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Montmartre, guida al quartiere più romantico di Parigi

Montmartre

Per innamorarsi di Montmartre basta una passeggiata. Scopri il quartiere più romantico di Parigi con il nostro itinerario e lasciati incantare dalla sua anima bohémienne.

Cosa vedere a Montmartre: itinerario a piedi

Che cosa rende Montmartre così affascinante? Le vie acciottolate, i café all’aperto, gli artisti di strada, l’odore leggero di pioggia… ogni visitatore potrebbe aggiungere qualcosa a questa lista.

Il quartiere più amato (e più turistico) di Parigi sorge su una collina nella zona nord-ovest della città, quasi separato da essa. In questa guida ti proponiamo il nostro itinerario a piedi per Montmartre, con tutte le cose da non perdere. On y va?

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Montmartre

Montmartre: l’anima bohémienne di Parigi

La fama di Montmartre come quartiere bohémien di Parigi nasce alla fine del 19esimo secolo, durante la Belle Époque. I prezzi degli affitti erano bassi, l’atmosfera rilassata: questo faceva di Montmartre l’habitat ideale per artisti e scrittori in cerca di ispirazione e di piacere.

Tra gli artisti che vissero e lavorarono a Montmartre ricordiamo Modigliani, Monet, Renoir, Degas, Toulouse-Lautrec, Mondrian, Picasso e van Gogh, solo per citarne alcuni.

Negli stessi anni, Montmartre diventò il quartiere della vita notturna di Parigi, il tempio del divertimento sfrenato, dei café economici, dei locali a luci rosse e del can-can. Ancora oggi, nella mente di chi lo visita, è un luogo di poesia e di peccato dal fascino irresistibile.

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Au Cadet De Gascogne, Montmartre

La Basilica del Sacro Cuore

Il nostro itinerario comincia da una delle attrazioni più famose di Parigi, la Basilica del Sacro Cuore. La fermata della metropolitana più vicina è quella di Anvers: da qui, percorrendo rue de Steinkerque, in pochi minuti si arriva ai piedi della collina di Montmartre.

È in cima a questa altura che si trova la basilica, visibile da ogni punto di Parigi con le sue bianche cupole. Per raggiungerla si può salire la scalinata oppure usare la funicolare (vale lo stesso biglietto dei mezzi pubblici).

Basilica del Sacro Cuore, Parigi

La Basilica del Sacro Cuore fu costruita tra il 1873 e il 1920 per ricordare le vittime della guerra franco-prussiana, come simbolo della rinascita di Parigi. Secondo la leggenda, proprio in questo punto fu martirizzato San Dionigi, primo vescovo della città.

Dalla balconata di fronte alla basilica si gode di una vista a 360° su Parigi, ma chi non è soddisfatto potrà salire sulla cupola del Sacré-Cœur per ammirare un panorama mozzafiato.

Basilica del Sacro Cuore – orari e prezzi
  • Aperta tutti i giorni dalle 6 alle 22.30
  • Ingresso gratuito alla basilica
  • La Cupola è visitabile a pagamento – circa 5€ – dalle 8.30 alle 20.00 (maggio – settembre) e dalle 9.00 alle 17.00 (ottobre-aprile). Non c’è ascensore per salire, ma 300 ripidi gradini
  • Sito web

Sacré-Cœur, Parigi

La Casa Storta di Parigi

Guardando verso destra dalla scalinata del Sacro Cuore, potrai ammirare la famosa “Casa Storta” di Montmartre. Si tratta in realtà di un palazzo drittissimo, che appare inclinato in tante fotografie per via di un’illusione ottica.

Come funziona il trucco? Basta ruotare la foto in post-produzione e usare la linea del prato come orizzonte… voilà, ecco una “Casa Storta” a prova di like.

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Casa storta, Montmartre

Musée de Montmartre

Per chi vuole saperne di più sulla storia del quartiere, la prossima tappa è il Musée de Montmartre, al numero 12 di rue Corot. In quest’edificio vissero in diverse fasi alcuni famosi artisti francesi:

  • nel 1876 Renoir vi dipinse il suo Bal au Moulin de la Galette, il quadro che appare nel film Il favoloso mondo di Amélie
  • Maurice Utrillo e sua madre Suzanne Valadon vissero e lavorarono qui a inizio Novecento nei loro studi al secondo piano
  • Raoul Dufy ebbe il suo atelier a questo indirizzo tra il 1901 e il 1911.

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Musée de Montmartre, Parigi

Oggi il Musée de Montmartre ripercorre la storia artistica e musicale del quartiere. Da non perdere la sala dedicata al can-can, la ricostruzione dell’atelier della Valadon e il delizioso giardino intitolato a Renoir.

