{Il pittore lavora come il poeta:
prima viene la parola, poi il pensiero}
Dall’11 aprile Palazzo Albergati a Bologna apre le porte alla mostra Miró! Sogno e colore. Un’immersione nell’universo colorato dell’artista catalano Joan Miró, uno dei maggiori esponenti del Surrealismo. Ecco le mie impressioni direttamente dall’anteprima.
Miró! Sogno e colore a Palazzo Albergati
Le 130 opere esposte a Bologna provengono dalla collezione della Fondazione Pilar i Joan Miró di Maiorca, dove l’artista visse dal 1956 fino alla sua morte.
Con quest’isola Miró intreccia un legame potente e speciale. I colori, le tradizioni e i colori di Maiorca penetrano la sua arte e hanno una profonda influenza sulla sua personalità. Nella residenza di Cala Mayor, nei pressi di Palma, Miró produce la sua arte più trasgressiva e selvaggia.
L’arte di Mirò raccoglie molteplici influenze. Il Surrealismo, con cui fu a stretto contatto a Parigi. L’arte primitiva, rupestre e precolombiana, come la fascinazione per i Mohai dell’isola di Pasqua. La pittura astratta americana degli anni ’40 e ’50, da cui prende in prestito le tecniche per la stesura del colore. La calligrafia giapponese, di cui lo affascina la ritualità del gesto.
La mostra di Palazzo Albergati si sviluppa su due piani. Il percorso espositivo si snoda tra tele e olii di grandi dimensioni, sculture e stampe. Ma è sugli olii che lo sguardo si ferma, risucchiato e spiato nel profondo dalla purezza del colore, dal legame istintivo, emotivo, tra l’occhio e la forma.
Suggestiva la ricostruzione dello studio maiorchino di Miró, progettato dall’architetto Josep Lluís Sert. «Il mio studio è come un orto. Io sono il giardiniere», dichiarò l’artista a proposito di questo spazio pieno di vitalità creativa.
Al termine del percorso espositivo al visitatore si offre un’inedita esperienza immersiva. Si entra in una stanza in penombra e ci si stende su un largo divano, mentre sul soffitto vengono proiettati particolari delle tele di Miró. La visione è accompagnata da musica, che permette all’osservatore di stabilire una connessione molto intima con le opere dell’artista.
Come ha detto Caterina, la mia accompagnatrice, quella di Miró è una mostra che fa venir voglia di creare. L’esperienza non si ferma alla visione, ma stimola a fare propria la forza del colore e del gesto. Per sentire la stessa energia scorrere nelle proprie vene e diventare artefici di bellezza.
Miró! Sogno e colore
Dal’11 aprile al 17 settembre 2017
Palazzo Albergati, via Saragozza 28, Bologna
- Tutti i giorni dalle 10 alle 20
- Biglietti: intero 14 € (audioguida inclusa); ridotto 12 € (audioguida inclusa), ridotto universitari ogni lunedì esclusi festivi 9 € (audioguida inclusa)
- Altre riduzioni e visite guidate