Benvenuti a Madeira, l’isola dell’eterna primavera. Qui una vegetazione rigogliosa e un’atmosfera di aristocratica eleganza incontrano l’immensità dell’oceano, per un soggiorno a dir poco poetico. Vieni a scoprirla insieme a noi.
Una settimana a Madeira, la Perla dell’Atlantico
Quando dicevamo che saremmo andati a Madeira, in molti ci guardavano un po’ perplessi. Complice la mancanza di voli diretti dall’Italia fino a qualche mese fa, quest’isola del Portogallo è ancora poco frequentata dai viaggiatori italiani.
La sua atmosfera rilassata la rende perfetta per un soggiorno romantico, per pensionati in vacanza oppure per giovani vecchi come noi, in cerca di passeggiate nella natura e scorci da fotografare.

Ma dove si trova, Madeira? Si tratta di un’isola vulcanica nell’Oceano Atlantico, precisamente a 545 km dalle coste nordafricane. È la più grande isola dell’arcipelago omonimo, che comprende anche Porto Santo e le disabitate Ilhas Desertas.
Con le Canarie condivide il soprannome di “isola dell’eterna primavera”, mentre altri la chiamano la “Perla dell’Atlantico”. Noi preferiamo chiamarla l’isola-giardino, un paradiso rigoglioso e fecondo dove l’occhio non è mai sazio di colori.
Il suo nome significa “isola del legno”, perché, quando i colonizzatori portoghesi la scoprirono nel 1419, Madeira era un fitto intrico di foreste. Oggi la foresta è stata addomesticata e trasformata in giardino: un Eden in cui tutto è così grazioso, ordinato e pittoresco da non sembrare vero.
Leggi anche: Portogallo, cosa vedere in 12 giorni on the road

7 giorni a Madeira: il nostro itinerario
Il nostro viaggio inizia all’aeroporto di Milano Bergamo, dove prendiamo un volo Ryanair per Funchal, capoluogo dell’isola. Dopo circa quattro ore di volo attendiamo con trepidazione l’arrivo: non solo perché siamo ansiosi di cominciare il nostro viaggio, ma perché speriamo in un atterraggio tranquillo.
Fino a pochi anni fa l’aeroporto di Funchal era infatti considerato uno dei più pericolosi al mondo per la sua pista a picco sul mare. All’ultimo momento, l’aereo fa una virata piuttosto brusca, plana sopra le case dai tetti rossi, fino a toccare, solenne, l’asfalto della pista.

In realtà gli spaventosi atterraggi di Madeira sono un lontano ricordo. Oggi l’aeroporto è stato ampliato e dotato di una pista di atterraggio più lunga. L’hanno anche intitolato a Cristiano Ronaldo, il celebre calciatore originario di Funchal.
Ed è sempre a Funchal che alloggeremo per una settimana, in uno degli Apartmentos Funchal by Petit Hotel, centralissimi, puliti e funzionali. Qui ci corichiamo su un fresco cuscino nella prima notte madeirense, carichi per iniziare la nostra esplorazione.
Indice
- Giorno 1: Funchal
- Giorno 2: Levada do Caldeirão Verde
- Giorno 3: Seixal, Porto Moniz e Cabo Girão
- Giorno 4: Levada do Alecrim
- Giorno 5: Ponta de São Lourenço
- Giorno 6: Ponta do Garajau, Fajã dos Padres, Ponta do Pargo e Paul do Mar
- Come arrivare a Madeira
- Quando andare a Madeira
- Cosa mangiare a Madeira
- Dove alloggiare a Madeira
- Come spostarsi a Madeira

Giorno 1: Visita a Funchal, tra giardini e street art
Il mattino seguente, la nostra visita di Madeira comincia proprio da Funchal. Il cielo è di un blu profondo, il sole illumina le casette bianche della città e in lontananza si intravede l’oceano.
Usciamo dall’appartamento in cerca di una colazione e finiamo a ingozzarci di pasteis de nata da Penha D’Aguia, che diventerà il nostro appuntamento fisso per il primo pasto della giornata.

