{Sui campi delle Fiandre spuntano i papaveri
tra le croci, fila dopo fila}
La storia di Ypres, incantevole città delle Fiandre, è strettamente legata alla prima guerra mondiale. La durezza di questo conflitto è scritta sulla pietra dei suoi edifici, dei monumenti commemorativi e dei cimiteri militari che punteggiano i dintorni. Oggi ti portiamo con noi alla scoperta di questo luogo di fascino e dolore.
Ypres (Ieper) è oggi una delle città architettonicamente più interessanti delle Fiandre occidentali. Il suo centro storico, con la bella piazza del Grote Markt, presenta le tipiche abitazioni dalle facciate a gradoni, che ci hanno fatto innamorare del Belgio.
Quello che vediamo oggi, tuttavia, è un’accurata ricostruzione dell’aspetto che la città aveva all’inizio della prima guerra mondiale. Le violenze del conflitto, infatti, la distrussero quasi completamente. I lavori di ricostruzione durarono oltre 40 anni e furono finanziati con i fondi del risarcimento tedesco.
Cosa vedere a Ypres in un giorno
Il centro storico di Ypres ha dimensioni molto raccolte ed è visitabile in una passeggiata di un paio d’ore. La città ci ha molto colpito per il suo aspetto pulito ed elegante, e anche perché è stata la nostra prima tappa nelle Fiandre.
Grote Markt, Lakenhalle e Stadhuis
A partire dal XII secolo, Ypres fu uno dei principali centri per la produzione e il commercio dei tessuti. La sua importanza è testimonianza dall’imponenza degli edifici che si affacciano sul Grote Markt, la piazza del mercato grande. L’intera area, centro pulsante della città, è stata ricostruita dopo il 1918 in seguito ai danni riportati.
Il Lakenhalle, il mercato dei tessuti, si trova al centro del Grote Markt ed è simbolo dell’epoca d’oro di Ypres. È sormontato da un campanile (Belfort) alto 70 m. Per darti un’idea della sua imponenza, pensa che nel XIV secolo era il più grande edificio del mondo occidentale! Oggi il Lakenhall ospita il museo In Flanders Fields, di cui ti parlo più avanti nell’articolo.
Sul Grote Markt si affaccia anche lo Stadhuis, il municipio di epoca rinascinamentale, anch’esso quasi interamente ricostruito. Il nostro consiglio? Osservare la bella piazza al variare della luce, seduti su una panchina. Ovviamente con un cono di frites alla mano.
Sint-Maartenskathedraal
La cattedrale di S. Martino, la chiesa principale della città, si trova dietro il Grote Markt. L’ingresso è libero, perciò vale la pena fare una visita veloce. Noi ci siamo soffermati sulle sculture di angeli in fondo alla navata principale. Non per la loro finezza artistica, ma perché ci ricordavano i terribili Angeli Piangenti di Doctor Who. Sì, siamo due nerd.
Menin Gate
Non puoi passare da Ypres senza fermarti al Menin Gate. Questo imponente monumento commemora i soldati del Commonwealth britannico caduti sul Saliente di Ypres durante la prima guerra mondiale.
Sulle sue pareti sono incisi i nomi di 54.395 soldati caduti prima del 15 agosto 1917 e le cui sepolture non sono note. A completamento del monumento, inaugurato nel 1927, ci si accorse che non c’era abbastanza spazio per tutti i nomi. Quelli rimasti fuori, 34.984, sono incisi sul Memoriale dei Caduti nel cimitero di Tyne Cot, di cui parlerò più avanti.
Ogni giorno, dal 1928 a oggi, i cittadini di Ypres onorano il Menin Gate con una commovente cerimonia. Tutte le sere alle ore 20, passando sotto l’arco, i trombettieri suonano The Last Post, tradizionale saluto ai caduti. Per informazioni visita il sito ufficiale.
Noi non abbiamo assistito alla cerimonia, ma passeggiare sotto l’arco e lungo il suo porticato è sufficiente per sentirsi devastati. Da tutti quei nomi, di giovani e giovanissimi, le cui vite sono state spazzate via su uno dei fronti più sanguinosi della guerra.
In Flanders Fields: Ypres e la prima guerra mondiale
A partire dall’ottobre 1914, la regione di Ypres fu teatro di 4 terribili offensive. Il 22 aprile 1915 i tedeschi usarono per la prima volta su questo fronte un gas asfissiante a base di cloro, che dal nome della città fu chiamato iprite.
La quarta e ultima battaglia ebbe inizio il 18 marzo 1918 e si concluse con la liberazione del Belgio, che tuttavia lasciò Ypres completamente distrutta. Basti pensare che le campagne nei dintorni ospitano circa 170 cimiteri militari.
Il medico canadese John McCrae, che combattè su questo fronte, è autore di una delle più famose poesie della prima guerra mondiale: In Flanders Fields. Il componimento fu pubblicato nel 1915 sulla rivista londinese Punch e godette di enorme popolarità anche nella propaganda bellica.
Nella poesia, McCrae descrive i papaveri rossi spuntati sopra le tombe dei soldati, diventati un simbolo di tutti i caduti in guerra. Nel video, Leonard Cohen recita In Flanders Fields.
