Malta era una meta di cui sapevamo poco e che ci sarebbe piaciuto scoprire fuori dal periodo di alta stagione. A novembre abbiamo realizzato il nostro desiderio, trascorrendo due giorni bellissimi e intensi tra le isole di Malta e Gozo. In questo articolo ti proponiamo il nostro itinerario: tutte le tappe e i consigli per organizzare una vacanza nell’arcipelago maltese.
Cosa vedere a Malta e Gozo fuori stagione
Chiunque chieda informazioni su Malta si sentirà raccontare di acque cristalline, spiagge incantevoli e tramonti da cartolina. In bassa stagione, l’arcipelago maltese conserva il fascino di una località di mare, con il vantaggio di essere meno affollato e con temperature miti.

Forse è per questo che ci siamo subito innamorati di Malta: abbiamo scoperto cittadine dalla storia antica e travagliata e un mix di culture che rende quest’isola del Mediterraneo unica al mondo.
Durante il nostro soggiorno siamo stati ospiti dell’hotel Intercontinental, un cinque stelle nel cuore di St. Julian’s, centro della movida maltese. L’hotel è perfetto per chi desidera trascorrere una vacanza coccolato dai tanti servizi offerti da una struttura così grande. La loro colazione avrà sempre un posto speciale nel nostro cuore!

Giorno 1: Popeye Village a Malta e Gozo
Il nostro primo giorno di tour con Visit Malta inizia da Popeye Village e prosegue alla scoperta di Gozo, la seconda isola più grande dell’arcipelago. Il cielo è di un blu profondo e il piacevole sole di novembre fa risplendere il mare di mille sfumature di azzurro.
Il Popeye Village di Malta
A prima vista il Popeye Village, letteralmente “Villaggio di Braccio di Ferro”, sembra un pittoresco villaggio di pescatori: sgangherate casette colorate si specchiano nelle acque della baia di Anchor, nella parte nord-ovest di Malta. Si tratta in realtà di un set cinematografico costruito per il musical del 1980 Popeye – Braccio di Ferro con Robin Williams.
Oggi il villaggio è un parco tematico con attività per tutta la famiglia, apprezzato sia dai maltesi che dai turisti. Noi lo fotografiamo dall’alto, mentre il sole del mattino illumina l’acqua nella piccola baia, donandole mille diverse tonalità.


La Cittadella, il cuore di Gozo
Lasciato il Popeye Village, la nostra guida ci accompagna al porto di Ċirkewwa a prendere il traghetto per Gozo. La traversata è piacevolissima: il mare è una tavola e in meno di mezz’ora sbarchiamo al porto di Mgarr. La nostra prima tappa è Rabat, il capoluogo di Gozo famoso per la sua Cittadella forticata.
Siamo davanti al sito turistico più visitato dell’isola. Il primo insediamento risale all’Età del Bronzo; con i Romani la Cittadella assume il ruolo di acropoli, mentre in epoca medievale viene convertita in castello. Oggi possiamo ancora ammirare parte delle mura cinquecentesche, così antiche da aver preso l’aspetto di una spugna ingiallita dal tempo.

Dentro la cittadina fortificata troviamo un centro visitatori, la Cattedrale dell’Assunzione e tre musei (Museo Archeologico di Gozo, Museo di Scienze Naturali e Casa Storica del Gran Castello). Tra i vicoli stretti e silenziosi, il tempo sembra essersi fermato.
Proseguendo verso il punto più alto della Cittadella, arriviamo a camminare lungo i bastioni difensivi della fortezza. Da qui si gode di un panorama unico sulle colline verdissime di Gozo e gli altri paesini dell’isola.

