Per i primi due appuntamenti (qui e qui) della rubrica “l’instagramer del mese” vi ho parlato di ragazzi stranieri. Oggi invece ci fermiamo in Italia, più precisamente tra Umbria e Marche. È il momento di raccontarvi di Marco e Alessandro, una coppia di ragazzi che si sono conosciuti proprio grazie a Instagram.
Vi avevo già parlato brevemente di loro nell’articolo sui tag, a proposito del tag #igersinposa. I loro nick sono @mark .trob per Marco e @8axel8 per Alessandro.
Marco e Alessandro: la passione per Instagram
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Le domande che ho fatto ai due instagramers riguardano la passione per Instagram e l’importanza della promozione del territorio. Ho chiesto anche quali sono, secondo loro, le conseguenze delle continue scosse di terremoto in centro Italia. In ultimo abbiamo parlato del progetto #igersinposa. Bene, cominciamo!
Ciao Marco, ciao Alessandro! Raccontateci un po’ di voi. Com’è nata la passione per Instagram?
Marco:
Ciao a tutti! Sono Marco e sono originario di Comunanza, un paese (disperso nelle montagne) della provincia di Ascoli Piceno, vicino alla Comunità dei Monti Sibillini.
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Mi sono trasferito ormai da qualche anno a Perugia per frequentare il corso di laurea triennale in Infermieristica (e ho quasi finito!). Ho scaricato l’app di Instagram quasi un anno fa per sfizio, e come Alessandro non conoscevo le reali potenzialità che questo social può offrire. Proprio grazie a Instagram ho conosciuto Alessandro ed è da lì che è iniziata a maturare la mia passione.
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Insieme a lui ho iniziato a conoscere i vari luoghi dell’Umbria (e non solo). Ho cominciato anche ad apprezzare le bellezze locali: è come se vedessi le cose con un occhio più attento. Inoltre questo social ci ha permesso di conoscere anche altri instagramers, persone con cui abbiamo stretto rapporti di amicizia.
Alessandro:
Ciao a tutti! Sono Alessandro e vivo a Perugia, la città dove sono nato. Studio ingegneria edile – architettura e spero di laurearmi prima del duemilacredici! Il mio rapporto con Instagram è iniziato quando uscì l’app nel 2010.
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A quei tempi ero tra i primi nella mia classe delle superiori ad avere uno smartphone e una connessione Internet. Così i miei amici mi chiesero di scaricarla per modificare le foto con i filtri. Da lì iniziai a mettere foto (orribili) scattate in giro per la città e la campagna, modificandole con i filtri.
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Però facevo tutto abbastanza a caso. Solo negli ultimi tempi, partecipando agli instameet qui in Umbria e conoscendo altri igers, ho capito quali fossero le potenzialità di Instagram. È soprattutto grazie a Marco che ho scoperto tante cose che non sapevo su questo social e su come funzionasse!
Il progetto #igersinposa
Voi siete gli ideatori del tag #igersinposa. Com’è nata questa idea?
Marco:
Avevo in mente questo progetto da tempo, perché avevo notato una tendenza degli igers a farsi delle foto in pose particolari. Facendo una ricerca, ho scoperto che non esisteva una community italiana (né una internazionale) che raccogliesse questo tipo di foto. Allora ne ho parlato con Alessandro, che subito ne è stato entusiasta. Quindi ci siamo lanciati in questa avventura da un giorno all’altro.
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Il problema principale è stato trovare un hashtag che esprimesse in maniera efficace l’idea. Mentre ne parlavo con Alessandro è venuto fuori quasi per scherzo #igersinposa, e ci è piaciuto subito! Così a fine maggio abbiamo creato l’account, invitando gli igers che conoscevamo a usare il nostro tag. Ci hanno subito sostenuto, e la community è partita abbastanza bene.
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Abbiamo notato un interesse crescente degli utenti. Forse anche perché ci siamo interessati a una tipologia di foto su cui nessuno aveva mai posto l’attenzione. Crediamo nelle potenzialità di questo progetto e speriamo di crescere ancora!