Funchal: Mercado dos Lavradores e Rua de Santa Maria
La prima tappa della nostra visita a Funchal è il Mercado dos Lavradores: fiori, frutta esotica e giganteschi pesci oceanici catturano sia l’attenzione dei turisti che quella dei compratori locali. I vecchietti portoghesi vigilano sulla pulizia del pesce appena pescato con le braccia conserte dietro la schiena.


Usciamo dal mercato e ci dirigiamo verso Rua de Santa Maria, nella Zona Velha di Funchal: qui l’attrazione principale sono le porte dipinte che caratterizzano abitazioni e ristoranti. Un po’ turistica, ma ne vale comunque la pena.
Sempre in cerca di street art ci ritroviamo davanti all’immenso murales della balena blu realizzato dall’artista Marcos Milewski, un’opera molto suggestiva che ci lascia incantati per alcuni minuti.


Visita a Monte Palace
La tappa successiva ci porta con la funicolare a Monte, sobborgo di Funchal famoso per le sue ville e giardini botanici. Il viaggio sul teleferico vale da solo il costo del biglietto: voliamo sopra i tetti arancioni delle case di Funchal mentre alle nostre spalle si distende, immenso, l’oceano.
Arrivati in cima, ci accorgiamo che alcuni turisti ridiscendono tramite i Carreiros do Monte, slitte che un tempo venivano utilizzate per il trasporto delle merci, mentre oggi sono destinate al diletto dei turisti. Un’esperienza un po’ trash che ci limitiamo a osservare divertiti da lontano.


Per prima cosa visitiamo la Chiesa di Nossa Senhora Do Monte, dove è sepolto Carlo I d’Asburgo, ultimo imperatore d’Austria. Il buon Carlo si rifugiò qui in esilio dopo la Prima Guerra Mondiale, e vi rimase fino alla morte per polmonite nel 1922.
Nel frattempo, si è fatta ora di pranzo e decidiamo di fermarci al Pátio das Babosas per il nostro primo incontro gastronomico con il pesce sciabola. Qui la specialità locale viene servita alla griglia e accompagnata da tante verdure. Cibo ottimo e ristorante incantevole, anche se in una zona turistica.
Dopo pranzo visitiamo il Monte Palace Tropical Garden: nell’800 fu residenza del console inglese Charles Murray, poi divenne un hotel e infine fu acquistato negli anni ‘80 dall’imprenditore José Berardo. Oggi il Monte Palace è considerato uno dei giardini botanici più belli al mondo.


Il palazzo non è visitabile, mentre i giardini sì e si estendono su ben 70.000 km quadrati. Tra le chicche imperdibili, i giardini orientali, la pagoda, un ulivo vecchio di 2300 anni e l’esposizione di sculture africane.
Monte Palace Tropical Garden
- Aperto tutti i giorni dalle 9.30 alle 18.00
- Biglietti interi 12,50€
- Tempo di visita 2-3 ore
- Sito web
La nostra serata si conclude con una cena vista oceano da Barreirinha Bar Café, dove assaggiamo per la prima volta la bevanda alcolica locale: la poncha. Non fare, come noi, l’errore di berla a stomaco vuoto.
Giorno 2: Trekking alla Levada do Caldeirão Verde
La seconda giornata a Madeira la dedichiamo totalmente al trekking. Recuperiamo la nostra auto a noleggio al Parking Santa Luzia e partiamo in direzione della nostra prima levada.
Le levadas sono canali che venivano utilizzati per portare l’acqua dalle montagne ai centri abitati e alla costa. Come primo trekking abbiamo scelto la Levada do Caldeirão Verde (ovvero “del calderone verde”). Il percorso è lungo circa 13 km tra andata e ritorno. Il punto di arrivo è una splendida cascata alta circa 100 metri immersa in una conca di vegetazione verdissima.