Una passeggiata tra i vicoli di Rabat
Dopo la visita alla Cittadella è impossibile non perdersi tra i vicoli di Rabat (chiamata anche Victoria). Il fulcro della città è la Basilica di San Giorgio in stile barocco, distrutta dal terremoto di Catania del 1693 e in seguito ricostruita.
Le piazzette pullulano di bar e negozi di souvenir, ma è facile lasciarsi alle spalle il trambusto. Mentre percorriamo un vicolo deserto tra case dai muri ingalliti, un gatto ci osserva curioso dalla finestra. Rimaniamo incantati di fronte a questa cittadina così piccola e raccolta e allo stesso tempo vivace. Scattiamo le ultime foto e riprendiamo il nostro tour di Gozo


La vista sulle Sanap Cliffs di Gozo
Ci rimettiamo in strada per raggiungere uno dei punti panoramici più belli del nostro viaggio: le Sanap Cliffs. Da quando abbiamo vissuto in Irlanda, per noi le scogliere significano casa. Anche qui rimaniamo incantati di fronte alla potenza del mare che si infrange contro le alte falesie.
Per noi rientra senza dubbio tra i luoghi imperdibili da visitare a Gozo. È possibile percorrere un tratto di sentiero lungo le scogliere, godendo del panorama da più angolazioni. Attenzione ai tuk tuk: rendono il percorso più trafficato di quanto si possa immaginare! In alta stagione, consigliamo di visitare le Sanap Cliffs di mattina presto o al tramonto.

Guidare lungo la Xlendy Bay
Gli appassionati di snorkeling e immersioni troveranno alla Xlendy Bay il loro paradiso. Il tratto di rocce al largo di una stretta spiaggia sabbiosa è uno dei luoghi più adatti per immergersi e osservare la fauna marina maltese. Noi purtroppo siamo solo di passaggio, ma costeggiamo con l’auto la baia ammirando il panorama e fermandoci a scattare una miriade di foto.
Proprio a ridosso della spiaggetta c’è un localino con i tavoli e le sedie colorate. Una coppia di anziani signori sta facendo colazione, godendosi i 20 gradi dell’autunno mediterraneo. È uno di quei momenti perfetti che rimangono impressi nella memoria. Un po’ a malincuore ci rimettiamo in moto: abbiamo ancora qualche sosta da fare prima di pranzo.


Visita alla Ta’ Pinu Basilica
Il Santuario di Ta’ Pinu, situato a Għarb, è il principale luogo di pellegrinaggio per i maltesi. La sua storia inizia ufficialmente nel 1883, quando la contadina Karmni Grima racconta di aver sentito la voce della Vergine Maria mentre passava davanti a una vecchia cappella nei pressi dell’odierna basilica.
Secondo la tradizione, da quel momento sull’isola iniziano a verificarsi una serie di miracoli. Per questo motivo gli abitanti decidono di costruire un tempio, i cui lavori terminano nel 1931. Qualche anno dopo Papa Pio XI si reca in visita a Gozo ed eleva il santuario al rango di basilica minore.
Il Santuario di Ta’ Pinu è una chiesa in stile gotico a croce latina, con un campanile a lato dell’edificio. Al suo interno si trovano le tombe di Karmni Grima e di Monsignor Portelli, che commissionò la costruzione della basilica. Molto ampia e curiosa la collezione di ex-voto, in ricordo delle grazie ottenute per intercessione della Madonna di Ta’ Pinu.

Wied il-Mielaħ Window, la nuova Finestra Azzurra di Gozo
Nel 2017 la Finestra Azzurra, l’arco naturale simbolo di Gozo, viene abbattuta da una tempesta. Ancora oggi il sito è una meta privilegiata per gli appassionati di immersioni, ma la sua attrattiva per i turisti è sicuramente diminuita.
Per fortuna Gozo trabocca di meraviglie e, a chi sa dove cercare, regala un’altra “finestra azzurra”. Stiamo parlando di Wied il-Mielaħ Window, un arco naturale di roccia calcarea a nord del villaggio di Għarb.
Le pareti scoscese che circondano questa seconda finestra si prestano alle arrampicate, mentre il mare sottostante, di un blu intenso e spumoso, invita a un tuffo rigenerante.

