Vallonia, terra di abbazie, castelli, birre e pigre cittadine sulla riva dei fiumi. Questa regione francofona del Belgio custodisce alcuni gioiellini da non perdere. Ti portiamo a scoprirli con il nostro itinerario on the road di 4 giorni.
Vallonia in 4 giorni: il nostro itinerario on the road
Volevamo visitare la Vallonia fin dai nostri primi viaggi in Belgio. Questo paese, infatti, ci fa sempre sentire accolti e rilassati, “di casa” per così dire. La Vallonia è una delle tre regioni del Belgio e ha come lingua ufficiale il francese.
Durante il nostro viaggio abbiamo alloggiato in due strutture:
- una notte al Mah Hotel a Mons, un boutique hotel con buon rapporto qualità-prezzo;
- due notti presso La Merveilleuse by Infiniti Resorts a Dinant, bella struttura all’interno di un antico monastero, che ospita anche la Maison Leffe, museo della celebre birra belga.

Se birre, castelli e atmosfere fiabesche sono il tuo elemento, allora sei nel posto giusto. In questo articolo scoprirai le principali cose da vedere in Vallonia in 4 giorni.
Indice

Giorno 1: dall’Abbazia di Villers-la-Ville a Mons
Dopo aver ritirato la nostra auto a noleggio all’aeroporto di Bruxelles, partiamo subito per la prima tappa della giornata: i magnifici resti del sito monastico cistercense di Villers-la-Ville.
Abbaye di Villers-la-Ville
Appena parcheggiata l’auto sotto una pioggia scrosciante, ci rendiamo conto che le rovine dell’abbazia di Villers-la-Ville sono forse le più imponenti che abbiamo mai visto.
Seguiamo il percorso di visita ammirando gli alti e silenziosi muri dell’abbazia e rimanendo con il naso all’insù davanti alle rovine della basilica. La pioggia e le nuvole basse donano al complesso un’atmosfera suggestiva. Ci soffermiamo sul giardino di piante medicinali e attraversiamo il parco che circonda l’edificio.
Oltre a noi ci sono pochi turisti: qualche coppia che si stringe sotto un unico ombrello mentre esplora i corridoi del chiostro e una scolaresca che consuma il pranzo al sacco tra i resti della navata centrale della basilica.


Fondata nel XII secolo sotto la tutela di San Bernardo, oggi l’abbazia riesce a farti immaginare come doveva essere la vita monastica dell’ordine cistercense. Nella bella stagione vengono organizzate visite guidate a tema, attività per famiglie e spettacoli teatrali all’aperto.
Conclusa la nostra visita facciamo una veloce sosta pranzo al bistrot dell’abbazia, dove dal 2016 vengono servite le birre artigianali che portano il nome del sito monastico. Per quel che ci riguarda, le promuoviamo a pieno titolo!
Abbaye di Villers-la-Ville
- Orari: aperta tutti i giorni, dal 1 novembre al 31 marzo dalle 10.00 alle 17.00; dal 1 aprile al 31 ottobre dalle 10.00 alle 18.00
- Biglietti: intero 9 €; ridotto 7 €, bambini tra i 6 e i 12 anni 6 €
- Sito web


Abbaye d’Aulne e Thuin
Anche se non siamo riusciti a inserire questa tappa a causa del maltempo e delle strette tempistiche, l’abbazia di Aulne – vicino Charleroi – è considerata uno dei siti turistici più importanti della zona.
La fondazione di questo monastero risale al 657 d.C., e dopo essere appartenuto all’ordine benedettino, fu trasferito ai cistercensi nel 1147. Lo stato attuale del sito è la conseguenza di un’incursione dei rivoluzionari francesi, che nel 1794 diedero fuoco all’abbazia.
Si dà per inteso che anche l’abbazia di Aulne produce la propria birra, sempre nel rispetto delle antiche tradizioni e ricette dei monaci.
Nei pressi di Aulne consigliamo di visitare anche la cittadina medievale di Thuin, con le sue strette viuzze e i giardini pensili oggi ricoperti di viti. Qui infatti nasce un vino liquoroso locale prodotto nella distilleria di Biercée.

Brasserie Dubuisson
La giornata è ancora lunga e noi siamo assetati di birra più che mai. Dall’Abbazia di Villers-la-Ville guidiamo quasi fino a Tournai, per raggiungere la celebre Brasserie Dubuisson, aperta dal 1769.
Ci troviamo nel birrificio che produce la birra Bush e la birra Trolls, molto amate anche in Italia. Purtroppo la nostra visita si tiene in francese, ma riusciamo comunque a capire qualcosa e la troviamo estremamente interessante.