L’importanza della promozione territoriale
Vi piace raccontare la vostra terra su Instagram? Come credete che si possa valorizzare il turismo in Umbria e nelle Marche?
Alessandro:
Pensiamo che raccontare la propria terra sia il primo impulso che si ha entrando nel mondo di Instagram. A noi è venuto naturale mostrare le bellezze dei posti in cui viviamo. Luoghi che ci possono sembrare scontati, ma che visti con gli occhi degli altri non lo sono affatto.
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Siamo stati abbastanza fortunati, in quanto Umbria e Marche hanno veramente molto da offrire sotto ogni aspetto. Sia per quanto riguarda la storia (Umbria e Marche insieme contano 46 borghi classificati tra i Borghi più Belli d’Italia), sia per quanto riguarda le città d’arte (Perugia, Assisi, Orvieto, Ascoli, Spoleto, Urbino, ecc).
Senza dimenticare natura e paesaggi, con bellezze come la Cascata delle Marmore, le Grotte di Frasassi, la Piana di Castelluccio, il Conero, ecc. Il fatto è che non è facile mettere in mostra queste bellezze, perché prese singolarmente rischiano di essere messe in ombra da “giganti” come Firenze, Roma o Venezia.
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Instagram potrebbe essere uno degli strumenti per valorizzare il turismo in queste zone. Perché? Semplice, Instagram è capace di rendere famosi dei luoghi che altrimenti rimarrebbero poco conosciuti. Succede che magari degli “influencer” riescano a far diventare mainstream le foto di alcuni posti, come è successo con Gubbio, oppure questa estate con il Conero e il Tempio del Valadier.
Un piccolo gruppetto inizia mettendo le foto di questi posti, e via via che queste foto hanno successo, si attiva un passaparola. Le persone sono portate a visitare questi luoghi e a pubblicizzarli a loro volta nella propria cerchia di contatti. Sono tutti piccoli esempi di come le potenzialità di Instagram siano notevoli e non ancora pienamente sfruttate.
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LE CONSEGUENZE DEL TERREMOTO A LIVELLO TURISTICO
Dallo scorso agosto, sembra non esserci fine ai terremoti nel Centro Italia. I media hanno alimentato, spesso involontariamente, la paura della gente, danneggiando il turismo nelle zone terremotate. Marco e Alessandro ci spiegano come in realtà il terremoto abbia colpito solo alcune zone, “punendo” allo stesso tempo anche quelle limitrofe.
Che impatto ha avuto, secondo voi, il recente terremoto sul turismo di queste zone?
Marco:
Il terremoto ha colpito in maniera molto pesante la mia regione, in particolare la zona in cui sono nato, la comunità dei Monti Sibillini. Paesi come Amandola, Arquata del Tronto, Montegallo, Montefortino, Montemonaco, Sarnano e Visso sono stati duramente messi alla prova dal sisma e ne stanno pagando ancora le conseguenze. In queste zone non ci sono solo borghi molto “instagrammabili”, ma anche bellissimi gioielli naturali come il Lago di Fiastra, la Gola dell’Infernaccio e il Lago di Pilato.
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Un’altra zona che ha risentito molto del sisma è quella intorno ad Ascoli Piceno, che si stava sviluppando molto dal punto di vista turistico. Ascoli possiede una delle dieci piazze più belle del mondo, Piazza del Popolo (il salotto cittadino). Quando piove questa piazza diventa un grande specchio in cui si riflettono imponenti palazzi e architetture antiche.
Dopo gli eventi sismici, che si sono ripetuti anche negli ultimi giorni, il turismo di queste zone è calato drasticamente, anche per l’effettiva difficoltà nel raggiungere questi luoghi. Quindi al momento le Marche stanno vivendo un momento di estremo disagio e speriamo di uscire da questa situazione il prima possibile. Anche in Umbria la situazione è difficile, per quanto l’emergenza sia limitata alla zona intorno a Norcia.
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Purtroppo abbiamo assistito alla fuga dei turisti, in quanto tante persone credono che il terremoto abbia colpito tutta la regione (stessa cosa per le Marche). In realtà, al di fuori della Val Nerina, i danni sono stati davvero minimi. Questo è un “effetto secondario” del terremoto, effetto che i media non hanno fatto altro che amplificare, complice anche una scarsa conoscenza di queste zone.
