Caro diario, ci siamo. Metto le ultime cose nella valigia, mi dispero per quelle rimaste indietro, mi vengono mille ansie. Tra qualche ora sarò in volo verso l’Italia, mi lascerò alle spalle l’Irlanda e la sua magnifica estate. Per sempre? No, non mi piacciono gli addii.
28 giugno 2018
Caro diario, ho rimandato a lungo. Questa pagina per me è un po’ dolorosa e difficile da scrivere. Dovrei sentirmi felice, perché questa è la decisione che Marco ed io abbiamo preso, una decisione che spalanca le porte sul futuro di una vita insieme in Italia. Eppure, non posso fare a meno di lasciarmi prendere dalla malinconia.
Perché abbiamo deciso di tornare a casa? Sapevamo fin dall’inizio che questa sarebbe stata un’esperienza a scadenza. Siamo partiti con l’idea di vivere in Irlanda per 9 o 10 mesi: «Poi si vedrà», rispondevamo a chi ce lo chiedeva. In questi mesi, quella frase non si è mai trasformata in «Restiamo».
Abbiamo amato stare qui nel modo più romantico che si possa immaginare. Quel modo che ti fa commuovere davanti alle nuvole che corrono in cielo, al sole che brilla sulle scogliere di Moher, agli alberi che fioriscono nelle strade di Dublino.
Eppure, per tutta la durata di questo amore abbiamo avvertito una mancanza ancora più intima. C’era dentro di noi la nostalgia di un amore precedente: quello per l’Italia, le nostre famiglie, i nostri amici. Quel contesto che, oltre all’amore che abbiamo l’uno per l’altra e per le nostre passioni, rende l’esperienza di vita più piena.
Per molti, il nostro ritorno a casa è una follia, un’impresa destinata all’insuccesso. Specialmente per Marco, che lascia un contratto a tempo indeterminato per lanciarsi senza paracadute nel vuoto della disoccupazione italiana. Dicono che ce ne pentiremo, che presto torneremo indietro.
Potrebbe essere così e anche noi ce lo diciamo: se va male, siamo disposti a ripartire. Ma con più dolore, più rabbia di prima, perché ancora una volta il nostro paese ci avrebbe delusi. Non credo che il nostro ritorno a casa sia un insuccesso. È una scelta fatta col cuore, che può essere buona o cattiva. Quanti ci consigliano o ci giudicano non possono sostituirsi al nostro sentire.
Ricominceremo insieme, come abbiamo fatto al nostro arrivo in Irlanda. Ce la metteremo tutta. In autunno, ci piacerebbe trasferirci a Milano e ripartire da lì. Non so se ce la faremo a breve, ma almeno partiamo con un obiettivo da raggiungere.
Intanto, quest’ultimo mese in Irlanda è stato speciale. Siamo appena tornati da un viaggio on the road con la mia famiglia, che ci è venuta a trovare dall’Italia. Abbiamo attraversato l’Irlanda del Nord, il Donegal e siamo tornati nell’ovest. Se dovessi dirti qual è il posto più bello che abbiamo visitato, non riuscirei a risponderti. Il ponte sospeso di Carrick-a-Rede, Giant’s Causeway, le scogliere di Slieve League avvolte nella foschia, le spiagge caraibiche di Achill Island, la piccola ma perfetta Inisheer…
Abbiamo concluso il nostro viaggio davanti alle scogliere di Moher, mai così belle sotto un sole caldissimo. La bellezza di questo paese è tale che mi fa dire, «Questo non è un addio». È una bellezza che crea dipendenza, che vuoi vedere e rivedere ancora.
Sì, questi mesi in Irlanda sono stati uno dei periodi più belli della mia vita. Avere la possibilità di vivere con la persona che amo può sembrare poca cosa, ma dopo tanti anni di lontananza non è così. Non tornerei indietro dalla convivenza. Ci aspetta un’interruzione temporanea, il ritorno alle nostre rispettive case, ma non sarà per molto.
Abbiamo superato sfide che non pensavo saremmo stati in grado di affrontare. Ci siamo fortificati come persone e come coppia. Per la prima volta ci siamo mantenuti da soli. Abbiamo viaggiato moltissimo. Di tutto questo non posso che essere grata all’Irlanda e alle grandi opportunità che offre a chi la sceglie. Qui non mi sono mai sentita una straniera in isolamento, ma semmai un oggetto di curiosità, accolta da tutti e benvoluta. Questo paese ha un cuore generoso. Il nostro lo sarà altrettanto?