Le saline di Gozo
Da Wied il-Mielaħ ci digiriamo verso Marsalforn per un altro stop fotografico alle saline di Xwejni Bay. A causa della scarsità delle risorse idriche, nell’arcipelago maltese si pratica la desalinizzazione delle acque fin dal tempo dei Greci. Ancora oggi il sale viene raccolto a mano dalle vasche rettangolari, mentre il mare e il cielo si congiungono nel loro riflesso.
A breve distanza ci attende un pranzo tutto a base di pesce da Qbajjar Restaurant: il pescato del giorno si scioglie in bocca accompagnato da calici di ottimo vino bianco maltese.

Il tramonto alla Mixta Cave di Gozo
Un po’ storditi dal cibo e dal vino, riprendiamo il viaggio verso l’ultima tappa della nostra giornata gozitana. La luce si ammorbidisce nel cielo, preparandosi a un precoce ma spettacolare tramonto. Siamo vicini alla cittadina di Nadur, dove si trova la bella spiaggia rossa di Ramla Bay, a ridosso della Grotta di Calipso.
Secondo alcuni autori, infatti, è proprio Gozo l’isola da identificare con la mitica Ogigia, dimora della ninfa Calipso. Nel suo viaggio verso casa, Ulisse vi sostò per sette anni, ospite-prigioniero della ninfa che si era innamorata di lui.
Della loro presenza ci parla la splendida Mixta Cave: posta dal lato opposto rispetto alla Grotta di Calipso, su un terreno di proprietà privata, da questa grotta si ammira un incredibile panorama della spiaggia di Ramla.

Il sole si insinua nella grotta facendone risplendere la pietra dorata; la spiaggia in basso appare nella cornice del suo arco di pietra, lambita da onde azzurro opaco. Due ragazzi abbracciati aspettano il tramonto, mentre un gatto randagio siede sull’orlo del precipizio, quasi godendosi anche lui il panorama. È uno spettacolo intenso e commovente.
Tornati in auto, riprendiamo la via del ritorno verso il porto di Mgarr. Sul ponte del traghetto osserviamo le ultime striature di rosso spegnersi in cielo, mentre le luci del porticciolo si accendono come una collana scintillante. Gozo, isola dell’immortalità, lasciarti è di una dolcezza quasi dolorosa.

Giorno 2: alla scoperta di Malta, da La Valletta a Mdina
Il nostro secondo giorno nell’arcipelago è tutto dedicato a Malta e alla scoperta dei suoi gioielli architettonici. Iniziamo da La Valletta, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, e terminiamo con l’antica capitale Mdina.
La Valletta, la capitale dei Cavalieri di Malta
Fondata nel 1566 dai Cavalieri Ospitalieri di San Giovanni (conosciuti anche come Cavalieri di Malta), La Valletta ha il primato di essere la capitale più piccola d’Europa, con un’estensione di appena 0,8 km quadrati.

Il legame tra Malta e i Cavalieri risale a qualche anno prima, il 1530, quando l’Ordine si stabilisce sull’isola in seguito alla perdita dei territori in Terra Santa. La città destinata a ospitarli prende il nome dal Gran Maestro Jean de la Vallette: un baluardo difensivo, ma anche uno scrigno traboccante d’arte, ricchezza e religiosità.
Passeggiare per La Valletta è un’esperienza che appaga gli occhi e fa venire il torcicollo. Col naso all’insù ammiriamo i ricchi balconi in legno decorati secondo la tradizione maltese. Studiamo le sobrie ma eleganti facciate degli Auberge, i palazzi destinati a ospitare i Cavalieri delle diverse nazioni e oggi trasformati in musei ed edifici di rappresentanza.

Lower e Upper Barrakka Gardens
Punti privilegiati per osservare La Valletta sono i parchi Lower e Upper Barakka Gardens, a due diverse altezze lungo le mura perimetrali della città. Dalle loro terrazze si abbracciano l’ampio porto naturale e le cosiddette Tre Città – Vittoriosa, Senglea e Cospicua.
Una curiosità: sotto gli Upper Barakka Gardens si trovano le Lascaris War Rooms, quartier generale usato durante la Seconda Guerra Mondiale per coordinare la difesa militare dell’arcipelago.