Il momento che aspettiamo con trepidazione, però, è la degustazione finale. Assaggiamo tre birre: iniziamo da una Cuvée des Trolls, poi passiamo a una “leggera” Bush Triple da 10° e infine una Bush Caractère ambrata da 12°. Dato il carattere delle birre, consigliamo di smaltire un po’ prima di rimettersi alla guida.
Brasserie Dubuisson
- Orari visita: vengono organizzate visite guidate unicamente in francese il sabato pomeriggio alle 15.00
- Costo: visita + degustazione 12€
- Sito web

Mons
Dopo il check-in al Mah hotel e una doccia rigeneratrice ci rimettiamo alla guida per una manciata di chilometri e raggiungiamo la piccola cittadina di Mons. Lasciamo l’auto poco fuori dal centro e ci incamminiamo verso la Grand Place.
Le palazzine lungo il percorso ci accolgono con un po’ di street art varia e colorata, ma una volta raggiunta la piazza la troviamo per gran parte occupata da una gigantesca ruota panoramica e monopolizzata da locali di fast food.
Proseguiamo verso il Beffroi e scattiamo qualche foto al tramonto alla Collégiale Sainte-Waudru, il più importante edificio cattolico della città. Purtroppo Mons non ci ha conquistati, ma ci piacerebbe senz’altro riscoprirla in estate.


Giorno 2: Da Tournai a Namur
La mattina dopo facciamo il check-out al Mah hotel e ci rimettiamo in marcia facendo una piccola deviazione all’indietro per visitare Tournai.
Tournai
Qui, in quella che viene considerata la Grand Place più bella della Vallonia, troviamo un’altra ruota panoramica ad attenderci. La piazza risulta comunque maestosa ed elegante, nonostante il “piccolo” elemento fuori contesto.
Il suo aspetto attuale è dovuto per la maggior parte alle ricostruzioni seguite ai bombardamenti del 1940. I nobili palazzi seicenteschi risplendono di mille sfumature dorate, mentre il Beffroi più antico del Belgio domina questa Grand Place di forma triangolare.


Attraversiamo la piazza e scorgiamo il tetto della solenne Cattedrale di Notre-Dame, una delle più grandi del Belgio. L’accesso è libero, ma l’interno è ancora in ristrutturazione per i danni causati da un violento tornado… nel 1999.
Un po’ rammaricati e con un certo languorino, ci consoliamo addentando un gustoso hamburger da Comptoir 17, un locale affacciato proprio sulla Grande Place.


Château de Belœil
Dopo pranzo torniamo in strada per dirigerci verso la seconda tappa della giornata: il castello di Belœil. Tutt’ora proprietà del casato dei Ligne, questo splendido maniero è soprannominato “la Versailles del Belgio”.
Dall’esterno il castello ci colpisce per il perfetto stato di conservazione e la grandiosità dell’edificio, ma anche gli interni si rivelano dei veri e propri gioiellini di arredo barocco.
Sin dall’elegante scalinata che porta al primo piano, il visitatore viene catapultato nel passato di questa nobile famiglia belga, legata da stretti rapporti d’amicizia con i reali di Francia, Spagna, Belgio, Austria e Russia.


Le camere e gli ambienti del primo piano sono sfarzosi e principeschi, ma a colpirci è soprattutto la galleria bianca, che conserva dipinti di famiglia e busti di importanti personaggi come l’imperatore d’Austria e la principessa Sissi.
Scendendo al piano terra ci imbattiamo nella nostra stanza preferita di tutto il castello: un’enorme biblioteca che conta oltre ventimila volumi. Durante un terribile incendio che danneggiò il maniero nel 1900, le inservienti salvarono i libri proteggendoli con le loro gonne e poi lanciandoli fuori dalla finestra sulla neve fresca.


Concludiamo il giro con due sale altrettanto meravigliose: il salone degli ambasciatori e la sala da pranzo, che possono essere affittate per banchetti e feste private.
Purtroppo la pioggia non ci lascia tregua, quindi sfoderiamo il nostro ombrello e percorriamo velocemente il sentiero di fronte al castello per scattare qualche foto, lasciando l’esplorazione dei giardini a una visita futura e una stagione più clemente.
Château de Belœil
- Orari: weekend e festivi di aprile, maggio, giugno e settembre 2023, dalle 13.00 alle 18.00; dal 3 luglio al 31 agosto aperto tutti i giorni dalle 13.00 alle 18.00. Chiuso il resto dell’anno.
- Biglietti: intero castello + giardini 12 €, ridotto bambini 6 €
- Sito web


Namur
L’ultima tappa della nostra seconda giornata in Vallonia è Namur, capitale amministrativa della regione e sede del parlamento vallone.
Se da un lato la piazza principale della cittadina ci appare fredda e scostante, con un lato deturpato da un edificio in stile anni ‘70, certamente più affascinante è la Cittadella di Namur.
L’imponente fortezza, infatti, domina l’agglomerato urbano e sorge sulla confluenza dei fiumi Sambre e Mosa. Di origine romana, è stata poi modificata e ampliata nei secoli successivi, fino a diventare una delle più grandi fortezze d’Europa.