La passeggiata è tutta in piano e il dislivello totale non supera i 100 metri. Occorre tuttavia munirsi di torcia per attraversare alcuni tunnel e gallerie veramente bui. Ma non preoccuparti: si tratta di uno dei trekking più famosi di Madeira ed è molto frequentato dagli escursionisti in tutte le stagioni.
Il percorso è davvero suggestivo e adatto a tutti: a fare da padrona c’è la vegetazione di Madeira, rigogliosa e di un verde quasi accecante. In alcuni punti ci sembra di esserci catapultati in un mondo giurassico. Se comunque non ti senti sicuro e preferisci seguire il percorso con una guida, puoi dare uno sguardo a questo tour.

Le casette tradizionali di Santana
Tornando verso Funchal dopo il trekking alla Levada do Caldeirão Verde, ci fermiamo nel paesino di Santana, celebre per conservare alcune delle case tradizionali dell’isola.
Si tratta di abitazioni triangolari in pietra, con porte e infissi colorati e dal tetto in paglia. Anche se risalgono al XV secolo, oggi la maggior parte di queste case sono conservate prettamente come attrazione turistica e spesso ospitano negozi di souvenir.

Concludiamo la giornata con una cena ai limiti del surreale da Infinito Wine Bar. In questo piccolo locale seminascosto nel centro di Funchal, il proprietario cucina, prende le ordinazioni, fa il burlone, obbliga a mangiare fiori e fa il conto sbagliato per prenderti in giro.
Nonostante queste premesse è un luogo che consigliamo: l’atmosfera è senza dubbio molto portoghese. Certo, serve un po’ di sospensione d’incredulità.

Giorno 3: Seixal, Porto Moniz e Cabo Girão
Trascorriamo il nostro terzo giorno al mare, alla scoperta della costa settentrionale di Madeira. Ci mettiamo in auto sotto un cielo grigio, mentre la pioggia picchietta sul cruscotto. Ma basta attraversare qualche lunga galleria perché il clima cambi radicalmente, portandoci in piena estate.

Miradouro do Véu da Noiva e Seixal
Il nostro primo stop fotografico è il Miradouro do Véu da Noiva, letteralmente il “belvedere del velo della sposa”. Qui una cascata si getta dalla verde scogliera direttamente nell’oceano.
Risaliamo quindi in auto in direzione di Seixal, dove ci attende una spiaggia nera dalla sabbia morbidissima. Il posto perfetto dove pucciare i piedi nell’oceano (i meno freddolosi potranno fare il bagno) e rilassarsi con un buon libro.


Le piscine naturali di Porto Moniz
Dopo un po’ di relax ripartiamo alla volta di Porto Moniz, cittadina costiera conosciuta per le sue piscine naturali di origine vulcanica. Ci godiamo un pranzo con vista sull’oceano al Ristorante Orca.
Le piscine sono molto invitanti col loro mix di pietra e acque cristalline, in netto contrasto con il blu oceanico che le circonda. Paghiamo il biglietto d’ingresso per l’area attrezzata e cerchiamo un posticino all’ombra dove riposare per qualche ora.

Presto ci rendiamo conto che la missione è impossibile: non solo il sole ci sta arrostendo a puntino, ma soffia un vento così forte e fastidioso che è difficile godersi il pomeriggio. A malincuore, decidiamo di ripartire.
Piscinas Naturais do Porto Moniz
- Biglietto intero 3€
- In loco sono disponibili spogliatoi, toilette, armadietti, un bar e si possono noleggiare ombrelloni e lettini
- Maggiori info sul sito di Porto Moniz

Miradouro do Ponta da Ladeira
Sempre in auto raggiungiamo il Miradouro do Ponta da Ladeira, uno dei belvedere più amati e fotografati di Madeira. Qui la vista si apre su una scogliera vertiginosa, con un sentiero che scende verso il basso tra la vegetazione. Lo scatto è sicuramente mozzafiato, ma bisogna essere prudenti perché il sentiero è in parte franato e manca di protezioni.
Discendendo verso Porto Moniz lungo ampi tornanti, ci fermiamo al Miradouro da Santinha ad ammirare la vista del villaggio dall’alto, e il contrasto tra le piscine e l’oceano appare ancora più stupefacente.

