L’Abbazia di Mirasole è un piccolo gioiello appena fuori Milano. L’ho scoperta giusto l’altro giorno, quando cercavo un bene FAI che non fosse troppo lontano da casa mia e che allo stesso tempo non si trovasse nel bel mezzo del caos milanese.
Questa prima foto, una panoramica, vi dà già un’idea dell’ampiezza del cortile interno dell’abbazia, che in principio era una fortezza-fattoria. Sono stato a Mirasole con un mio compagno di università, Gabriele, e dopo la visita abbiamo deciso di passare anche da Chiaravalle, di cui vi parlerò nel prossimo articolo.
Visita all’Abbazia di Mirasole: i frati premostratensi
Due anni fa 12 frati premostratensi avevano stipulato un contratto di comodato di 99 anni con il Policlinico di Milano, ma già mentre vi scrivo è quasi certo che a luglio se ne andranno tutti. Ne sono rimasti 5 dei 12 originari, e in così pochi non riescono ad assolvere tutti gli obblighi e i doveri che l’abbazia richiede loro.
Rende un po’ tristi pensare che un complesso religioso così grande presto non sarà più abitato. In ogni caso un frate sono riuscito ad avvistarlo, e si atteggiava pure a Papa!
La chiesa e il chiostro
La facciata frontale della Chiesa – con turisti annessi – l’avete già vista nella foto precedente. Qui sopra, invece, vi mostro la parte più bella dell’interno, ovvero l’altare. Vedete l’acquasantiera in primo piano?
Sia io che un’altra signora stavamo per farla cadere. Questo succede quando indietreggi per fare la foto come piace a te e non guardi dove metti i piedi. Blogger avvisati…
Il chiostro è semplice e grazioso, ed è stato un piacere percorrerlo camminando piano, in contemplazione. Certo, c’è da fare la lotta con gli altri visitatori, ma con un po’ di pazienza si riescono a scattare ottime foto.

Qui è un po’ meno affollato, ma ho sudato freddo per beccare il momento giusto.
Ho visitato l’Abbazia di Mirasole in occasione delle Giornate FAI di primavera, che quest’anno erano il 19 e il 20 marzo. È lodevole l’iniziativa del Fondo Ambiente Italiano di aprire gratuitamente al pubblico centinaia di beni e siti in tutta Italia, alcuni dei quali restano chiusi quasi tutto l’anno.
L’Abbazia di Mirasole non era tra questi, ma poco importa, è stato comunque molto bello passare la domenica pomeriggio a conoscerne la storia.
Come arrivare all’Abbazia di Mirasole
Raggiungere l’Abbazia di Mirasole con l’auto è piuttosto semplice. Coi mezzi, invece, da quello che ho capito è quasi impossibile. Io arrivavo da Busto Arsizio (sulla Varese-Milano, per intenderci), ho preso la tangeziale ovest e sono uscito a Milanofiori, dove ho recuperato un amico che arrivava con la metro.
Da lì non ci vuole più di un quarto d’ora. Si segue la strada in direzione Rozzano (è quasi tutta dritta) fino ad Opera, il comune dove è situata l’abbazia. A quel punto si trovano i classici cartelli marroni che vi porteranno fino a destinazione.
4 Commenti
Lucrezia & Stefano - In World's Shoes
Marzo 24, 2016 at 11:28 amCome sempre bellissimo l’articolo e stupende le foto!
Noi non abbiamo partecipato a queste giornate – siamo da rimproverare pesantemente – perché abbiamo scelto di partecipare al Food Truck Fest a Trastevere – ancora insulti prego.
Però il prossimo anno non ci perderemo l’apertura primaverile di tutti questi bellissimi siti, c’è l’imbarazzo della scelta! 😀
Un bacio!
Marco Tamborrino
Marzo 24, 2016 at 9:03 pmIo ho partecipato in corner, Chiara invece ha preferito la pigrizia 😀 aspettiamo il vostro articolo sul Food Truck Fest allora! 🙂 Comunque grazie mille per i complimenti 😀
L'OrsaNelCarro
Marzo 24, 2016 at 10:03 pm-un monaco che ti prende ingiro giocando a fare il Papa
-rischiare di far cadere una preziosa acquasantiera
-perdere la virilità per un “grazioso”…
…tutto in un solo giorno è troppo!
E’ perchè non c’era Chiara secondo me! XD
E’ davvero un peccato lasciare all’abbandono questo mirabile complesso religioso. Quale sarà la sua destinazione “dopo”? Sfrattano i monaci per farne cosa?
Ad ogni modo grazie per avermela fatta conoscere, non ne avrei mai avuto l’occasione altrimenti!
Marco Tamborrino
Marzo 25, 2016 at 10:48 amChi lo sa, magari un giorno ci passerai! 🙂