Musée de Montmartre – orari e prezzi
  • Aperto ogni giorno dalle 10.00 alle 18.00 (ottobre-marzo) e dalle 10.00 alle 19.00 (aprile-settembre)
  • Il café Renoir è aperto dal mercoledì alla domenica, dalle 12.15 alle 17.00
  • Biglietti interi da 9 a 12,5€, ridotto studenti fino a 25 anni da 7,5 a 9€
  • Sito web

Montmartre

Le vigne di Montmartre

Seguendo il sentiero fino alla fine del giardino del Musée, potrai gettare uno sguardo sulle vigne del Clos Montmartre, tra le poche e le più famose di Parigi. Se invece decidi di non visitare il museo, dirigiti in rue Saint-Vincent per avere una visione della vigna.

Le Lapin Agile e La Maison Rose

A poca distanza dal Musée de Montmartre si trovano due famosi locali del quartiere. Il primo, Le Lapin Agile, è un celebre cabaret frequentato dagli artisti in rue des Saules.

Il secondo edificio è La Maison Rose, un ristorante che deve la sua fama a una litografia di Maurice Utrillo. Le sue pareti pastello con gli infissi verdi e la grande pianta rampicante rendono questa “casa rosa” davvero adorabile.

Dove mangiare a Montmartre? Fa’ un salto alla boulangerie Pain Pain e assaggia i loro fantastici éclairs

La Maison Rose, Montmartre
La Maison Rose, Montmartre

Place du Tertre

Dirigiamoci ora verso il cuore di Montmartre, Place du Tertre, ritrovo per eccellenza dei pittori e dei caricaturisti di Parigi. Con i suoi café all’aperto e gli artisti di strada, è difficile immaginare un luogo più pittoresco. Un po’ turistica, certo, ma come si potrebbe evitare?

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Place du Tertre
Place du Tertre

Le Mur de Je T’Aime

Dopo aver indugiato nelle delizie di Place du Tertre, scendiamo lungo l’altro versante della collina per scoprire nuovi luoghi simbolo di Montmartre.

Il nostro itinerario ci conduce al Mur des Je T’Aime, una monumentale parete di piastrelle blu con la frase “ti amo” in 250 lingue. Autori dell’opera sono gli artisti Frédéric Baron e Claire Kito.

Il Muro dei Ti amo si trova nel giardino Jehan-Rictus, che abbiamo trovato chiuso per il maltempo – è cosa comune nei parchi pubblici di Parigi. Nel peggiore dei casi, non potrai avvicinarti alla parete, ma riuscirai lo stesso a “rubare” uno scatto.

Le Mur des Je T'Aime
Le Mur des Je T'Aime

Il Café des Deux Moulins in rue Lepic

A breve distanza dal Mur des Je T’Aime, rue Lepic è una delle vie più autentiche e pittoresche di Montmartre. Chi ha amato Il favoloso mondo di Amélie non potrà evitare di passare di qui e visitare l’autentico Café des Deux Moulins, dove lavora la protagonista del film.

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I mulini di Montmartre

In passato, la collina di Montmartre era per la sua altezza il luogo ideale dove costruire mulini a vento. Tra il XVI e il XVIII ce n’erano tantissimi, utilizzati per macinare il grano, l’uva o il gesso della vicina cava.

Oltre al famoso Moulin Rouge, resta oggi il Moulin Radet, sopra il ristorante Le Moulin de la Galette, riaperto da poco sul sito del famoso locale dipinto da Renoir. In passato, il café con sala da ballo si estendeva fin sulla cima della collina e comprendeva un altro mulino, ancora visibile.

Dove mangiare a Montmartre

Moulin Rouge

La nostra passeggiata per Montmartre si conclude di fronte a uno dei suoi simboli: il Moulin Rouge.

Il famoso teatro al numero 94 di boulevard de Clichy fu fundato nel 1889 da Joseph Oller e Charles Zidler. Qui vide la luce lo sfrenato ballo del can-can, e ancora oggi si può assistere ai suoi spettacoli.

È qui, tra i quartieri di Montmartre e di Pigalle (o “SoPi”), che i visitatori trovano la vita notturna più animata, tra cocktail bar e ristoranti alla moda. L’antico quartiere a luci rosse attira ancora oggi schiere di nottambuli.

Moulin Rouge


È il momento di riposare i piedi, il nostro itinerario per Montmartre si conclude qui: ma tu non fermarti e scopri nuovi angoli di fronte ai quale incantarti. Domande o curiosità? Lascia un commento.

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3 Commenti

  • Rispondi
    Destinazione Irlanda & Uk
    Maggio 30, 2019 at 12:37 pm

    Questa è la parte che ho preferito di Parigi ed è purtroppo anche la parte che ho visto più in fretta. Sarebbe bello tornare e dedicare molto tempo a questa zona!
    Anche quando andai io, stava piovendo ?

    • Marco Tamborrino
      Agosto 2, 2019 at 10:50 am

      Ecco, allora dobbiamo tornarci tutti quando c’è il sole ?

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