Cabo Girão
Ormai pomeriggio inoltrato, ci rimettiamo in marcia verso Funchal, ma lungo la via decidiamo di fare un’altra sosta fotografica. Eccoci a Cabo Girão, il più famoso promontorio di Madeira, nonché uno dei più alti in Europa.
Muoviamo timidi passi sulla sua passerella di vetro, sospesa sulle falesie a 589 metri d’altezza. Le case e la spiaggia sottostanti sono dei puntini. L’effetto fa una certa impressione, anche se per noi non batte la sensazione inebriante di affacciarsi da una scogliera irlandese.

Rientrati a Funchal, troviamo rifugio dalla pioggia alla Tasca Literária Dona Joana Rabo-de-Peixe, un ristorante tradizionale in Rua de Santa Maria. Di giorno è riconoscibile per la sua porta dipinta con scaffali di libri, mentre di sera si fa apprezzare per il gustoso pesce grigliato e il budino di maracuja.

Giorno 4: Trekking alla Levada do Alecrim
La Levada do Alecrim è un altro di quei percorsi che ti rimettono in pace con l’anima. Si tratta di una facilissima passeggiata in piano su una distanza di circa 6,8 km a/r, con arrivo alla Lagoa Dona Beja.

Levada do Alecrim e Lagoa Do Vento
Il punto di partenza del trekking si trova a Rabaçal, nel centro dell’isola, a circa 50 minuti di auto da Funchal. Dallo stesso punto parte anche la Levada das 25 Fontes, il cammino più popolare tra i visitatori di Madeira, e per questo preso d’assalto da gruppi di turisti.
La nostra scelta di percorrere la Levada do Alecrim si rivela azzeccata: sulla via incontriamo pochissime persone e possiamo immergerci completamente nella natura. Come per la Levada do Caldeirão Verde, la strada segue il corso di un canale, tra cascatelle e cespugli di ginestra in fiore.

A poche centinaia di metri dall’arrivo decidiamo di fare una deviazione: 600 metri più in basso rispetto a noi si trova infatti un’altra suggestiva attrazione. Si tratta della Lagoa Do Vento, dove un’altissima cascata si tuffa nelle acque verdi tra la vegetazione.
Fun fact: le acque della cascata fanno un secondo salto più sotto trasformandosi nella Cascata do Risco. Camminando sulle pietre del torrente raggiungiamo la cima della cascata e guardiamo in basso i piccoli escursionisti della Levada das 25 Fontes.
Dopo il pranzo al sacco risaliamo verso il percorso principale. Il ritorno è tutto in salita e c’è da sudare un po’. Ma, alla fine, la vista della Lagoa Dona Beja ripaga di tutti gli sforzi: è così placida con le sue cascatelle e gli uccellini incredibilmente amichevoli.


Giardino Botanico di Madeira
La passeggiata non ci ha affaticato più di tanto, così di ritorno a Funchal andiamo a visitare il Giardino Botanico, un’altra delle attrazioni imperdibili in città. Si può raggiungere in autobus o con la funicolare da Monte, ma noi andiamo direttamente in macchina. Anche se la salita per arrivarci genera qualche momento di panico!
Presto però i giardini ci fanno passare la paura. Il Giardino Botanico di Madeira si estende su 80.000 metri quadri e possiede la più grande collezione di piante esotiche d’Europa. La vista da quassù, con le aiuole colorate sullo sfondo dell’oceano, regala scatti da cartolina.

