Dietro le porte colorate di Dublino si cela una leggenda. Una leggenda divertente che ha a che fare con la birra e con due vicini di casa un po’ distratti. Se anche tu sei amante delle porticine colorate, tieniti forte: in questo articolo ti sveliamo la verità che c’è dietro!
Le porte colorate di Dublino: la leggenda
Tutto è nato da due scrittori vissuti a inizio ‘900. George Moore e Oliver St. John Gogarty vivevano in due palazzi adiacenti su Ely Place, vicino alla celebre Merrion Square (dove c’è la statua di Oscar Wilde). Si sa come sono gli scrittori: egocentrici e irritabili. Ma il problema era un altro: spesso entrambi tornavano a casa ubriachi e tentavano di entrare nella casa sbagliata.
È colpa (merito) della birra
Gli alcolici portarono sì i due scrittori a sbagliare abitazione, ma spinsero Moore a partorire un’idea niente male. Decise infatti di dipingere la sua porta d’ingresso di un verde acceso. Sperava che in questo modo Gogarty sarebbe stato più attento, le sere successive.
Fun fact: John Gogarty ispirò James Joyce per il personaggio di Buck Mulligan nell’Ulisse.
Gogarty, dal canto suo, si infastidì molto per l’iniziativa del vicino. E cosa fece? Dipinse la sua porta di rosso, per far sì che anche Moore prestasse più attenzione alla fine delle sue serate al pub.
Un segno distintivo
Dobbiamo ringraziare questi due personaggi se oggi Dublino è una città più colorata e vivace. Forse non sapremo mai se la leggenda sia vera o meno, ma è bello crederci. Visitando la città, è impossibile non fermarsi a fotografare gli accostamenti più bizzarri di queste porticine. Le mie preferite sono quelle azzurre e blu, ma ce ne sono davvero tantissime.
Ormai le porte colorate non sono più una caratteristica esclusiva dei quartieri più ricchi e delle case georgiane. Al giorno d’oggi è facile trovarle anche in periferia e nei quartieri operai. Io, per esempio, se comprassi casa qui ridipingerei immediatamente la porta! Voi no?
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Grazie a Luana per averci raccontato per prima questa storia!
14 commenti
Adoro porte e porticine, e ne ho appena trovate di carine ad Amsterdam. Non posso farci niente, appena le vedo, mi viene voglia di fotografarle. Non immaginavo che ci fosse questa storia dietro le porte di Dublino… perciò grazie di averla raccontata! Buon proseguimento in Irlanda 🙂
Come resistere alla tentazione di fotografarle? Ti capisco benissimo, Ilenia! Grazie a te per essere passata, e alla prossima 🙂
Pure io Marco! Come sai, anche io ho un debole per loro! Sia a Dublino che a Liverpool ne ho viste un sacco, tutte incredibilmente instagrammabili 🙂
Curiosa questa leggenda, forse più che loro dobbiamo ringraziare la birra 😛
Diciamo che tra Regno Unito e Irlanda viene saziata la nostra sete di porticine colorate… e di birra 😀
Le adoro anche io, Bruges era piena e ovviamente questo ha contribuito a farmene innamorare! Che divertente questa storia comunque! Ahah mi piace pensare sia andata davvero così!
Conoscendo gli irlandesi… potrebbe essere davvero andata così! ahahah
wow, quando sono stata a Dublino avevo 18 anni…..quanto sarà cambiata? Grazie per avermela ricordata!
Non so com’era 18 anni fa, ma diciamo che ha ancora molta strada da fare 😀 grazie a te per essere passata, Elisa!
Che belleeee!!!! Io visiteremo Dublino solo per vedere queste porticine colorate! Penso che le fotografie dei tutte come i cinesi xD
Ahahah dai Flavia, ti aspettiamo per il contest “porta colorata dell’anno” 😀
La prima volta che sono stata a Dublino non sapevo nulla delle porticine colorate, risultato: ne ho fotografate un sacco prima di capire che quasi tutta la città era così. Adoro adorissimo.
Io non smetto mai di stupirmi, e soprattutto non mi stanco di fotografarle. Sono troppo belle *-*
Stupende le porte colorate! Stupenda Dublino! Grazie per la spiegazione…è sempre interessante capire da dove arrivano le cose che vediamo 🙂
Sì, Elisabetta! È sempre affascinante scoprire queste cose e imparare nuovi aneddoti sui luoghi che visitiamo 🙂