In questi primi giorni d’estate, così afosi e frenetici, ci sono piovute addosso ben 10 nomination per il Liebster Award!
Che cos’è il Liebster Award
Il Liebster Award è nato in Germania nel 2011. Si tratta di un riconoscimento che i blogger conferiscono ad altri blogger con meno di 200 followers in segno di stima per il loro lavoro.
Siamo sorpresi da tanto affetto e apprezzamento e ringraziamo tutti i blogger molto in gamba che ci hanno nominato: Trip and Notes, In World’s Shoes, Blueberry Stories, Il tuo posto nel mondo, Orsa Nel Carro, The Food Traveler, La Doppia G, Where Are Ale&Vale?, Bagaglio a Mano Rulez, Crescere Viaggiando. Sarebbe stato impossibile rispondere a tutte le domande che ci sono state poste, perciò abbiamo scelto una combinazione di domande da diversi blogger.
Ecco le nostre risposte:
Se avessi disponibilità in termini di tempo e soldi, quale sarebbe il viaggio che ti piacerebbe realizzare? (Trip and Notes) / Se ti dicessero che puoi fare solo un viaggio in tutta la tua vita, quale sceglieresti di fare? (In World’s Shoes) / Hai la possibilità di fare gratuitamente il viaggio della tua vita, dove andresti? (Il tuo posto nel mondo)
L’Islanda. Un viaggio e una terra che riempiono il nostro immaginario e desideriamo da tempo. Se avessimo sufficiente disponibilità economica, sarebbe la nostra prima scelta.
Se potessi viaggiare nel tempo, in quale epoca ed in quale paese andresti? (Orsa Nel Carro) / Se potessi tornare indietro nel tempo, quale epoca ti piacerebbe scoprire? (Il tuo posto nel mondo)
Chiara: L’Inghilterra tra fine Settecento e inizio Ottocento, per prendere un tè con Jane Austen e farmi corteggiare tra una danza e l’altra.
Marco: La Russia della Rivoluzione d’Ottobre, quando il mondo è cambiato. È un momento storico che mi ha sempre affascinato… quanto vorrei aver assistito alla presa del Palazzo d’Inverno!
Quale luogo visto in un film ti piacerebbe visitare? (Crescere viaggiando)
La Nuova Zelanda che ha offerto tanti paesaggi mozzafiato al Signore degli Anelli!
Ti perdi nella savana, il compagno di viaggio che più vorresti al tuo fianco in quel momento: Lara Croft, Indiana Jones o Piero Angela? (Orsa Nel Carro)
Chiara: fin da piccola, Indiana Jones è stato la mia guida spirituale. Non a caso, volevo fare l’archeologa avventurosa. Anche a Lara Croft sono affezionata, ma mi spaventa un po’ con quel grilletto facile.
Marco: Io di Piero Angela non me ne faccio nulla! Lo adoro, ma ormai ha già un piede nella fossa. Voglio Alberto.
Qual è il tuo rapporto con i social media in viaggio? (Trip and Notes)
Non ci piace che i social media diventino troppo invandenti quando viaggiamo. Se siamo via, ci limitiamo a postare un paio di foto della giornata su Facebook. Recentemente abbiamo iniziato a usare Snapchat, ma con parsimonia. Instagram non lo usiamo mai in presa diretta, ma sempre a posteriori.
Perché hai aperto un blog? (Blueberry Stories) / Come mai hai deciso di aprire un blog? (Bagaglio a Mano Rulez) Come hai scelto il nome del tuo blog? (The Food Traveler) Dove vedi il tuo blog tra cinque anni? (The Food Traveler)
Fine giugno 2015. Io (Chiara) stavo per partire per le Canarie, ad agosto saremmo andati in Irlanda. Due grandi viaggi, per noi, di cui ci sarebbe dispiaciuto smarrire il ricordo. L’idea di aprire un blog di viaggi è nata durante una passeggiata, è stata una palla lanciata a Marco con ignoranza e innocenza.
Il blog ci ha permesso di essere vicini anche quando siamo lontani, lavorando a un obiettivo comune: viaggiare il più possibile e scriverne. Il nome del blog è nato dalla nostra comune passione per la scrittura: dai un viaggio a 2 aspiranti scrittori e li trasformi in viaggiascrittori!
Ci piacerebbe che il nostro blog esistesse ancora fra 5 anni e per tanti anni a venire. Ci piace immaginare che possa diventare un lavoro a tempo pieno, che ci porti da una spiaggia all’altra del mondo. Tutti i giorni.