Ci sono talmente tante piante sconosciute che non sappiamo più dove girarci e la nostra bocca è una perenne O di meraviglia. La nostra parte preferita resta la valle delle piante grasse: una bellezza pungente.
Giardino Botanico di Madeira
- Aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.00
- Biglietti interi 7,50€

La giornata non può che concludersi con un’appagante cenetta di pesce. La scelta stavolta ricade su Regional Flavours, un ristorante di cucina tradizionale dove Marco assaggia le sue prime lapas. Queste patelle tipiche di Madeira si servono grigliate nel loro guscio.
Chiudiamo il cerchio con una poncha da Rei da Poncha, che, come il nome lascia intuire, è una vera garanzia.
Giorno 5: Escursione all’alba alla Ponta de São Lourenço
Il quinto giorno a Madeira ci svegliamo all’alba per percorrere uno dei trekking più iconici dell’isola: Ponta de São Lourenço. Il sonno ci divora dentro, ma la prospettiva della degustazione di vino Madeira che faremo nel pomeriggio ci dà le energie necessarie per alzarci.

Ponta de São Lourenço
Quando arriviamo al parcheggio da cui parte l’escursione, fuori è buio pesto. Raffiche di vento sconquassano l’auto, mentre le palme si sbracciano oltre il finestrino, come per dirci di tornare indietro.
Non siamo masochisti: abbiamo scelto di fare questo trekking all’alba perché due giorni prima a Porto Moniz ci siamo scottati, e il sentiero di Ponta de São Lourenço è interamente sotto il sole.


Il percorso è molto facile ed è lungo all’incirca 7 km a/r. Siamo sul promontorio che si tuffa nell’Atlantico nel punto più orientale di Madeira, una lingua di terra brulla composta da rosse scogliere, spiagge e panorami mozzafiato.
Dopo poche centinaia di metri dall’inizio del trekking notiamo che un velato chiarore si sta già diffondendo nel cielo e restituisce i contorni a un paesaggio finora misterioso.
Ci fermiamo su alcune rocce e aspettiamo lo spettacolo dell’alba. Il sole spunta sulla linea dell’orizzonte e tocca il mare con i suoi raggi, come un interruttore che accende i colori. Le onde s’infrangono contro le scogliere che fino a quel momento apparivano nere e aspre.


Ci rimettiamo in marcia e, tra una sosta fotografica e l’altra, arriviamo alla fine del percorso. Il punto di arrivo è il belvedere di Pico Furado: da lì si vede un faro (oggi automatizzato) e le Ilhas Desertas in lontananza. Oltre le isole, fin dove l’occhio arriva, l’immensità dell’oceano.
Ti consigliamo di fare questo trekking la mattina presto o al tramonto, in modo da evitare le ore più calde della giornata e la ressa dei turisti, che dalle nove di mattina arrivano a frotte.
Rientrati a Funchal ci lanciamo su un brunch paradisiaco da Brunch Club Madeira: la giusta ricompensa per esserci svegliati così presto.


La Cattedrale di Funchal e la Livraria Esperança
Dopo pranzo vorremmo riposarci un po’, ma prima cogliamo l’occasione per visitare alcune cose che avevamo tralasciato durante il primo giorno in città.
Entriamo nella Sé Catedral do Funchal, inaugurata nel 1514 ed elevata a Cattedrale da Papa Leone X. La chiesa ci è giunta perfettamente conservata e vanta un magnifico soffitto intarsiato, uno dei più belli di tutto il Portogallo, con rifiniture dorate e intarsi d’avorio.

Proseguiamo la nostra passeggiata digestiva fino alla Livraria Esperança, libreria specializzata in libri usati, tra le più grandi e antiche del Portogallo. Ci perdiamo in un labirinto di corridoi e scale dove i libri sembrano spuntare direttamente dalle pareti.
Ci viene in mente quella frase di Virginia Woolf: “Talvolta penso che il paradiso sia leggere continuamente, senza fine”. Ecco, la Livraria Esperança ci comunica proprio questo: un amore infinito per la lettura.

