Poche cose possono rovinare un viaggio organizzato fin nel minimo dettaglio, fra queste la possibilità di un volo in ritardo. Per fortuna oggi i diritti dei passeggeri sono tutelati da società come Flightright, che permette di ottenere facilmente un rimborso nel caso di voli cancellati o in ritardo. In questo articolo ti spieghiamo come.
Risarcimento in caso di overbooking, ritardo o cancellazione
Overbooking, ritardi e cancellazioni sono l’incubo di ogni passeggero. A chi non è mai capitato? Ma, soprattutto, come tutelarsi quando la compagnia non vuole proprio saperne di risarcire un volo?
In casi come questo, puoi scegliere di affidarti a Flightright, un’azienda che tratta con le compagnie aeree per farti avere il risarcimento dovuto.
Ci siamo: la valigia è pronta, sei in aeroporto e non vedi l’ora di partire per due settimane di vacanze sulle isole greche. Poi succede l’inimmaginabile: arrivi al gate e la compagnia area ti nega l’imbarco contro la tua volontà.
Il volo è in overbooking: non ci sono abbastanza posti per tutti e la sfortuna ha voluto che proprio tu fossi scelto per restare a terra. Una sorta di vittima sacrificale. Come comportarsi in questi casi?
Prima di tutto mantieni la calma
Quando un volo è in overbooking o ritarda, non bisogna farsi prendere dal panico. Magari a destinazione ti aspetta un’auto a noleggio prenotata, oppure un appuntamento di lavoro importante.
I ritardi sono cose che capitano, non è colpa tua e farsi venire l’ansia di certo non aiuta. Ecco quindi qualche consiglio per affrontare questo tipo di situazioni:
- Avverti del ritardo. Se avevi previsto un check-in in hotel per un certo orario, telefona per comunicare che arriverai più tardi. Vedrai che il gesto sarà apprezzato;
- Fatti spiegare dalla compagnia come mai c’è ritardo: magari dipende semplicemente dalle condizioni meteo avverse, e in quel caso nessuno può farci nulla;
- Concentrati sul lato positivo: lo sai che puoi ottenere un rimborso anche consistente se il volo supera le 3 ore di ritardo?
- Fai un po’ di shopping: non c’è niente di meglio per sbollire la tensione!
Ad alcuni miei amici è capitato in Sicilia. Sapevano che, superate le 3 ore di ritardo, avrebbero avuto diritto a un risarcimento pari a 250 euro, quindi si sono messi comodi e hanno aspettato.
Risultato? Erano gli unici passeggeri calmi e non arrabbiati. Hanno avuto i loro 250 euro? Certo, ad appena un mese di distanza dal volo. In un certo senso si sono ripagati parte della vacanza. Non male, vero?
I diritti del passeggero
Quando si viaggia, è molto importante conoscere i propri diritti di passeggero. Lo sapevi che quasi sempre si ha fino a un anno di tempo per sporgere reclamo?
L’importo del risarcimento viene calcolato in base alle tratte di percorrenza e varia da un minimo di 250 euro a un massimo di 600. Insomma, se tornando da un viaggio negli Stati Uniti il tuo volo ritarda di 4 ore, non disperare.
Non solo, perché in caso di overbooking puoi anche scegliere di pretendere un volo sostitutivo anziché chiedere un rimborso.
Se invece il volo viene cancellato e non c’è modo di partire fino al giorno successivo, la compagnia è tenuta a pagarti l’hotel per la notte. Dai, magari ti capita pure l’ultima stanza disponibile ed è una suite. Credimi, può succedere!
Tuttavia, in caso di volo cancellato, occorre fare attenzione. Dipende tutto dalle tempistiche con cui la compagnia ha comunicato la cancellazione e all’eventuale ritardo del volo sostitutivo.
In ogni caso, le ragioni per ritardi e cancellazioni devono essere imputabili alla compagnia aerea e non a fattori esterni come le condizioni meteo.
Rimborso: cosa fare se la tua richiesta viene ignorata?
Non è una novità: spesso le compagnie non ne vogliono proprio sapere di rimborsarti. Ignorano le tue email, ti mettono in attesa durante le telefonate e ti offrono voucher di poco valore.
Cosa fare quando ci si trova in queste situazioni spiacevoli? Sicuramente, la cosa da non fare è quella di rivolgersi a un avvocato.
Infatti, procedere per le classiche vie legali comporta un grande dispendio di denaro ed energie, senza contare le scarse possibilità di successo. E poi, si sa, le compagnie puntano a sfinirti e a farti rinunciare.
È in questo scenario che nascono società come Flightright, il cui scopo è proprio quello di interagire con la compagnia al posto tuo. Il punto di forza sta tutto nel sapersi muovere tra le scuse delle compagnie e la burocrazia che caratterizza queste pratiche.
E il successo è assicurato nel 99% dei casi. Il loro servizio ha un costo solo in caso di esito positivo: se riescono a farti ottenere il rimborso, detrarranno da esso una provvigione.
Ti è mai capitato di trovarti in una situazione simile? Hai mai fatto ricorso per ottenere un risarcimento da parte di una compagnia aerea? Ci sei riuscito? Raccontaci la tua esperienza con un commento qui sotto!