Per adesso, cerco di concentrarmi sui prossimi giorni. Stasera atterrerò a Bologna, vedrò degli amici. Domani farò un esame di pedagogia. E poi? Ho un romanzo da scrivere, mille articoli da recuperare, valigie da riempire di nuovo per le nostre vacanze in Portogallo. Poi l’anniversario di fidanzamento, il compleanno del blog… insomma, non ci si annoia.
Marco tornerà a casa domenica mattina. Non vede l’ora di riabbracciare il suo “peloso”, come chiama il suo cane Anakin. Teme il caldo tropicale, sogna gite sulle Alpi. Anche per lui ci saranno il Portogallo, l’anniversario, poi qualche giorno da me in Umbria. Intanto legge annunci di lavoro e manda qualche CV, incrociamo le dita.
Caro diario irlandese, questa è la tua ultima pagina. Almeno per il momento. Ti chiudo con tristezza, ma anche con speranza, spero di riaprirti a breve in un altro paese, su nuove sfide e avventure. Custodisci i nostri ricordi, avvolgili nella dolcezza del tempo come petali lasciati tra le pagine di un libro, perché possiamo ritrovarli sfogliandoti e commuoverci un po’. No, questo non è un addio.
Chiara
13 commenti
Anche io sono tornata in Italia dopo aver vissuto 6+3 mesi in Irlanda. E mi manca da morire. Mentre ero lì, ogni tanto, ho pensato di rimanerci e, adesso che sono qui, penso sempre che voglio tornarci. La verità è che sono a casa qui, ma ero a casa anche lì e ovunque io sia sento la mancanza dell’altra mia Casa. Perché l’Irlanda per me è Casa e Felicità
Ciao Flavia! Le tue parole rispecchiano i miei pensieri, ora che sono tornata non riesco a non pensare all’altra mia casa, al quartiere e non credo potrà passare molto tempo prima che io riveda quei luoghi con cui sentivo una connessione così intima 🙂
Buon rientro ragazzi, sono sicura che le cose per voi andranno alla grande anche in Italia!
Un abbraccio
Ciao Diletta, grazie, ci speriamo tanto. Un abbraccio!
Avete la vita in tasca ed un pezzetto di Irlanda per sempre piantato nel cuore. Buon cammino 🙂
Grazie Roberta, ce lo terremo stretto. Un abbraccio 🙂
Avete fatto una scelta guidata dal cuore . Non ascoltate i giudizi negativi delle altre persone . Con tanta determinazione e costanza troverete lavoro anche in Italia . Alla fine l’Italia non avrà tanto lavoro ma rimane il paese più bello del Mondo. E di questo sono convinta. Ho viaggiato nei 5 continenti anche per periodi lunghi e ora vivo a Londra. La bellezza italiana così completa di natura , arte, paesaggi , clima , cucina, ragazzi nel mondo non ce l’ha nessuno. Buon rientro in Italia e in bocca al lupo ?
Ciao Giulia, anche noi siamo convinti di questo. Siamo innamorati dell’Italia nonostante tutte le difficoltà per noi giovani, speriamo a nostra volta di eliminare i pregiudizi. In bocca al lupo anche per i tuoi progetti e la vita a Londra 🙂
State vivendo un esperienza simile alla mia e leggere questa pagina di diario è stato emozionante, credo che quando si segue il cuore non si sbaglia mai! Quindi in bocca al lupo!!!
Grazie Gianluca, in bocca al lupo anche a te per i tuoi progetti! 🙂
é stato davvero ‘un sogno’ seguire le vostre avventure e i vostri racconti irlandesi… un grande in bocca al lupo!
Ciao Chiara,
il tuo modo di raccontare “le cose” è coinvolgente, il vostro blog mi piace e trovo ottimi spunti.
Vi auguro di realizzare i vs sogni e mi auguro che mia figlia “da grande”, abbia la vostra stessa forza, curiosità e passione nell’affrontare la vita e anche le sue problematiche.
Incrocio le dita per voi!!!!!
un grande in bocca al lupo per il vostro rientro. La vita dell’expat non è semplice… noi siamo a Praga e mio marito guarda sempre con una lacrimuccia l’Italia, ma con una famiglia sulle spalle è complicato decidere di tornare indietro senza avere sicurezze.
mi dispiace anche di non potervi incontrare in Irlanda tra qualche settimana… saremo li per un piccolo tour settimanale :-p