Visita e degustazione da Barbeito Wine
Dai libri alla nostra altra passione… il vino! Riprendiamo l’auto e guidiamo in direzione di Câmara de Lobos, dove ci aspetta la nostra prima degustazione di vino Madeira.
Dopo una ricerca online abbiamo deciso di visitare le cantine Barbeito, tra i maggiori produttori dell’isola. Il Madeira è un vino liquoroso, che subisce un processo di vinificazione molto particolare e che è tendenzialmente dolce, ma esiste anche in versione dry.
Il vino infatti viene sottoposto ad altissime temperature che ne favoriscono l’ossidazione. Non solo, ma i vini più giovani sono addirittura scaldati in “stufe” che hanno l’obiettivo di accelerare ulteriormente questo processo.

Il nostro tour in inglese parte dalla visita della cantina, fondata nel 1946. La struttura è davvero enorme, ma notiamo subito una differenza con le cantine nostrane: le viti non sono gestite dai proprietari della cantina, bensì da piccoli viticoltori sparsi per tutta l’isola.
Terminata la visita viene il momento della degustazione. Assaggiamo 5 vini Madeira di diverse annate e blend e impariamo gli abbinamenti perfetti per ogni tipologia di vino: dolci al cioccolato, pasticceria secca, formaggi erborinati… Il nostro preferito? Un vino di nome “Bastardo”.
Vinhos Barbeito
- Aperto dal lunedì al venerdì, 9.00-13.00; 14.00-18.00
- Tour e degustazioni a partire da 10 euro (o gratis assaggio di due vini)
- Sito web


Anche questa giornata si conclude a Funchal, questa volta con una cena da ComTradições, dove gustiamo un delizioso stufato di red snapper e gamberi e polpo al forno.
Giorno 6: Ponta do Garajau, Fajã dos Padres, Ponta do Pargo e Paul do Mar
Nel nostro ultimo giorno a Madeira depenniamo altre tappe dall’infinita lista di cose da vedere. Rimanendo sulla costa sud facciamo quattro soste in luoghi spettacolari, tra i più belli di tutta l’isola.
Ponta do Garajau
Iniziamo la giornata ammirando il panorama da Ponta do Garajau, dove si trova anche un piccolo Cristo Rei. Alcuni ripidi scalini sembrano portarti dritto dritto dentro l’oceano. Alla fine della discesa c’è il belvedere, da dove lo sguardo abbraccia l’orizzonte.


Fajã dos Padres
Ci spostiamo più a ovest e raggiungiamo Fajã dos Padres, dove una ripidissima funicolare ci conduce nel giro di un minuto in mezzo a un bananeto dall’atmosfera surreale.
Qui si trovano un’azienda agricola biologica, alcuni cottage in stile albergo diffuso, un ristorante e una spiaggia privata. Nonostante il costo elevato della funicolare (10€ a/r), il panorama e l’adrenalina della discesa valgono il prezzo del viaggio.
Mentre siamo totalmente immersi nell’atmosfera di pace e tranquillità del bananeto, incrociamo per la prima volta nella nostra vita una timida farfalla monarca.


Pranziamo al ristorante che dà sull’oceano: siamo felici di trovare in menù tanti piatti vegetariani preparati con i prodotti dell’orto.
Tornati in cima riprendiamo l’auto e dopo pochi minuti facciamo una sosta a Ribeira alla Igreja de São Bento, che purtroppo troviamo chiusa per la pausa pranzo.

Ponta do Pargo
Ci rimettiamo quindi in marcia verso Ponta do Pargo, l’estremità ovest di Madeira, da cui la vista è libera di spaziare sull’Oceano Atlantico. Qui si trova un faro inaugurato nel 1922, importantissimo per la navigazione intorno all’isola.
La struttura sembra uscita da un quadro di Hopper, con la base bianca e la sommità della torre dipinta di un rosso acceso. Al suo interno, il faro ospita un piccolo museo sulla storia dei fari di Madeira, che troviamo chiuso al nostro arrivo.
Dal promontorio, osserviamo le creste delle onde infrangersi contro le vertiginose scogliere. Un pensiero ci avvolge, un po’ come in un famoso romanzo di Baricco: dove finisce il mare?