Cosa ti spaventa di più di un viaggio? (Crescere viaggiando)
Gli imprevisti: perdere una coincidenza, smarrire una prenotazione… Sono cose che capitano molto di frequente (anche se noi siamo abbastanza graziati) e ci riempiono di indicibile orrore.
Se potessi scegliere, vorresti vivere in una enorme metropoli o in una cittadina? Perché? (Blueberry Stories)
Chiara: Lontano dalla civiltà! Voglio andare a vivere in campagnaaaaaa
Marco: Credo di non aver ancora deciso cosa preferisco. Quasi sempre anelo alla pace e al silenzio, cose che solo la campagna potrebbe darmi. D’altro canto ogni tanto sento il bisogno della frenesia e delle attrattive che una grande città sa offrire.
Come scegli i ristoranti in viaggio? Cibo italiano all’estero: sì o no? (The Food Traveler)
Per la scelta, ci affidiamo quasi sempre al bravo Tripadvisor, ma anche a consigli di altri blogger o conoscenti. Cibo italiano ni, qualche volta capita (specie nei viaggi di famiglia), ma molto spesso è un errore da scontare con la pasta scotta.
Quali sono le caratteristiche che deve avere un albergo/bed&breakfast? (The Food Traveler)
Pulizia e una buona colazione (per Marco una macchina spremiagrumi).
Se dovessi scegliere tre canzoni che per te rappresentano “il viaggio” quale sceglieresti? (In World’s Shoes)
Marco: Starman di David Bowie (una delle mie preferite in assoluto)
Chiara: Una qualsiasi dei Muse (mi ricorda di quando li ascoltai per la prima volta, durante un viaggio in bus verso la Sicilia); Eleanor Rigby dei Beatles (non c’azzecca nulla col viaggio, ma la ascoltavo sempre in auto nelle mie trasferte a Urbino).
Viaggiare con gli amici: quanto spesso ci riesci, e quando ci riesci, dopo quanti giorni/ore/minuti ti penti e pensi “meglio soli che male accompagnati”? (Where are Ale&Vale?) / Con chi non vorresti mai fare un viaggio e perché? (La Doppia G) / Come si svolge una tua giornata tipo in viaggio? Preferisci alzarti presto e visitare o fare serata? (Bagaglio a mano Rulez)
I viaggi con gli amici sono rischiosi. Spesso si parte con un’idea comune, ma una volta arrivati sul posto gli obiettivi divergono, e allora spuntano i musi lunghi. Per esempio, noi non siamo tipi da vita notturna: preferiamo una lunga cena davanti a una bottiglia di vino che una serata in discoteca (
la morte), e quando si viaggia con amici questo rischio c’è. Per questo preferiamo fare da soli i viaggi a cui teniamo.
Nave rompighiaccio in Norvegia o camminata nella Foresta Amazzonica? (La Doppia G)
Senz’altro Norvegia! Marco, da bravo studente di norvegese, si sta preparando a rompere il ghiaccio. Dell’Amazzonia ci terrorizzano serpenti, insetti, animali, caldo, tutto.
Se avessi due settimane di tempo e dovessi organizzare un viaggio in Nord America, dove andresti? (Where are Ale&Vale?)
Canada, Lago Moraine! Il lago più abusato dagli igers americani (e non), ma un posto che ci ricorda intensamente il Trentino e i suoi magnifici specchi blu.
Il blog è il tuo lavoro o ti occupi di altro nella vita? (Bagaglio a Mano Rulez)
In questo momento ci occupiamo di altro. Marco studia all’Università, mentre io ho appena iniziato un tirocinio nella redazione di un magazine online. Entrambi vorremmo che la nostra vita futura contenesse scrittura e viaggio e ci piacerebbe molto trasformare queste passioni in un full-time job.
Se potessi tornare indietro, quale viaggio affronteresti in modo diverso? (Il tuo posto nel mondo)
Probabilmente tutti. Da bambini entrambi eravamo viaggiatori un po’ distratti, trascinati dalle rispettive famiglie. Non sapevamo trarre il meglio dalle esperienze che facevamo. Da quando abbiamo aperto il blog, invece, sentiamo di apprezzare di più ogni momento passato fuori casa. I nostri occhi si sono aperti per raccontare e ci guardiamo indietro con nostalgia.
Ci sarebbe piaciuto rispondere a tutte le domande, ma vi avremmo tediato a non finire. Perciò prenderemo spunto da tutti i bei quesiti che ci sono arrivati per futuri articoli. Ora è il nostro turno di chiedere:
- Cosa è cambiato nel tuo modo di viaggiare quando hai aperto un blog?
