Lo sapevi che nel mondo ci sono 70 milioni di persone con origini irlandesi? Tra queste, anche personaggi insospettabili come Obama e Rihanna. E sapevi che ci sono più pub tradizionali negli Stati Uniti che in Irlanda? Lo abbiamo scoperto da EPIC, il museo di Dublino che racconta la storia dell’emigrazione irlandese.
EPIC, l’Irish Emigration Museum
Quella del popolo irlandese è una storia di navi e di speranza. Ogniqualvolta la povertà, la fame e la malattia bussavano alla porta, il mare era lì imperturbabile, a ricordare che si poteva partire in cerca di condizioni migliori, di fortuna, di felicità. Nel corso dei secoli, più di 10 milioni di persone hanno lasciato l’Irlanda, dirette nei luoghi più lontani: Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda, Canada, America Latina…
Ma non hanno abbandonato completamente la propria cultura per abbracciarne un’altra, anzi. La cultura irlandese ha viaggiato anch’essa sull’oceano, radicandosi altrove.
Aperto nel 2016, il museo EPIC celebra la storia dell’emigrazione irlandese e della sua influenza attraverso un’esposizione giocosa e interattiva. Il museo si trova nella zona dei Dublin Docklands, l’area portuale della città, profondamente modernizzata e in continua crescita.
A pochi passi da EPIC, altri due simboli raccontano l’emigrazione irlandese: The Famine Memorial, un monumento alle vittime della Grande Carestia del 1845-1849, e la Jeanie Johnston, replica di una famosa nave che nel diciannovesimo secolo traghettò migliaia di irlandesi oltre oceano.
EPIC come esperienza
EPIC si articola in 20 gallerie tematiche, che attraverso il potente utilizzo di video e della tecnologia conducono il visitatore dentro l’esperienza della migrazione irlandese. La chiave ludica incoraggia la scoperta e la partecipazione: si può giocare a un quiz da pub, ballare una danza tradizionale, ascoltare dei brani da famosi romanzi irlandesi…
Non c’è malinconia per un passato doloroso, ma quasi una festosità per il movimento in avanti: la celebrazione di tutto quello che l’Irlanda è, anche grazie al suo passato.
All’inizio del percorso, a ogni visitatore viene consegnato un passaporto, che va timbrato in ciascuna stanza. È un modo per coinvolgere tutti in questo viaggio, per vivere il museo come un’esperienza immersiva e non soltanto attraversarlo.
Visitanto EPIC, si ha un assaggio di quello che saranno i musei di storia del futuro. Un luogo senza “non toccare”, ma pieno di “prova questo”, dove sentirsi come Alice nel paese delle meraviglie, per un’ora o due.
Epic – Irish Emigration Museum
- Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18.45 (ultimo ingresso ore 17)
- Biglietti: adulti 14€, bambini da 5-15 anni 7€
- Sito web