Paul do Mar
Sulla strada del ritorno per Funchal facciamo un’ultima sosta a Paul do Mar, un incantevole paesino costiero baciato dal sole.
Passeggiando tra i suoi vicoli e le case colorate, ci immaginiamo di trascorrere qui la pensione, mentre a pochi passi onde fragorose si scontrano con gli scogli. Non a caso, Paul do Mar è una meta molto amata dai surfisti.
La nostra permanenza a Madeira volge al termine, ma non è il caso di essere nostalgici. Finiamo come abbiamo iniziato: con un’ultima cena vista oceano al Barreirinha Bar Café e un’ultima poncha da Rei da Poncha. Non abbiamo ancora deciso quale sia la nostra preferita.


Come arrivare a Madeira dall’Italia
Raggiungere Madeira dall’Italia è diventato più semplice grazie al primo volo diretto da Milano Bergamo a Funchal operato da Ryanair, con partenze due giorni alla settimana. Nella primavera nel 2022 abbiamo approfittato di questa nuova tratta, ma dall’autunno dello stesso anno è disponibile anche un volo diretto da Malpensa a Funchal operato da Easyjet.
Chi è lontano da Milano può scegliere un volo con scalo a Lisbona, collegata a Madeira anche con voli low-cost da diverse compagnie. Ti consigliamo di usare Skyscanner per trovare la combinazione più comoda ed economica.

Quando andare a Madeira: il periodo migliore per visitarla
Per il suo clima mite, Madeira può essere visitata tutto l’anno, ma il periodo migliore va da maggio a settembre, in cui le piogge sono meno frequenti. Tieni presente comunque che il clima è estremamente variabile: non sono rari gli scrosci di pioggia, seguiti da rapide schiarite, per non parlare di fitti banchi di nebbia e raffiche di vento. In altre parole, i tipici capricci da isola.
Per quanto riguarda l’afflusso turistico, nei mesi estivi Madeira può risultare molto frequentata e caotica. Noi l’abbiamo visitata a maggio, che si è rivelato un periodo ottimale, sia per il clima che per la tranquillità che abbiamo trovato.
Prima di partire per l’estero ti consigliamo di stipulare sempre un’assicurazione di viaggio. Scegliendo un’assicurazione con Heymondo tramite il nostro link, hai diritto a uno sconto del 10% sulle tariffe base del loro sito web.

Cosa mangiare a Madeira
La cucina tipica di Madeira punta su pesce e frutta tropicale, due elementi che troviamo accostati in moltissime pietanze. Il piatto simbolo dell’isola è l’espada (pesce sciabola) con banana: una specie pescata nelle profonde acque dell’Atlantico, piuttosto brutta a vedersi ma gustosa al palato.
Altre specialità sono l’espetada, uno “spiedone” di manzo molto saporito, e le lapas, patelle grigliate. Maracuja e zucchero di canna compaiono in ogni proposta dolce e non solo: diventano anche salse di accompagnamento per l’espada o dressing per insalate.
A Funchal si trovano perlopiù ristoranti tradizionali, con scarse o inesistenti opzioni vegetariane e vegane.

Di seguito ecco un riassunto dei locali che abbiamo provato (e approvato!) a Madeira:
- Pasticceria Penha d’Aguia, Funchal
- Pátio das Babosas, Funchal
- Barreirinha Bar Café, Funchal
- Infinito Wine Bar, Funchal
- Rei da Poncha, Funchal
- Ristorante Orca, Porto Moniz
- Tasca Literária Dona Joana Rabo-de-Peixe, Funchal
- Brunch Club Madeira, Funchal
- Ristorante Regional Flavours, Funchal
- Ristorante Fajã dos Padres, Quinta Grande
- Ristorante ComTradições, Funchal

Dove alloggiare a Madeira
Per la nostra settimana a Madeira cercavamo comodità e centralità: il residence Apartmentos Funchal by Petit Hotel si è rivelato perfetto per le nostre esigenze.
L’appartamento era spazioso, luminoso e dotato di tutto il necessario. Per 7 notti a fine maggio abbiamo speso in totale 418 euro.

