Caro diario, siamo arrivati a Dublino da quasi una settimana e questa è la prima volta che ti scrivo. Non sono mai stata brava coi diari, ne ho abbandonati tanti, ma con te voglio fare uno sforzo. Tu fallo con me, e accogli queste confidenze con affetto. Ti va?
24 settembre 2017
Caro diario, sei giorni sembrano pochi, ma sono abbastanza da cambiare completamente le cose. Fino a venerdì scorso facevo un lavoro d’ufficio e vivevo con la mia famiglia nella casa dove sono cresciuta.
Oggi sono seduta sul letto della mia stanza in un cottage di legno nella periferia ovest di Dublino. Accanto a me, Marco sta scrivendo un altro articolo per il blog. Per entrambi questa vita è del tutto nuova e ci muoviamo nei giorni come fossero un sogno.
Un bel sogno, un brutto sogno, questo solo gli eventi futuri potranno dirlo. La nostra casetta è calda e accogliente. La nostra host, ribattezzata Signora Weasley, non smette un attimo di parlare e prova ad aiutarci in tutti i modi. Sforna torte, suona e compone al pianoforte, costruisce giardini, angoli di felicità. Nel suo cottage ci muoviamo ancora un po’ impacciati, cuciniamo timidi, ma ci sentiamo accolti.
Caro diario, sembra incredibile, ma Marco ha già trovato lavoro. È assurdo, lo so, fa molto titolo di giornale. “Dopo la laurea, in Italia ero disoccupato. A Dublino ho trovato lavoro in due giorni”. Da metà ottobre inizierà come customer service per una nota compagnia di autonoleggio vicino Dublino.
Vicino, ma non abbastanza. I nostri piani iniziali di cercare casa a sud di Dublino sono sfumati. Per via del suo nuovo lavoro, dovremo concentrare la ricerca a nord, nella cittadina di Swords. Martedì abbiamo passeggiato per le sue vie, fatto conoscenza col suo castello, la chiesa di St. Columba, il centro commerciale. Abbiamo sentito una vibrazione, la sensazione di essere a casa.
Nostalgia di casa nostra? Non acuta, non ancora. Prevale lo stordimento, la percezione che tutto sia strano, assurdo, bizzarro, che questa non sia davvero la nostra vita, tanto è diversa da quella che conducevamo fino a pochi giorni fa.
A Dublino abbiamo ritrovato angoli e modi di fare familiari, ma abbiamo anche fatto nuove scoperte. Abbiamo passeggiato lungo i viali di St. Stephen’s Green, siamo stati quasi aggrediti da uno stormo di gabbiani. Siamo andati a caccia di porticine colorate. Abbiamo cenato con amici venuti dall’Italia, e che ritroveremo la prossima settimana.
Ci siamo lanciati sulla prima full Irish breakfast. Marco ha fatto uno dei suoi pisolini alla National Gallery. Ci siamo fatti un selfie con Oscar Wilde a Merrion Square e bevuto una pinta con Elisa del blog Con la valigia verde.
Non ci sentiamo soli. Anzi, sentiamo che là fuori c’è tutto un turbinio di persone da conoscere e far entrare nelle nostre vite.
Non vedo l’ora di iniziare il mio lavoro a scuola. Venerdì ho visitato uno dei due college dove lavorerò: ho percorso i suoi corridoi a fianco di studentesse affaccendate, con su le divise rosse della scuola. Delle vere Grifondoro. Sono emozionata e felice, perché mi sento accolta, mi sembra di avere uno scopo, e so che tante facce e storie nuove stimoleranno presto la mia immaginazione.
Per il resto, caro diario, va tutto bene. Stanchi, confusi, un po’ spaventati, ma stiamo bene. Ce la stiamo facendo, un passetto alla volta. Non dobbiamo mettere fretta agli eventi. Non dobbiamo lasciarci abbattere dalle prime difficoltà. Questa è la nostra possibilità di vivere un’avventura, di assaporare quel coraggio che vorremmo conquistare. Crescere, a modo nostro. Caro diario, non ho mai voluto crescere, io. Ma stavolta proverò a bluffare.
A presto,
Chiara
20 commenti
Che bel racconto e che meravigliosa avventura! Un consiglio che mi permetto per l’età (mio figlio è più grande di voi): al bando la paura, al minimo le beghe burocratiche, per quanto è possibile, e GODETEVELA!!! E’ il vostro momento, e siamo solo all’inizio!
Grazie Emanuela, proviamo a mettere da parte le paure, per noi è già un grosso traguardo essere qui. Grazie mille, un abbraccio 🙂
Avete avuto coraggio a fare questo passo….è da pochi….non è da tutti!! Andate avanti con lo stessa coraggio che vinha fatto prendere questa decisione!! In bocca al lupo!! Noi siamo qui a sostenervi!!!!
