Memori del meraviglioso Museo Egizio di Torino, io e Chiara smaniavamo per visitare questa mostra a Bologna e immergerci per una seconda volta tra le meraviglie dell’antica civiltà egizia. Caso ha voluto che arrivassimo secondi nel contest indetto da Trekking Urbano Bologna, vincendo due biglietti per due mostre bolognesi. La prima, quella di cui parleremo in questo articolo, è Egitto Splendore Millenario. La seconda, che non abbiamo ancora visto, è la mostra dei Brueghel, i pittori fiamminghi.
Siamo subito rimasti incantati dall’eleganza dell’edificio che ospita la mostra egizia. Non eravamo mai stati al Museo Civico Archeologico di Bologna, e questa è stata senza dubbio una buona occasione per andarci. Nei biglietti è compresa l’audioguida, senza la quale, lo ammettiamo, avremmo fatto fatica ad apprendere qualcosa di nuovo, dato che siamo viaggiascrittori un po’ svogliati.
Come per il Museo Egizio di Torino, la mostra Egitto Splendore Millenario ha saputo stupirci attraverso il racconto di una civiltà antichissima e molto lontana da noi, ma non per questo una civiltà barbara e senza regole. La cultura egiziana, infatti, si distingue ai nostri occhi per modernità e innovazione. Le loro tradizioni, le loro regole e le loro usanze ci appaiono incredibilmente avanzate per quell’epoca storica. E non finiremo mai di meravigliarci di fronte a utensili e oggetti della vita di tutti i giorni che ci sono giunti in uno stato di conservazione incredibile: solo osservandoli attentamente dal vivo ci si può rendere conto di quanto bene siano stati fabbricati. Anche perché, in caso contrario, non sarebbero arrivati fino ai giorni nostri.
La visita si snoda seguendo cronologicamente la storia d’Egitto, dai suoi albori fino al periodo della cristianizzazione. L’audioguida sa dispensare piccole perle – anche divertenti – per ognuno dei reperti più importanti presenti lungo il percorso della mostra. I nostri occhi hanno potuto ammirare svariati gioielli d’oro (per la gioia di Chiara) e numerosi Ushabti, statuette che venivano messe nella tomba del defunto e che avevano uno scopo ben preciso: sollevare il caro estinto dagli oneri lavorativi cui altrimenti sarebbe stato sottoposto nell’aldilà; più Ushabti possedevi, più ricco eri (e meno avresti lavorato dopo la tua triste dipartita).

Proseguendo la visita, ci ha colpito molto la coppia di statue di Maya, ministro di Tutankhamon, e di sua moglie Meryt, gentilmente prestate per l’occasione dal Museo Nazionale di Antichità di Leiden. La loro tomba era addirittura più sontuosa di quella del faraone stesso.




Come al solito rimaniamo incantati di fronte alla raffinatezza con cui questa antica civiltà produceva le sue opere e i suoi oggetti di uso quotidiano. L’attenzione per i dettagli è quasi maniacale, spesso di una perfezione rara. Perfino gli oggetti più piccoli e meno in vista sanno raccontare la propria storia.






Inutile dire che ci siamo divertiti un sacco e abbiamo imparato tante nuove cose. Siamo sempre contenti di vedere i musei e le mostre attrezzate con le audioguide, che consideriamo un strumento decisamente utile.
Concludo l’articolo facendovi dono di un’immagine che rimarrà negli annali: i viaggiascrittori con un aspetto faraonico!

Egitto Splendore Millenario (sito internet):
ORARI E LUOGO DELLA MOSTRA
dal 16.10.2015 al 17.07.2016 presso il Museo Civico Archeologico di Bologna, via dell’Archiginnasio 2
PREZZI (audioguida inclusa)
Intero € 13,00
Ridotto € 11,00
4 commenti
BRAVI!!!! Ottimo articolo. Non mancherò di visitarla anch’io….. ma per gli “svogliati” van bene le audioguide….mentre per gli “indolenti” ci sono delle bravissime guide in “carne ed ossa”. Ma i Brueghel non ve li dovete perdere!
Speriamo di riuscire a vederli infatti! Grazie e facci sapere le tue impressioni sulla mostra. Buona giornata!
Ciao! Ma quanto tempo ci vuole per la visita?
Ciao Laura, senza audioguida la visita richiede circa un’ora (più o meno a seconda dell’interesse). Credo che noi, avendo l’audioguida, siamo stati lì circa un’ora e mezza/due 🙂