Come spostarsi a Madeira
L’auto è il mezzo più comodo per spostarsi a Madeira, perché permette di raggiungere in breve tempo qualsiasi punto dell’isola.
Avvertenza per chi si mette alla guida: al di fuori delle strade principali, a Madeira salite e discese hanno pendenze vertiginose. In alcuni casi ti ritroverai col batticuore a chiederti se la tua auto a noleggio riuscirà davvero a scalare quella parete. Fatti coraggio, la risposta è sì.
Per risparmiare sul noleggio ci siamo affidati a una compagnia locale convenzionata con la struttura dove abbiamo alloggiato: Rent Me Madeira. La consigliamo in particolare a chi cerca un noleggio auto senza carta di credito. Per 7 giorni abbiamo speso 440 euro. Se invece vuoi farti un’idea generale dei prezzi delle compagnie di autonoleggio, dai uno sguardo a DiscoverCars: spesso puoi trovare anche offerte molto convenienti!
In generale, le auto a disposizione sull’isola sono limitate e i prezzi tendono a lievitare, per cui raccomandiamo di organizzare il noleggio con anticipo. Se hai la possibilità, opta per un’auto di classe C con cambio automatico: ti tornerà molto utile per affrontare le salite!
Ultimo consiglio: se alloggi in centro a Funchal, ti raccomandiamo di lasciare l’auto al Parking Santa Luzia: è quello con il miglior rapporto posizione/prezzo.

Il nostro racconto di Madeira si conclude qui: ti auguriamo di visitare presto quest’isola incantata e innamorarti perdutamente. Hai altre domande o curiosità? Lascia un commento!
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12 commenti
Ciao Marco, articolo super completo, grazie. Ho solo un dubbio, quello dei costi. Più o meno per una settimana in coppia secondo te quanto si spende? Grazie
Ciao Alex, grazie mille 🙂 Nelle sezioni finali dell’articolo trovi i prezzi di alloggio e noleggio, mentre il cibo ci è costato dai 25 ai 60 euro a pasto all’incirca (in 2).
Ciao, articolo bene fatto e pieno di informazioni utili
Ti vorrei chiedere solo una cosa a proposito del noleggio auto, che tipo di assicurazione offre quella compagnia?
Anche io ho prenotato lo stesso appartamento e la proprietaria mi ha proposto il noleggio con una compagnia di loro fiducia, penso si tratti della stessa.
Grazie mille
Ciao Andrea, se ricordo bene offriva una protezione completa. Se comunque chiedi alla proprietaria ti darà informazioni più dettagliate, anche noi avevamo fatto così 🙂 Buon viaggio e goditi Madeira!
ciao, dove si trova il murale della balena di Marcos Milewski, puoi darmi l’indirizzo? Grazie
Ciao Anna, prova a impostare su Maps “Autosilo campo da Barca”, dovrebbe essere lì nei dintorni. Purtroppo non essendoci un punto preciso non è semplice da trovare, anche noi abbiamo girato un po’.
ciao,
grazie della testimonianza. un paio di curiosità sul noleggio:
1) hai ritirato e consegnato l’auto presso l’aeroporto o presso punto da te indicato (albergo)
2) consigli la funzione GPS (quindi se la connessione dati è affidabile)
grazie
Ciao Ettore,
l’auto l’ho ritirata e consegnata all’aeroporto, mentre per il GPS utilizzavo il cellulare (mi ricordo una buona connessione) 🙂
Ciao Marco, sai dirmi dove sarebbe meglio alloggiare visto che vorrei dedicarmi al surf per principianti
Ciao Milena, Madeira è veramente piccola e ovunque tu alloggi potrai raggiungere qualsiasi punto dell’isola nel giro di 45 minuti massimo. La maggior parte delle strutture comunque si trova a Funchal.
Ciao, grazie per gli ottimi spunti forniti.
Una curiosità, voi quando siete andati a Madeira?
Garzie e ciao
Ciao Sabrina, noi siamo andati tra maggio e giugno 2022