- Cosa pensi dei blogtour e dei viaggi sponsorizzati?
- Cosa pensi sinceramente dei blogtour e dei viaggi sponsorizzati?
- Che apparecchio usi per scattare le foto quando viaggi?
- Qual è il primo paese straniero che hai visitato?
- Zaino in spalla e maglie stropicciate o trolley pieno di vestiti a fiori?
- Vuoi prenderti qualche giorno di relax. Meglio il mare o la montagna?
- Ti piace leggere quando sei in viaggio/vacanza?
- Quanto l’opinione di altri blogger influenza le tue prossime mete?
- Qual è il compagno di viaggio che non vorresti mai avere accanto?
Moltissimi blogger hanno già risposto alla nomination per il Liebster Award. Molti di questi, compresi quelli che ci hanno nominato, sarebbero state le nostre scelte. Per cui invitiamo chiunque legga questo articolo a rispondere alle nostre domande, se ne ha voglia.
19 commenti
Ahahah splendida l’accoppiata domanda 2 e 3!
Però noi vorremo rispondere ad un’altra domanda ovvero con quale viaggiatore non riusciremmo mai a viaggiare e per quanto ci riguarda è quello che non esprime emozioni, che si lamenta per tutto perché vorrebbe riposarsi di più, fare tardi la sera in qualche locale (cosa che durante un viaggio facciamo raramente perché siamo morti già alle 20), insomma… Quello che al viaggio non è abituato e neanche gli va di abituarsi! La mancanza soprattutto di stimoli e curiosità è qualcosa che una come me, che vorrebbe conoscere ogni singola via di ogni città del mondo, tutta la su storie e tutte le sue tradizioni, non capirà mai.
Belle le vostre risposte ragazzi… Ma, era una battuta o davvero Marco studia il norvegese?!? Belle anche le canzoni scelte; Starman mi emoziona. E anche noi vorremmo poter rifare molti dei viaggi fatti, fino ad una certa età si ha una percezione diversa e molto più distaccata. Io feci un viaggio con la scuola ad Atene , visitando anche Delphi , e siti archeologici molto importanti… ricordo pochissimo. Se non le mie lamentele perché pensavo Atene fosse una città brutta brutta ancor prima di partire… Bella non è. Ma avrei potuto apprezzarla molto di più e studiarla con occhi diversi senza limitarmi dai pregiudizi!
Un bacione <3
Marco studia davvero norvegese all’università… il pazzo!
Sai che potrei dire le stesse identiche cose sulla Grecia? In gita alle superiori ho visto innumerevoli siti archeologici e oggi ho davvero pochi ricordi (ma condivido il giudizio negativo su Atene, Acropoli a parte). Per non parlare delle vacanze coi miei, per anni siamo andati in posti stupendi e ho trattenuto davvero pochissimo. Shame on me! Bacione, ragazzi 🙂
Norvegesista ormai laureando presente. Di questi 3 anni di intenso studio scandinavo non ricorderò nulla.
Ciao ragazzi, bella l’idea di fare una selezione tra tutte le domande!
Anche io sicuramente sceglierei la Norvegia rispetto all’Amazzonia per evitare insetti e altri animali terrificanti.
Marco non ti perdonerò mai per aver detto che il mitico Angela Senior ha un piede nella fossa ????
Per quanto riguarda le vostre domande rispondo alla 10, quella sul compagno di viaggio che non vorrei mai avere accanto: in generale quello che si lamenta perché tutto costa troppo caro, dalle attrazioni, ai ristoranti, ai taxi. Poi non vorrei più viaggiare con una mia ex collega che aveva l’ossessione per il make-up: in qualunque circostanza, ogni mezz’ora circa, si passava il rossetto rosso sulle labbra e si dava una spolverata di cipria sul naso. Anche a pesca sul battello dei pescatori in piena notte, tra reti, ami lenze e tute impermeabili.
Saluti!
