla, renderla mia (no, non sono decisamente una lettrice rispettosa), ma l’avvento degli ebook ha reso più semplice e leggera la lettura in vacanza, e non si può non prenderne atto. Un paio di anni fa ho acquistato il mio primo Kobo e devo riconoscerne tutta l’utilità: in un rettangolo di pochi centrimetri di superficie e pochi grammi di peso si possono immagazzinare centinaia di libri e non rimanere mai senza. Oltretutto, l’uso degli ebook reader è consentito persino in aereo (naturalmente, in modalità offline). Ogni rosa, tuttavia, ha le sue spine: per esempio il Kobo va soggetto ad attacchi di panico quando lo si espone alla luce diretta del sole, si blocca e va resettato con un oggetto appuntito. Per questo motivo ho sempre con me uno stuzzicadenti per ovviare al problema (quest’estate alle Canarie mi è stato d’aiuto in più di un’occasione).
9 commenti
Io in viaggio leggo solo la guida e spesso non ho nemmeno quella! 😛
Sono una di quelle persone che in viaggio non si fermano mai e se lo fanno scrivono, ma so che, se dovessi scegliere, per questioni di spazio e di peso sceglierei un e-reader 😉
La guida però va assolutamente letta! A volte ci si perde un sacco di cose se non lo si fa, lo dico per esperienza 😀
Bravo che ci sei tu che la leggi per entrambi 😛
Spiritorsa 😛
Anche a me piace leggere in viaggio, in particolare quando la meta è un luogo di mare; in caso contrario ammetto la pigrizia nella lettura dato che sono molto concentrata sul visitare luoghi e camminare.
Ad ogni modo i miei libri in viaggio non sono più cartacei già da 2 anni. Infatti ho un ebook, ho acquistato parecchi libri e li ho archiviati divisi per categorie.
Una comodità pazzesca! ????
Ma hai ragionissima. Per esempio, quest’estate, durante il viaggio in Irlanda, abbiamo avuto scarsamente il tempo di andare in bagno, tanto correvamo da un luogo all’altro xD Però, se si tratta di mare o di lunghi viaggi in aereo/treno, l’istinto della lettura prende il sopravvento.
Mi trovo proprio ora a dover decidere cosa portarmi in un viaggio lungo che prevede un isolamento dal mondo totale e forzato 😀 penso che opterò per l’e-book chiedendolo in prestito a mia sorella e mi immergerò nella lettura di qualche mattone. Se non riesco a leggerlo nemmeno in una situazione estrema, vuol dire che non è destino 😀
Posso chiederti qual è la meta? 🙂
Quando viaggio l’unico momento in cui leggo é quello del volo, in cittá sono una trottola! :p Solitamente scelgo un solo libro, ma é capitato anche di trovarmi un un hotel con un angola lettura che forniva diversi testi e allora mi sono messa un pó a curiosare, restando una mezzoretta su quel comodo divano. 🙂