Concattedrale di San Giovanni
Il cuore della Valletta è la Concattedrale di San Giovanni, commissionata dal Gran Maestro Jean de la Cassiere e costruita in appena quattro anni tra il 1573 e il 1577. Il progetto architettonico è di Girolamo Cassaro, mentre la stupefacente decorazione è dell’italiano Mattia Preti, in seguito diventato Cavaliere egli stesso.
Ma qualche dato storico non può descrivere la sensazione di trovarsi in una delle chiese più belle al mondo. L’opulenza degli stemmi scolpiti nella pietra e ricoperti di foglie d’oro. La maestosità delle dieci cappelle dedicate ai paesi d’origine dei Cavalieri. Le oltre 400 pietre tombali in marmi policromi che fanno da pavimento ai visitatori.

All’interno della Concattedrale abbiamo modo di ammirare uno dei capolavori di Caravaggio, la Decollazione di San Giovanni Battista. Il maestro del Barocco italiano approda a Malta nel 1607, dopo una rocambolesca fuga da Roma in seguito alla condanna a morte per omicidio. La Decollazione è la più grande tela del Cavavaggio e l’unica che riporta la sua firma, simbolicamente scritta nel sangue.
Concattedrale di San Giovanni: orari e biglietti
- Dal lunedì al venerdì 09.30-16.30; sabato 9.30-12.30; domenica e festivi chiusa
- Biglietti interi €15
- Tour guidato della Concattedrale
- Sito web

Il panorama dalle Dingli Cliffs di Malta
Dopo un delizioso pranzo da Gracy’s Brasserie, ci lasciamo alle spalle La Valletta per approfondire la conoscenza dell’isola. La nostra prima sosta sono le Dingli Cliffs, bianche scogliere a 250 m sul mare. Dalla piccola cappella di Santa Maddalena si avvista anche l’isoletta disabitata di Filfola.

Visita a Mdina, la città silenziosa
Dalle scogliere di Dingli all’antica capitale di Malta, Mdina. Appena varcate le sue mura, capiamo perché si sia guadagnata il nome di “città silenziosa”: antica e raccolta, elegante e insieme modesta, Mdina conserva una bellezza autentica e i sussurri di un glorioso passato.
Passeggiamo tra i vicoli di pietra antica, passando oltre le porte colorate e gli elaborati batacchi, attraverso piazzette coi tavolini all’aperto. Ci troviamo nella città che fu capitale di Malta per tutto il Medioevo fino alla fondazione della Valletta. Nonostante i danni provocati dal terremoto del 1693, le famiglie nobili rimasero ad abitarvi, regalandoci i meravigliosi palazzi che possiamo ammirare ancora oggi.


Uno di questi è Palazzo Vilhena, costruito nel XVIII secolo e splendido esempio di architettura barocca di influenza francese. In passato il palazzo ospitava l’università, mentre oggi è sede del Museo Nazionale di Scienze Naturali. Un altro esempio è Palazzo Falson, in stile normanno, appartenente a un’antica famiglia maltese: la sua biblioteca conserva 4500 volumi!
C’è poi la magnifica Cattedrale di San Paolo, la cui particolarità sono i due campanili gemelli con un orologio ciascuno. Il primo vescovo di Malta, Publio, fu convertito da San Paolo in persona dopo il suo sbarco sull’isola, da cui il nome della cattedrale.
La “città silenziosa” è la nostra ultima tappa a Malta. La sua quiete si posa sui nostri ricordi di quest’arcipelago felice, che abbiamo avuto modo di visitare lontano dal caos dell’alta stagione. Un privilegio che porteremo per sempre con noi.