Perugia si trova all’incirca alla stessa distanza di Roma dai vari epicentri, eppure in molti pensano che sia zona terremotata anche questa. E a ogni nuova minima scossa i telegiornali ricreano quel clima di terrore.
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L’EVOLUZIONE DI INSTAGRAM SECONDO MARCO E ALESSANDRO
Avete in serbo qualche progetto per il futuro? Visti i recenti aggiornamenti, cosa ne pensate del futuro di Instagram?
Alessandro:
Al momento non abbiamo altri progetti futuri. Preferiamo concentrarci sui nostri profili e sulla nostra community igersinposa per farla crescere. Sul futuro di Instagram non sappiamo, sicuramente vedremo sempre più un’integrazione con Facebook, nel bene o nel male.
Già l’introduzione dell’algoritmo al posto dell’ordine cronologico è stato un primo passo (falso?) verso l’assimilazione con Facebook. Un passo che comunque ha portato a un ripensamento delle nostre abitudini su questo social. Cosa che è successa nuovamente da poco, perché probabilmente sono state apportate delle ulteriori modifiche all’algoritmo. Comunque qualcosa è successo, perché lo abbiamo sperimentato sui nostri post!
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Le Stories invece sono state una bella innovazione all’interno di Instagram. Hanno dato la possibilità di far vedere il dietro le quinte o gli episodi più divertenti che normalmente non si mostrerebbero. Ogni aggiornamento, quindi, cambia la nostra esperienza in questo social e ci porta ogni volta a valutare se le novità introdotte aggiungono, migliorano o tolgono possibilità espressive. Noi continueremo ad esserci, e fino ad ora l’algoritmo non ci ha fatto paura!
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Si conclude qui questa lunga intervista a tema Instagram. Sperando che le parole di Marco e Alessandro possano essere un incentivo a visitare questi bellissimi luoghi, che ora come non mai hanno bisogno di turisti e turismo. Noi ci diamo appuntamento al mese prossimo (stiamo già pensando all’instagramer di cui vi parleremo, ma è un segreto!).
14 commenti
Bravi ragazzi, continuate così!
Sono bravissimi, sì sì 🙂
Grazie mille Silvia! *_*
Grazie mille Silvia! 😀
Bello quando un’iniziativa nasce dalla genuinità di un’amicizia e poi evolve in qualcosa di “comune”!
Tra l’altro spero anch’io che gli Igers possano avere una piccola voce in capitolo e contribuire nella rinascita delle zone da cui oggi si scappa 🙁
Inboccallupo per tutto, anche per la laurea…il duemilacredici pure arriva! 😛
Gli igers hanno fatto tanto, anzi, tantissimo. Già dopo il terremoto di agosto era nata l’iniziativa #ripartidaisibillini, che ha riscosso un discreto successo. Attraverso le foto dei profili più seguiti possiamo ricordarci quanto queste regioni hanno da offrire nonostante il brutto momento 🙂
Speriamo arrivi per questa laurea! Ahahah grazie :3 si stiamo cercando di attivarci qua in Umbria, vedremo come va a finire!
Secondo noi Instagram è un ottimo mezzo per publicizzare anche i luoghi più sconosciuti e renderli visibili agli occhi di tutti, anche con le iniziative di cui ha parlato Marco! Grazie mille comunque! 😀
Le foto di Marco ed Alessandro sono pazzesche, complimenti ragazzi! Gran bel lavoro!!! 🙂
Sì, le loro foto sono davvero top 😀
Ti ringrazio davvero! *_*
Molto gentile! 😀
Che bello quando si scoprono queste iniziative, nate dalla passione e dalla volontà non di farsi vedere, ma di fare vedere un territorio, un luogo. Complimenti e un enorme in bocca al lupo a Marco e Alessandro!
Proprio così! Loro sono bravi nel mettere in mostra le bellezze del centro Italia, anche le più nascoste 🙂