Grazie zia, sentiamo forte questo sostegno, un abbraccio 🙂
Aw <3
Sono più o meno le stesse sensazioni che ho io, anche se sono qua da un mese.
A volte mi sveglio pensando di essere nel letto di casa mia, altre volte immagino cosa potrebbe fare la mia famiglia in quel momento e mi si stringe il cuore.
Ci vediamo presto 🙂
Sarà bello sentir cambiare insieme le sensazioni col passare dei giorni e confrontarsi anche su questo. Un bacione, ci vediamo prestooo 🙂
Ciao Chiara, sai che mi sono un po’ emozionata leggendo questa pagina di diario?
Nella semplicità delle tue parole sei riuscita a trasmettermi tutta l’ansia, la trepidazione, l’emozione e l’eccitazione che si possono provare di fronte a un cambiamento così grande nella vita. Che poi sia “solo” per qualche mese o per sempre, questo lo deciderà il futuro!
Mi hai ricordato un po’ me, quando mi sono trasferita in Spagna per qualche mese, con tutte le incertezze e la voglia di scoperta che porta con sé un cambiamento del genere.
Mi è sembrato di essere un po’ con voi, a passeggiare nella bella Dublino con i suoi colori autunnali.
E vi invidio un po’: quella sensazione di “vuoto” allo stomaco che si sente di fronte a un salto nel buio, di fronte all’inizio di una nuova vita, è davvero impagabile.
Continuate a farci sognare!
Un abbraccio,
Diletta
Grazie di cuore, Diletta! Non è la prima volta che mi trasferisco in una nuova città, ma prima il pensiero di poter tornare a casa quando lo volevo, di essere comunque a poche centinaia di km dalla mia famiglia rendeva la percezione molto diversa. Qui è tutto così nuovo, bisogna abituarsi a paesaggi, orari, mentalità, e allo stesso tempo io sono ancora la me vecchia, e sento di cambiare. Sono sensazioni da assaporare pian piano.
Grazie per il tuo supporto e affetto, un forte abbraccio 🙂
Grandi!! 🙂 sono felicissimo per voi!
Un abbraccio!
Grazie di cuore, Francesco! A presto 🙂
Chiara, mi hai fatto emozionare! Sono davvero felice di leggere che Marco ha già trovato lavoro e che poco alla volta vi state abituando a questa vita così nuova e diversa. Sono orgogliosa di voi, come se fossi la vostra “sorella maggiore” (non dico zia perché mi sentirei vecchissima 😉
Un bacione, ragazzi!
Ci manca una sorella maggiore, ti adottiamo! Grazie di cuore, Silvia, ti aspettiamo in visita qui a Dublin city. Un bacione 🙂
Ma che carini, grazie 😉 Spero di tornare presto a Dublino!
Che bello questo articolo, Chiara.
Mi sono ritrovata nelle tue parole, proprio come quando esploravo le vie di Barcellona a me fino a quel momento sconosciute. Poi tutto piano piano è diventato naturale, familiare, rilassante.
Una sensazione bellissima, una lenta trasformazione.
Vi faccio un grande in bocca al lupo! Siete forti!
Un abbraccio
Carlotta
Grazie di cuore, Carlotta! 🙂 Giorno dopo giorno sentiamo le emozioni cambiare e anche noi cambiamo, come dici tu. Rilassati per adesso direi per niente, ma arriverà. Un forte abbraccio 🙂
È un bellissimo articolo, mi hai fatto ricordare le belle sensazioni provate a Dublino lo scorso marzo, a innamorarmi di porte e finestre colorate, e le casette irlandesi a schiera.
E poi appunto l’accoglienza della gente, un sacco disponibile e ospitale.
Mi fa davvero piacere che vi stiate sistemando e abbiate già trovato lavoro, un passetto alla volta dai, chi ben comincia…
In bocca al lupo ?
Dai, speriamo di arrivare presto a metà dell’opera! 😀 Qua la gentilezza delle persone è davvero impareggiabile e Dublino è davvero piena di scorci incantevoli. Grazie, Pietro, un abbraccio 🙂
Il primo passo è fatto, bravi ragazzi, vi ammiro sinceramente e leggerò con piacere le prossime pagine del diario irlandese! In bocca al lupo 🙂
Sono contenta per Marco, grande! Non sono mai stata a Swords, ma il nome non mi è nuovo. In ogni caso adoro Dublino e anche quella sarà sicuramente una cittadina carinissima, me lo sento. Vi siete affidati ad Airbnb per il cottage?
Ciao ragazzi! Sono d’accordo con Diletta, si sente tutta la vostra eccitazione ed ansia al tempo stesso mista alla paura dell’ignoto…e Marco e il suo pisolino alla galleria mi ha fatto morire ?adesso mi leggo il resto delle settimane, perché non voglio perdermi nulla del vostro viaggio , con la partenza di venirvi a trovare un giorno ❤