Dall’alto scattiamo le ultime foto di Namur prima di ripartire in direzione Dinant, dove ci aspetta il nostro hotel per le ultime due notti, la Merveilleuse by Infiniti Resorts.
Citadelle de Namur
- La Cittadella è raggiungibile in teleferica dal centro di Namur, a piedi oppure in auto.
- Presso il centro visitatori Terra Nova è possibile ripercorrere la storia della città attraverso installazioni interattive, mentre le visite guidate permettono di scoprire i passaggi sotterranei della Cittadella.
- Orari di apertura e prezzi

Giorno 3: Dinant e Abbaye de Maredsous
La giornata a Dinant si apre nel segno di un pallido sole, che illumina le casette colorate sulla riva del fiume Mosa.
Dinant
Scendendo dal nostro hotel verso il centro, ci rendiamo subito conto di quanto Dinant sia “instagrammabile” e graziosa. Il fatto che ci siano pochi turisti in giro ci permette di godercela ancora di più.
Il primo elemento a colpirci sono le grandi sculture a forma di sax sui due lati del Pont Charles de Gaulle. Proprio a Dinant, infatti, nacque Adolphe Sax, l’inventore del sassofono: se oggi la sua città natale gli tributa grandi onori, all’epoca il poveretto morì in miseria.
L’altro elemento che spicca nel profilo di Dinant è il gigantesco campanile a cipolla della Collégiale Notre-Dame. La chiesa fu quasi interamente ricostruita dopo i pesanti bombardamenti subiti durante la prima guerra mondiale.


La Cittadella di Dinant
La distruzione della collegiata non fu l’unica conseguenza del conflitto. Ne scopriamo di più visitando la Cittadella, la grande fortezza militare che domina l’abitato di Dinant. Per raggiungerla usiamo la teleferica, perché i 408 gradini che la collegano al centro ci intimidiscono un po’.
Il percorso di visita è molto interessante e racconta la drammatica sorte che Dinant e i suoi abitanti ebbero nell’agosto 1915. La città si trovò presa tra il fuoco dell’esercito francese e di quello tedesco. Oltre 600 cittadini di Dinant furono accusati dai tedeschi di collaborare con il nemico e uccisi, mentre il paese fu saccheggiato e dato alle fiamme. Insomma, dietro il profilo color pastello di Dinant si nasconde un lato oscuro.

Nella Cittadella si trovano anche ricostruzioni degli ambienti militari della fortezza, nonché la simulazione (piuttosto inquietante) di una trincea.
Dopo questa full immersion nella storia, ci rimettiamo il cuore in pace contemplando il meraviglioso panorama di Dinant dal belvedere della Cittadella. Ammiriamo il campanile della collegiata dall’alto e le casette stese lungo il corso della Mosa: semplicemente un incanto.
Citadelle de Dinant
- Orari: da aprile a settembre tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00; da ottobre all’11 novembre dalle 10.00 alle 17.30; dall’11 novembre a marzo dalle 10.00 alle 16.30
- Biglietti: teleferica + visita della Cittadella 12 €, ridotto bambini (4-12 anni) 10 €
- Sito web


Abbaye de Maredsous
Dopo la nostra passeggiata per Dinant riprendiamo l’auto per raggiungere l’Abbaye de Maredsous, monastero benedettino di Anhée famoso per la produzione di birra e formaggi. L’accoppiata perfetta per un pranzetto belga!
Nei weekend l’abbazia propone visite guidate in francese e olandese in cui è possibile accedere anche al “Piccolo museo della formaggeria”, il sancta sanctorum dove i monaci stagionano i loro formaggi.

Capitandoci di lunedì, non troviamo visite guidate, ma siamo più che felici di consolarci presso la nuovissima Microbrasserie de Maredsous nell’adiacente complesso di Saint-Joseph. Qui ci deliziamo con un gigantesco tagliere di formaggi locali e la degustazione di due birre, una Maredsous Triple e una Maredsous Blonde Extra.
Con la pancia piena rotoliamo fino all’abbazia. L’unica parte visitabile è la chiesa, ma in compenso assistiamo all’uscita da scuola dei giovani studenti del Collège Saint-Benoît, fondato nel 1883.
Abbaye de Maredsous