Altre cose da vedere a Malta
Data la nostra breve permanenza, abbiamo dovuto rinunciare a visitare alcuni luoghi per mancanza di tempo. Ecco altre cose da vedere a Malta che ci piacerebbe tenere per un secondo viaggio.
- L’ipogeo di Ħal Saflieni: l’unico tempio preistorico sotterraneo al mondo si trova proprio qui, a Malta. Per visitarlo occorre prenotare con largo anticipo.
- I templi megalitici: sono 7 i siti megalitici patrimonio UNESCO tra Malta e Gozo, il più noto dei quali è quello di Gigantia.
- La Golden Bay e Paradise Bay: due delle spiagge più belle dell’isola, dove in estate si concentra il turismo balneare.
- Comino e la sua Laguna Blu: una piscina naturale dalle acque cristalline diventata simbolo della bellezza dell’acipelago.
Tour di 1 giorno di Gozo, Comino, Laguna Blu e grotte marine

Dove mangiare a Malta
La cucina maltese è un originale mix di influenze siciliane, africane, britanniche e mediorientali. Tra le specialità più famose ricordiamo i pastizzi, fagottini di pasta sfoglia ripieni di ricotta o piselli, e lo stuffat tal-fenek, un saporito stufato di coniglio (di cui ogni famiglia conserva la propria personalissima ricetta).
A Malta e Gozo abbiamo avuto la possibilità di provare alcuni ottimi ristoranti, che ti consigliamo. Una raccomandazione, come da tradizione anglosassone nei ristoranti maltesi è buona norma lasciare una mancia!

Qbajjar Restaurant, Marsalforn, Gozo
Questo delizioso ristorantino a due passi dal mare offre specialità di pesce e piatti della tradizione mediterranea reinterpretati in chiave moderna. Il servizio è attento e cordiale. Ottimi i calari fritti e squisito il pescato del giorno accompagnato da verdure di stagione.

Gracy’s Brasserie, La Valletta, Malta
Una location esclusiva per una cucina sfiziosa: Gracy’s Brasserie si trova nello storico Palazzo Verdelin, risalente al XVII secolo. Tra colonne in pietra e cucina a vista, ci si sente immersi in un’atmosfera elegante ma al tempo stesso informale. Abbiamo avuto modo di provare un ottimo risotto zucca e feta, ravioli ai gamberi e un profumato fudge cake al limone sfornato al momento.

Noni, La Valletta, Malta
Insignito di una stella Michelin, il Noni è l’indirizzo di riferimento per sperimentare la cucina maltese in una versione raffinata e contemporanea. Si cena sotto antiche volte di pietra, immersi in un’atmosfera raccolta e romantica, adatta a un’occasione speciale.
Lo chef Jonathan Brincat propone un percorso di tre o quattro portate scelte tra le proposte in carta, oltte a un’ottima lista di vini. Il benvenuto dello chef saprà stupirti per sapori e inventiva.

Come spostarsi a Malta
Muoversi a Malta con mezzi propri può richiedere singolari capacità di guida: il traffico, specialmente nelle ore di punta, può essere intenso e lo stile di guida maltese risulta fin troppo intraprendente. I collegamenti in autobus, specialmente sull’isola maggiore, sono frequenti e affidabili. Sul sito di Malta Public Transport puoi trovare informazioni aggiornate sulle tratte disponibili. Se invece preferisci noleggiare un’auto, dai un’occhiata alle offerte su DiscoverCars.
Per quanto riguarda i collegamenti tra Malta e Gozo, i traghetti salpano da due diverse località: La Valletta e Ċirkewwa. Da Ċirkewwa è possibile imbarcare anche l’auto, per maggiori informazioni su prezzi e orari consulta il sito di Gozo Channel. Se invece preferisci farti scarrozzare in giro, ti consigliamo di affidarti ai driver di Frank’s Garage, molto competenti e alla mano.
Assicurazione di viaggio: 10% di sconto per te
Prima di partire per l’estero ti consigliamo di stipulare sempre un’assicurazione di viaggio. Scegliendo un’assicurazione con Heymondo tramite il nostro link, hai diritto a uno sconto del 10% sulle tariffe base del loro sito web.

Il nostro tour di Malta e Gozo finisce qui, ma speriamo di tornare presto in questo piccolo arcipelago per scoprire tutte le cose che non siamo riusciti a vedere. Per tante altre informazioni e itinerari, ti consigliamo di visitare il blog ufficiale dell’Ente del Turismo.
Hai mai visitato Malta? Ci sono dei luoghi che ti sono rimasti impressi? Faccelo sapere con un commento!
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