In Flanders Fields è anche il nome del museo di Ypres dedicato alla prima guerra mondiale, ospitato all’interno del Lakenhalle.
In Flanders Fields Museum
- Dal 16 novembre al 31 marzo: dal martedì alla domenica, 10-17
- Dal 1 aprile al 15 novembre: tutti i giorni dalle 10 alle 18
- La visita richiede circa 2 ore
- Biglietti: adulti 9€; 18-25 anni 5 €; 7-18 anni 4€
- Sito web
Il cimitero di Tyne Cot
Tyne Cot è il più grande cimitero militare nel mondo a ospitare soldati del Commonwealth. Si trova a 11 km da Ypres, poco fuori Passchendaele, dove nel 1917 si combatté una delle principali battaglie su questo fronte.
Le sepolture totali sono 11.956, di cui più di 8000 anonime. Il nome Tyne Cot fu dato a quest’area dai Fucilieri del Northumberland, che vedevano una somiglianza tra i bunker tedeschi e i cottage degli operai di Tyneside, in Inghilterra (Tyne cots).
Passeggiare tra file e file di lapidi bianche, indorate dalla luce del tramonto, e sentire il silenzio della natura tutt’intorno, come un tributo a quel dolore, è un’esperienza che le parole possono scarsamente descrivere.
Luoghi come Ypres e Tyne Cot dovrebbero aprirci la mente, essere un monito a non ripetere gli stessi errori. Eppure…
Siamo giunti in fondo a quest’articolo. Visitare Ypres e dedicare del tempo ai molti cimiteri sparsi nei dintorni è, secondo noi, una tappa irrinunciabile. Se vuoi saperne di più sul Belgio e le Fiandre, leggi anche:
- Belgio: itinerario di 3 giorni nelle Fiandre
- Gent, cosa vedere in un giorno!
- Bruges in un giorno: 8 cose da vedere
Non perdere il video che abbiamo girato nelle Fiandre:
13 commenti
Complimenti per il bellissimo post su una meta che da tempo volevo conoscere e che spero prima o poi di poter visitare e certamente seguendo le vostre indicazioni/informazioni. Beh, a dire il vero, leggendovi, mi sembra comunque di averla già visitata… Infinite grazie e a presto!
Grazie Davide, ci fa davvero molto piacere ☺️ ti auguriamo di visitare presto quest’angolo incantevole delle Fiandre. A presto! ?
Aspettavo questo post, e spero di aver prestooccasione anche io di visitare Ypres e queste zone!
Ti piacerebbero tantissimo Michi, tra l’altro il progetto che stai portando avanti sulla WW1 è stupendo ❤️
Grazie!!! Per ora mi concentro sull’Italia, ma mi piacerebbe espanderlo anche all’Europa..ed ovviamente Ypres sarà una tappa fondamentale!
Bellissimo post ragazzi, lo sapete che con me toccate un nervo scoperto con sacrari militari, cimiteri e luoghi di guerra.
Certo che sono stata nei cimiteri militari! Tra l’altro la zona dove vivo è stata teatro dell’Operazione Avalanche: c’è un cimitero bellissimo e musei dedicati di cui un giorno parlerò sul blog.
Flanders Fields è da brividi!
Grazie per aver condiviso!
Grazie a te Orsa! ? prossimo cimitero dove vorrei andare è quello di Thiepval in Francia, ho un piccolo debole per la storia militare di quella parte di fronte. Aspettiamo il post sulle tue zone, un bacione ?
Si, già stato a Bruxelles, Gent e Bruges. Piaciute molto tutte e tre, mi sarebbe piaciuto vedere anche Anversa!
Apro parentesi.. vorrei tanto avere la vostra continuità nel scrivere sul blog, scrivere bene e cose interessanti e utili… Chiudo parentesi.
Buona domenica 🙂
Grazie mille Pietro ? ci imponiamo di scrivere con regolarità, come se fosse un lavoro. Non retribuito però ? anche a noi sarebbe piaciuto vedere Anversa e in generale più delle Fiandre orientali, dobbiamo tornarci!
Commovente ragazzi, il tutto poi accompagnato da questa splendida poesia e dalle vostre foto dai colori così toccanti.
Inutile dirvi che è una tappa che vorrei assolutamente aggiungere ad un secondo viaggio in terra belga! 🙂
Grazie, ragazzi ❤️ il Belgio ha tanto da offrire, e certamente una volta sola non basta. Cercheremo di farci invitare più spesso dai nostri host ?
A me i monumenti con migliaia di nomi a commemorazione fanno sempre commuovere. Ypres era un luogo di cui non avevo mai sentito parlare, ma se mai tornerò in Belgio sarà sicuramente sulla mia lista. Grazie :*
Il Menin Gate mi ha fatto piangere! La storia della prima guerra mondiale mi ha sempre affascinato molto. Tra le iscrizioni ho addirittura trovato un reggimento di soldati del Lancashire che avevo inserito in una storia che ho scritto. Via libera alla commozione insomma. Grazie, Celeste, e buona giornata! ?