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Le Torbiere del Sebino. È qui che si pattina?

Le Torbiere del Sebino fanno parte di una riserva naturale tra la Franciacorta e il Lago d’Iseo, in provincia di Brescia. Un luogo in cui il cielo si specchia nell’acqua tra i canneti e il sole scintilla sulle passerelle di legno, facendoti sentire un tutt’uno con la natura, lontano dalle ansie quotidiane. Te ne parliamo in quest’articolo.

La Riserva naturale Torbiere del Sebino

Che cos’è una torbiera? Per la nostra generazione, la risposta non è così scontata. Si tratta di un luogo acquitrinoso in cui si deposita la torba, cioè un combustibile fossile formato da resti vegetali acquatici. Oggi in Italia non è più molto usata, mentre in Irlanda e in Finlandia è ancora abbastanza popolare.

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Lo sfruttamento delle Torbiere del Sebino iniziò alla fine del ‘700. La torba serviva ad alimentare le filande di Iseo, le fornaci, il riscaldamento delle abitazioni e persino i treni! Negli anni ’50 l’estrazione della torba lasciò il posto a quella dell’argilla per la fabbricazione dei mattoni. Fino a che, negli anni ’70, si affermarono le ragioni della salvaguardia ambientale.

Oggi le Torbiere del Sebino sono parte di una riserva naturale e sono state dichiarate “zona umida d’importanza internazionale”. Donzelle, siete avvisate, fare la piastra prima di venire qui è inutile!

Torbiere del Sebino

I percorsi naturali

Le Torbiere del Sebino sono il luogo ideale per una passeggiata rigenerante. Passerelle in legno e sentieri sulla riva permettono di immergersi in questo paradiso acquatico. Gli unici suoni sono il vento che fruscia tra le piante, i versi degli uccelli e l’allegro sguazzare delle paperelle. Se non ci sono altri turisti a produrre inquinamento acustico, ovviamente.

Torbiere del Sebino

Abbiamo visitato le torbiere in pieno inverno ed erano quasi completamente ghiacciate! Veniva voglia di pattinarci sopra. Uno spettacolo indimenticabile. Certamente in primavera mostrano un altra faccia, verde e vivace, e ci piacerebbe tornare. In estate invece… temo che il sole e le zanzare mietano molte vittime. Ma non ho raccolto testimonianze in merito.

Gli itinerari consigliati per visitare le Torbiere del Sebino sono due:

  1. Itinerario sud-centrale: partenza e arrivo dal monastero S. Pietro in Lamosa oppure dalla stazione di Provaglio. Lunghezza: 4 km circa. Tempo di percorrenza: 2 – 3 ore.
  2. Itinerario nord-centrale: partenza e arrivo dal Centro Visite (via Tangenziale Sud, Iseo). Lunghezza: 5 km circa. Tempo di percorrenza: 3 – 4 ore.
Torbiere del Sebino

Monastero di S. Pietro in Lamosa

Orari e costi

La Riserva Torbiere del Sebino è aperta tutto l’anno, dall’alba al tramonto. Per accedere si richiede il pagamento di un biglietto di 1€, cifra simbolica destinata a finanziare lavori di conservazione e ricerca.

Il biglietto è acquistabile presso gli erogatori automatici presenti ai 3 ingressi della Riserva (accettano solo monete da 1€):

  • Ingresso Nord – a Iseo, presso il Centro Accoglienza visitatori, di fronte al campo sportivo;
  • Ingresso Centrale – a Provaglio d’Iseo, presso il monastero S. Pietro in Lamosa;
  • Ingresso Sud – a Corte Franca presso l’Infopoint, via Segaboli, vicino al parcheggio del Centro Commerciale “Le Torbiere”.

Torbiere del Sebino

Molto importante: è vietato l’ingresso ai cani. Può sembrare carino portare il proprio bau a sgranchirsi le gambe tra le pozze d’acqua, ma non si fa, proprio no. Il rischio, infatti, è quello di spaventare e danneggiare gli animali selvatici delle Torbiere.

Per altre informazioni, consulta il sito ufficiale.

Hai mai visitato le Torbiere del Sebino o altre riserve naturali in Italia?
Raccontaci la tua esperienza!

12 Commenti

  • Rispondi
    Laura | LOVECetraro
    Febbraio 15, 2017 at 12:09 pm

    Ma che bel posto!
    Proprio vero che non si finisce mai di scoprire. Grazie!

    • Chiara Paglio
      Febbraio 15, 2017 at 1:08 pm

      Grazie mille a te, Laura! Un bacione 🙂

  • Rispondi
    Elisa e Dintorni Blog
    Febbraio 15, 2017 at 12:27 pm

    Ragazzi confermo che in primavera avanzata le torbiere del Sebino sono verdiele passeggiate molto piacevoli. A me è capitato di andarci dopo il pranzo di Pasqua o a Pasquetta. Ottimo per sgranchirsi, smaltire l’abbuffata o anche solo per concentrarsi sui pensieri.
    Bel post! ?

    • Chiara Paglio
      Febbraio 15, 2017 at 1:07 pm

      Grazie Elisa, in effetti con tutto quel ghiaccio non abbiamo neanche potuto godere della fauna locale… e io impazzisco di fronte a ogni tipo di paperella. Perciò dobbiamo assolutamente tornarci con la bella stagione! Un bacione 🙂

  • Rispondi
    Diletta
    Febbraio 15, 2017 at 2:33 pm

    Post salvato, insieme all’altro sul Lago d’Iseo! Mi saranno utili per il prossimo fine settimana, non vedo l’ora 🙂

    • Chiara Paglio
      Febbraio 16, 2017 at 2:29 pm

      Buon viaggio, Diletta! Sembra che il tempo sarà stupendo tutta la settimana, perciò sono sicura che sarà bellissimo <3

  • Rispondi
    L'OrsaNelCarro Travel Blog
    Febbraio 15, 2017 at 2:58 pm

    Che belle foto ragazzi! Questo posto rimanda a tanta pace, silenzio e tranquillità…siete stati fortunati a non trovare turisti chiassosi!
    E adesso vado a meditare miseramente sul fatto che il termine “torbiera” lo conosca purtroppo molto bene! 😉

    • Chiara Paglio
      Febbraio 16, 2017 at 2:31 pm

      Le mie esperienze di insegnante di italiano a stranieri mi portano a non dare il vocabolario per scontato, faccio post a prova di analfabetismo, perciò puoi stare tranquilla se conosci il termine XD
      Grazie, Orsa, un abbraccio! 🙂

  • Rispondi
    Silvia - The Food Traveler
    Febbraio 15, 2017 at 10:15 pm

    Non sapevo nemmeno che esistessero delle torbiere in Italia. Credevo ce ne fossero solo in Irlanda e in Scozia. Ottima idea per un weekend fuori porta ?

    • Chiara Paglio
      Febbraio 16, 2017 at 2:32 pm

      Queste sono le uniche che conosco in Italia, non so se ce ne sono in altre zone. Il lago d’Iseo è stupendo per una gita fuori porta o un weekend, assolutamente consigliato.
      Un bacione, Silvia 🙂

  • Rispondi
    giangenti1969
    Marzo 28, 2017 at 5:01 am

    Il monastero e le torbiere meritano una visita…la Franciacorta ha un fascino tutto suo.

    • Chiara Pagliochini
      Aprile 9, 2017 at 1:32 pm

      Non potremmo essere più d’accordo 🙂

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