Silvia, se devo sopravvivere nella Savana ho bisogno di Alberto ahah 😀
Comunque d’accordissimo con te sulle persone che si truccano ogni 3 minuti: insopportabili! Vien voglia di buttarle a mare… 😀
Giove ci salvi dalle ossessionate del makeup! Ho invidia per le persone (anche e soprattutto blogger) che riescono a essere sempre impeccabili, ma certamente non rientro nel numero. Marco poi ci mette del suo facendomi foto imbarazzanti xD anche i compagni di viaggio super braccino corto sono molto fastidiosi, ne ho avuto recente esperienza a Vienna. Grazie per la risposta e ancora per la nomination 😀
Studi il norvegese Marco?? Ma è favoloso!! Chissà la difficoltà con tutte quelle O barrate e quelle vocali tutte attaccate. Be’ un viaggetto sulla nave rompighiaccio allora ve lo meritate di sicuro, dopo questa fatica!
Risponderò alla prima domanda… come ho cambiato il modo di viaggiare… be’ sicuramente ho cominciato, se possibile ancora di più, ad esplorare posticini nascosti, apprezzare le piccole cose che incontro nel mio cammino. E’ come se volessi catturare con la reflex o con il cellulare quel piccolo particolare che ad altri era sfuggito, quel localino che è nascosto e di cui sarebbe bello scrivere, quella esperienza di cui nessuno aveva parlato prima.
Insomma è un desiderio amplificato di ricerca che ha reso i miei viaggi ancora più emozionanti.
Faccio un esempio? Quando siamo state a Parigi avevo cercato in lungo e in largo un posto particolare dove mangiare e avevo trovato questo ristorantino in zona Pigalle che presentava tutte le portate come dei dolci. Carinissimo e buonissimo!
Poi con tutto quello che è successo l’idea di scriverne in un post è andata in cavalleria… ma magari prima o poi ritireremo fuori le fotografie!
Un abbraccio ragazzi, a presto!
Ciao Giulia! Ma no, il norvegese non è così difficile, ha solo 3 suoni in più e alcuni in meno dell’italiano! 🙂
Anche io e Chiara esploriamo molto di più i luoghi nascosti e sconosciuti, diamo più attenzione ai dettagli e spesso portiamo a casa ricordi incredibili. Sarei curioso di vedere quel localino di Parigi di cui parli!
Un abbraccio!
Ciao Giulia, quando ho formulato quella domanda avrei dato una risposta praticamente identica alla tua. Anche per me la nascita del blog è stata un modo per ritrovare la gioia del particolare e farmi essere più attenta. Da questo punto di vista è stato un grande arricchimento. Grazie ancora a voi, un abbraccio! 🙂
Ragazzi complimenti! Anche per me i viaggi con gli amici sono rischiosi, si parte con un’ idea e se ne torna con un’ altra! Le amicizie che resistono alle vacanze sono destinate a durare, hanno superato il test! ???? Anche io per questo motivo preferisco fare i viaggi importanti (e spesso più costosetti) con Salvatore.
Rispondo a due domande:
Il primo paese straniero che ho visitato é stata la Spagna e precisamente Barcellona, in gita in terzo superiore, é stata anche la prima volta che ho preso l’aereo! In viaggio non vorrei mai non solo i lamentosi (mi accodo a Lucrezia e Silvia) ma anche i lenti! Ho diverse amiche lentiiiiiiissime nel prepararsi, nel decidere cosa mettersi, come abbinare i vestiti, gli accessori, il trucco, il parrucco e sono lentiiiiiiiiissime anche nel decidere cosa mangiare e nel consumare un pasto, con tutto il bene in viaggio con loro non mi ci vedo!
Anche per le famiglie è un po’ la stessa cosa, secondo me. Se superano il test vacanza sono destinate a durare ahahah
Condivido su tutta la linea i viaggiatori “insopportabili”. Grazie ancora per il tag e queste risposte, buona serata e un saluto a Salva! 🙂
Mi ha colpito molto la risposta sui viaggi che vorreste rifare perché eravate giovani e inesperti, perché certe volte rosico ripensando ai viaggi prima del blog, con foto storte, cibo italiano e poche cose belle visitate con attenzione eimi sembra di non aver colto niente di quei Paesi.
Carina l’idea delle risposte alle domande nei commenti, quindi ti rispondo ad una domanda che ultimamente mi ha messa un po’ in crisi: cosa penso dei blog tour e dei viaggi sponsorizzati.