Château de Vêves
L’ultimo stop fotografico della giornata è Château de Vêves a Celles. Questo fiabesco castello sorge sulla cima di una collinetta rocciosa e incanta i visitatori con le sue cinque torri appuntite, che sembrano uscite da un film della Disney.
Il castello è tuttora abitato dai conti Liedekerke Beaufort ed è completamente ammobiliato. Durante il weekend vengono organizzate visite guidate e attività per bambini, durante le quali la residenza si trasforma nel “castello della Bella Addormentata”.
Non essendo giorno di visita, ci siamo limitati a osservarlo dall’esterno – sotto una pioggia scrosciante – cercando di immaginarci davanti a un grande camino, con una tazza di tè in mano, tra arazzi e argenteria.
Château de Vêves
- Orari: sabato e domenica dalle 10.00 alle 17.00; dal 15 luglio al 31 agosto tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.00 (la visita dura circa 45 minuti)
- Biglietti: adulti 9 €, bambini 6 € (il biglietto per bambini include costumi da cavaliere o principessa)
- Sito web

Giorno 4: Brasserie d’Achouffe e Durbuy
Ultimo giorno in Vallonia… perché non dedicarlo a un’altra visita in birrificio? Dopo il check-out in hotel carichiamo i bagagli in auto e ci mettiamo al volante in direzione di Achouffe.
Il paesaggio che scorre fuori dal finestrino è bellissimo e incontaminato. Siamo circondati dalle verdi foreste delle Ardenne, tra fitte e altissime conifere. Risulta difficile immaginare che proprio tra questi boschi furono combattute alcune tra le battaglie più importanti della prima e della seconda guerra mondiale.

Brasserie d’Achouffe
Dopo circa un’ora di guida raggiungiamo il sonnacchioso villaggio di Achouffe, reso popolare dall’impresa commerciale di due cognati, Pierre Gobron e Christian Bauweraerts.
Qui si trova infatti la Brasserie d’Achouffe, dove vengono prodotte le celebri birre belghe con lo gnomo in etichetta. La visita del birrificio è ben organizzata e disponibile in diverse lingue, tra cui l’inglese. Accompagnati dalla nostra guida scopriamo la storia del birrificio e osserviamo gli operai al lavoro nella sala di cottura.


La visita prosegue con la degustazione di tre birre Chouffe a scelta tra le varie etichette. Oltre a ricevere un gadget da portare a casa con noi, possiamo scrivere e spedire una cartolina a due amici in Italia (recapitata dagli gnomi in tempi record!).
Ci fermiamo anche nel fornitissimo shop per fare incetta di souvenir, leggermente intontiti dalle ottime birre. Dopo la degustazione pranziamo al Mélomalt, un ristorantino che si trova proprio davanti al birrificio e offre una golosa selezione di tapas in chiave belga.
Brasserie d’Achouffe
- Le visite guidate sono disponibili in inglese, francese e olandese e durano circa un’ora e mezza
- Prenota la tua visita guidata


Durbuy
Nel nostro itinerario avevamo incluso anche Durbuy, ma per mancanza di tempo e clima avverso non siamo riusciti a coprire questa tappa.
Durbuy è soprannominata la “città più piccola del mondo”, un villaggio incantato sulla riva del fiume Ourthe, tra stradine medievali e case in pietra chiara. Stop obbligato per chiunque si trovi a passare dalle Ardenne!

Quando andare in Vallonia
Il periodo migliore per visitare la Vallonia è quello estivo, tra giugno a agosto. In estate, infatti, sono aperte tutte le principali attrazioni e si svolgono molti festival a tema birra.
Sconsigliamo invece di visitare questa zona del Belgio fuori stagione, per esempio in primavera. Noi abbiamo scelto il ponte del 25 aprile, ma abbiamo trovato un clima ostinatamente piovoso e un’atmosfera piuttosto desolata e malinconica.

Come spostarsi in Vallonia
Il modo migliore per visitare la Vallonia è noleggiare un’auto. Guidare sulle stradine del Belgio è un vero piacere, tra campi coltivati, mucche al pascolo, immense foreste e villaggi addormentati.
Per questo viaggio ci siamo affidati a Discover Cars, un sito web che permette di confrontare i diversi noleggi auto. Abbiamo ritirato e riconsegnato la nostra vettura all’aeroporto di Bruxelles: molto facile e veloce.

Voli per la Vallonia
L’aeroporto di Bruxelles è il punto di partenza ideale per un viaggio in Vallonia. Noi abbiamo volato con la compagnia di bandiera Brussels Airlines, perché abbiamo trovato ottimi prezzi con tanto di bagaglio a mano incluso.
In generale, trovare voli low cost per Bruxelles è facilissimo: compara i prezzi su Skyscanner.
Assicurazione di viaggio: 10% di sconto per te
Prima di partire per l’estero ti consigliamo di stipulare sempre un’assicurazione di viaggio. Scegliendo un’assicurazione con Heymondo tramite il nostro link, hai diritto a uno sconto del 10% sulle tariffe base del loro sito web.

E con questo si chiude la nostra guida per organizzare un viaggio di 4 giorni in Vallonia. Hai mai considerato questa regione del Belgio tra le tue prossime mete? Parliamone nei commenti!
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