Sei pronto a immergerti con noi nei boschi umbri? È autunno pieno, ma gli alberi sono ancora coperti di foglie, nei prati spuntano grassi funghi e le pozzanghere riflettono un cielo sgombro da nubi. Oggi ti porteremo con noi in una suggestiva passeggiata nel Parco Fluviale del Tevere, da Titignano alla Roccaccia. Scoprirai che anche l’Umbria nasconde un suo piccolo grand canyon. In marcia!
Punto di partenza: il castello di Titignano
Il castello di Titignano ha origini antichissime. La sua fondazione risale a prima dell’anno 1000, da parte di Farolfo Montemarte. I conti Montemarte, di origine francese, erano discesi in Italia al seguito del re di Francia Ludovico II.
Il castello di Titignano fu a lungo conteso tra i guelfi di Orvieto e i ghibellini di Todi. Nei secoli la costruzione divenne un palazzo a tutti gli effetti, circondato dal borgo omonimo. A partire dal 1830 appartiene ai conti Corsini di Firenze, gli attuali proprietari.
Oggi il castello e il borgo fanno parte di un agriturismo che si estende anche su fattorie e terreni circostanti. Il castello di Titignano comprende camere ricavate nelle antiche case del borgo, un ristorante dalla cucina umbro-toscana e una piscina con splendida vista sulle campagne e il lago di Corbara.
Che cos’è il Lago di Corbara e perché non ne ho mai sentito parlare?, si chiederanno i nostri 20 lettori. Si tratta di un lago artificiale formato da uno sbarramento del fiume Tevere nella zona di Orvieto. Fa parte del Parco Fluviale del Tevere, area naturale protetta dell’Umbria.
Marco ed io abbiamo scoperto la zona di Titignano in una ventosa giornata di fine ottobre. Pochi giorni prima del terremoto che ha deturpato il volto di Umbria, Marche e zone limitrofe. Parlare di queste zone oggi ha per me un significato ancora maggiore: mi fa sperare di poter portare un piccolo contributo alla ripresa turistica della mia regione.
Vogliamo ringraziare i nostri accompagnatori d’eccezione, mia sorella Marta e il suo ragazzo Riccardo, grandi conoscitori dei percorsi di trekking e canyoning di queste zone.
Verso la Roccaccia. Persi nei boschi
Da Titignano ha origine un sentiero che, attraverso i vigneti e la macchia boschiva, conduce a un punto incredibilmente panoramico sul Lago di Corbara. È un percorso di circa 4 km, piuttosto agevole, fino al promontorio della Roccaccia, un complesso fortificato ormai in stato di abbandono. La strada si percorre in 40-50 minuti, o molti di più, se Marco si ferma a scattare ogni 2 secondi! Là un fungo. Lì una pozzanghera. Gli alberi di corbezzolo. E via dicendo.
Arrivati alla Roccaccia, lo spettacolo che si offre alla vista è mozzafiato. Non avevo idea di cosa ci aspettasse al termine della passeggiata e sono rimasta estasiata. Non credevo che in Umbria esistesse un panorama simile.
Sono le Gole del Forello, in cui il Tevere si incanala prima di confluire nel Lago di Corbara. Mi ha fatto pensare a un piccolo canyon che solo pochi conoscono, e che molti dovrebbero scoprire. Le pareti della gola sono coperte di vegetazione, nell’ultimo tratto addirittura un bosco di conifere. Si organizzano visite speleologiche alle numerose grotte della zona ed esperienze di canyoning.
Ci sediamo in cima al promontorio, la luce cala lentamente e la superficie del lago si indora. Manca solo un cesto da picnic. Dopo una mezz’ora di riposo ci incamminiamo sulla strada del ritorno: è l’ora dorata, quella che Marco preferisce.
Il vento si è alzato ora forte e ci stringiamo nelle giacche. Sulla strada del ritorno da Titignano, i fari della nostra auto illuminano gli occhi sgranati di due cervi, che corrono via. Se amo tanto l’Umbria ci sarà un motivo, voi dite di no?
12 commenti
No vabbè, ma che cos’è questo posto? Io non ne avevo mai sentito parlare e non posso crederci di non esserci ancora stata!
Grazie ragazzi, sul serio.
Questa sarà una delle prossime gite fuori porta che voglio ASSOLUTAMENTE fare!
La mia macchina fotografica scalpita! <3
Fino a pochi giorni fa nemmeno io avevo idea che esistesse. Me l’ha fatto scoprire mia sorella che va sempre a passeggiare in queste zone. Se ripassate dall’Umbria fateci una deviazione, si trova tra Todi e Orvieto. Buon weekend, carissimi <3
O_O
Non conoscevo questi luoghi.
Non me lo perdonerò mmmai e poi mmmai!
Fantastiche le foto! Buon fine settimana ragazzi!
Grazie Orsa, effettivamente non è proprio un luogo molto noto 😀 diciamo che l’abbiamo un po’ esplorato come le sorgenti del Nilo, ecco. Buon fine settimana anche a te, besos 🙂
Mi ha colpita la foto che avete pubblicato su Ig e sono corsa a leggere il post: paesaggi stupendi di cui ignoravo l’esistenza. Buon weekend! 🙂
Ciao Elisa, sono molto contenta che tu l’abbia letto. Ci piace far conoscere luoghi piccoli piccoli che però riescono a dare tanto. Il weekend è passato, perciò ti auguro un buon inizio di settimana! 🙂
Che posto bellissimo, neanche io lo conoscevo! Me lo segno, in fondo non é molto distante da Roma! Complimenti anche per le foto ragazzi, hanno una luce magica!
Ciao Valentina! Raramente Marco ha avuto l’occasione di fotografare in queste condizioni di luce, è stato davvero stupendo. E’ un’escursione che secondo noi vale la pena fare quando si transita per l’Umbria, perché non è particolarmente fuori mano e non porta via molto tempo. Ti ringrazio e ti auguro buon inizio di settimana! 🙂
Bellissimo posto! Non abbiamo trovato Marco però
Come mai lo cercavate? 😀
Stupendo! Il sentiero da Titignano è segnalato o è difficile da trovare?
Ciao Federica, purtroppo ci siamo stati parecchi anni fa e non lo ricordiamo 🙁