Ho partecipato al primo blog tour due settimane fa ed è stata una bella esperienza, mi sono trovata bene con i bloggers, la struttura e le persone che ci hanno ospitati, ma se devo essere sincera non so se ne accetterei altri. Ho basato il blog sulla sincerità, a volte anche estrema, e sul mio modo di vedere il lato easy e scemo di tutto ciò che faccio in viaggio, e mi sono trovata a fare cose gratis con persone che vogliono fare questo come mestiere, con la serietà che un lavoro richiede, le competenze e attrezzature giuste per ogni cosa. Ho sentito parlare di cose che un blogger dovrebbe e non dovrebbe fare, per una cosa che io vivo come un passatempo relativamente impegnativo. Mi sono sentita un pesce fuor d’acqua e una volta tornata a casa ho cercato di capire se mi ero trovata bene veramente perché la struttura meritava, o se era solo per l’esperienza gratuita fatta ad hoc per piacermi. Per fortuna ho capito che la risposta giusta era la prima, ma se non fosse stato così l’avrei detto sul blog per non andare contro quello in cui credo, e conoscendomi mi sarei sentita come se avessi rubato a quel qualcuno che mi ha ospitata gratis. Sinceramente in questa situazione non voglio più trovarmici, salvo grosse eccezioni (tipo la Finlandia) se mai arriveranno.
Ciao Anna, ti confesso che conoscevo un po’ la tua posizione sul tema (non ricordo se per post o in altri commenti che avevi scritto) e ammiro tantissimo la tua sincerità, che è una cosa molto rara nel campo.
Tutti i giorni sbatto il naso contro blogger noti e meno noti che fanno viaggi sponsorizzati, sarei bugiarda se dicessi che non li invidio almeno un po’, ma quel che mi colpisce è che trovano sempre tutto straordinario, incredibile, irripetibile, come se nelle loro esperienze non ci fossero mai zone d’ombre. Questa è una cosa che alle lunghe mi dà un po’ noia e mi fa pensare che viaggiare gratis faccia una specie di lavaggio al cervello.
Di qui non deriva il fatto che Marco ed io non accetteremmo esperienze del genere, anzi: essendo entrambi a corto di soldi, l’idea di viaggiare a spese di qualcun altro ci dà ovvio piacere, ma non credo che ce la sentiremmo di mentire se l’esperienza non fosse poi così positiva. Grazie per la tua bella risposta e buona serata 🙂
Io sono spietato: se qualcosa mi fa schifo, mi fa schifo. E niente mi impedirebbe di sbandierarlo ai 4 venti. Perciò: blogour sì, anche subito, ma la sincerità prima di tutto. L’unica esperienza sponsorizzata che ho avuto fino ad adesso (una giornata con #inlombardia365) è stata positiva su tutti i fronti. Vedremo nel futuro 🙂
Norvegia, Nuova Zelanda, Islanda, Canada… abbiamo decisamente gli stessi gusti. Ghiacciai, coste selvagge e cittadine pittoresche. Paesaggi lunari.
Belle risposte, complimenti. Condivido tanti dei vostri pensieri e volentieri rispondo a una domanda. Scelgo la 6: TROLLEY (sono pessima a portare i pesi: trascino tutto!) ma pieno di maglie larghe, comode, possibilmente a righe e sicuramente stropicciate, visto che l’ordine non è una mia virtù 😀
Sia santificato l’inventore del trolley, specialmente quello con 4 ruote. Buona serata, Ilenia! 😀
Cari novelli Emma e Rasputin 😛 anche a me spaventano gli imprevisti che avete citato, in più aggiungo la macchina che non parte la mattina presto quando devo recarmi in aeroporto…uno dei miei incubi ricorrenti.
Rispondo volentieri alla domanda 4: zaino in spalla e maglie stropicciate forever! E alla domanda 9: certamente che influenza una mia possibile meta, soprattutto quando mi imbatto in racconti e foto emozionali. Abbiamo nelle mani lo “scettro del potere” dovremmo fare un consorzio! 😀 😀
Con un piede nella fossa…Marco, non hai avuto paura di scriverla sta frase? hihihihi 😀
Grazie per aver risposto alla mia nomination!
Un caro saluto ad entrambi 😉
Grazie per aver risposto alla mia nomination! Mi piacciono molto le vostre risposte, siete genuini e io questa cosa la adoro. Vale ha apprezzato molto la risposta sulla serata con gli amici (discoteca=morte), chissà perché…???? Rispondo a qualche vostra domanda sparsa. Non riesco più tanto a leggere in vacanza e purtroppo in generale. Cerco di leggere qualche pagina prima di andare a dormire, ma spesso il sonno vince a mani basse. Trolley con maglie stropicciate tutta la vita e, da quando c’è il blog, ho iniziato a fare le foto al cibo, cosa che prima non facevo proprio mai. Un bacio ragazzi, a presto.
Un bacio a voi e grazie ancora per la nomination. Vi auguriamo una dolcissima domenica 🙂